Terza e ultima parte delle recensioni degli acquisti di novembre. Dopo aver esaminato nella parte 1 e nella parte 2 gli album di genere techno/minimal/house, concludo esaminando le compilation e un album che non rientrava nelle categorie precedenti.
Partiamo proprio con l'album, che è l'ultimo uscito di Deadmau5. Questo è un nome che potreste aver sentito, perché è uno degli elementi che hanno contribuito all'esplosione della "house" (virgolettato perché non credo sia la definizione giusta del genere) degli ultimi anni (per dire, insieme a gente tipo Guetta, House Mafia ecc). Forse, nel gruppo di questi soggetti, è quello più valido: la sua electro-house, dallo stile ormai caratteristico, si riconosce per i bassi corposi e le sonorità elettroniche. Deadmau5 (che si legge dead mouse, "topo morto") oltre a una serie infinita di remix, ha prodotto già diversi album, e questo > album title goes here < (sì, questo è il non-titolo, ma d'altra parte già in precedenza aveva usato nomi come Random album title) è soltanto l'ultima raccolta delle sue produzioni. Uso la locuzione "raccolta di produzioni", perché l'impressione derivante dall'album è un po' questa: non un lavoro unitario e omogeneo, ma una semplice composizione di lavori già pronti. Non sto dicendo che sia brutto, i pezzi nel loro genere sono tutti di buona fattura (a parte Failbait, che per la mia avversione al rap non riesco ad ascoltare), ma non emerge nessun tema di fondo che l'album dovrebbe perseguire. Per cui un buon lavoro, con pezzi di qualità come Superliminal, There Might Be Coffee e Closer (che riprende il tema musicale di Incontri ravvicinati del terzo tipo), ma che manca di un'anima vera e propria.
Dopodiché siamo alle compilation. La prima è Full Body Workout vol. 9, compilation dell'etichetta Get Physical mixata da Simon Baker, e distirbuita in edizione limitata (la mia copia è la 395/500). Si tratta, come nella tradizione dell'etichetta, di un mix di pezzi tech-house pubblicati da poco, raccolti qui tutti insieme. Si trovano nomi come Dj T, Onno, Alexi Delano e Martin Buttrich, sia come autori che come remixer. L'ascolto è piacevole, e il mix ben eseguito, tuttavia non ci sono pezzi o passaggi straordinari, per cui la compilation rimane nella media.
Ancora della Get Physical è Body Language vol. 12, la periodica mix compilation, stavolta mixata da Catz 'n Dogz. Il duo polacco è riuscito a comprimere 21 tracce negli 80 minuti di durata, includendo una serie di nomi non troppo noti del panorama house internazionale (ammetto che oltre a Soul Clap ne ho riconosciuti veramente poco). Il risultato è efficace, però forse un po' troppo monotono. Se ad esempio lo si confronta con la Body Language precedente, mixata da Nico dei Noze, il livello è ben diverso, in quanto quest'ultima aveva una selezione di pezzi molto più particolare (anche escludendo Zanini...). Insomma, anche questa una compilation ascoltabile ma che no lascia il segno.
Ultimo pezzo è la compilation Auslander, selezionata e mixata da Jiannis Siopis. Il genere è sempre tra techno e house, e anche in questo caso ci sono alcuni nomi non proprio conosciuti (i più famosi sono Soul Clap, Fur Coat, Deniz Kurtel). In questo caso però si nota una certa ricercatezza, infatti i pezzi raccolti hanno tutti un'atmosfera particolare e intensa, che riesce a dare al set un tono molto interessante. Onestamente so poco di Siopis, ma questo disco mi ha suscitato una certo
curiosità, per cui credo che cercherò di informarmi meglio sul suo
conto.
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