Fin dall'episodio pilota, la connessione tra Fry e il Professore è stata identificata nel fatto che il ragazzo appartiene a qualche appendice morta dell'albero genealogico della famiglia Farnsworth, pur non essendone un antenato diretto, come deduce anche in All the Presidents' Heads, dove si scopre che esisteva già un Farnsworth (non un Fry [perché, se non l'avete notato, Fry è il cognome]) all'epoca della guerra di secessione americana. È noto quindi che i Farnsworth sono in qualche modo collegati ai Fry, ma a parte questo si sa molto poco della famiglia del Professore. Una lacuna che con questo episodio è stata colmata: Near Death Wish infatti vede apparire addirittura i genitori del Prof!
Sì, so cosa viene da pensare: ma se già lui è vecchio oltre il limite della demenza senile, come fanno i suoi genitori ad essere ancora vivi? Allora, se vi sforzate un attimo, potete ricordarvi che nell'episodio della seconda stagione A Clone of My Own, il Professore, dopo aver ammesso di avere 160 anni, viene portato su quella che appare come una Morte Nera (la "Near Death Star"), una sorta di satellite-cimitero in cui i vecchi consumano la loro vita. In realtà, più che un cimitero si tratta di un colossale ospizio, e in effetti tutti gli ospiti sono collegati a una realtà virtuale condivisa, che nel frattempo mantiene i loro corpi in vita. Per questo, i signori Farnsworth sono ancora vivi, ed è Fry ad andarli a cercare, quando sente il bisogno di quell'amore familiare che ha lasciato mille e rotti anni nel passato. Scollegati e portati via dalla Near Death Star, i due anziani vengono ad abitare alla Planet Express, e Fry se la spassa con loro come se fossero i suoi nonni. Ma si scopre anche che il Professore, in realtà, non vuole avere niente a che fare con i suoi genitori, anzi, li odia con tutto se stesso, per le cose terribili che, a suo dire, gli hanno fatto sopportare da bambino. Alla fine, com'è giusto che sia, il Prof riuscirà a chiarirsi con i suoi vecchi, ma solo dopo un'ultima rivelazione che scombinerà quello che si era creduto fino a quel momento.
Come tutti gli episodi a tema "familiare", anche questo punta a un coinvolgimento emotivo più forte del solito, e il nucleo della storia non è tanto la battuta, l'avventura o l'idea fantascientifica, quanto la psicologia dei protagonisti, in questo caso del Professore, che se pure è il personaggio principale in molti episodi, raramente lo è a livello personale, semmai più per il suo ruolo di inventore/scienziato. Per questo è anche piuttosto insolito vederlo piangere e disperarsi, perché per abitudine sembra quasi che sia un personaggio privo di sentimenti... almeno nei confronti di altre persone. Riesumare (in senso quasi letterale) i suoi genitori non era certo una mossa prevedibile, e forse anche a puntata conclusa può sembrare un po' forzato il fatto che dopo tutto questo tempo (dodici anni, nell'universo narrativo di Futurama!) si scopra che i coniugi Farnsworth sono ancora vivi. La cosa è parzialmente giustificata dal fatto che proprio il Professore non volesse parlare di loro, ma rimane comunque piuttosto improbabile. Più comprensibile, da questo punto di vista, l'atteggiamento di Fry, che da bambinone qual è cerca l'affetto dei due vecchietti, in contrasto all'indifferenza nei suoi confronti del Prof. I Farnsworth contesi si mostrano benevoli e comprensivi, anche se leggermente rincoglioniti (ma vabbè, come dargli torto dopo decenni e decenni in un ospizio virtuale?), tuttavia anche da parte loro non sembra esserci troppo interesse a riallacciare i rapporti con il figlio. La componente sentimentale quindi non funziona in modo perfetto, e la puntata ne risente nel suo complesso, essendo questo il focus dichiarato. In ogni caso, anche se la storia per come viene posta presenta alcune perplessità, le scene finali sono senza dubbio commoventi.
A livello di svolgimento e struttura, è da segnalare come già detto il ritorno alla Near Death Star, che si aggiunge agli altri richiami ad ambientazioni presentate in vecchi episodi all'interno della stagione 7 (il pianeta di Kif di Butterjunk Effect e il pianeta robot in Free Will Hunting). Ci sono anche citazioni di altre opere, in particolare (e forse anche in modo eccessivo) Matrix, a cui si ispira l'intero concetto della Near Death Star (realtà virtuale condivisa e umani usati come batterie). Essendo appunto un episodio "emotivo" le gag passano in secondo piano, ma il livello è comunque accettabile. Forse una delle parti più divertenti è proprio l'introduzione, in cui viene mostrata la cerimanai di premiazione dei migliori fattorini, a cui Fry partecipa (e vince, con notevole incremento di prestigio personale!). In definitiva la puntata è sufficiente, ma con un tema così forte probabilmente se ne sarebbe potuto trarre molto di melgio. Voto: 6/10
Nessun commento:
Posta un commento