Rapporto letture - Marzo 2017



Marzo è iniziato con la lettura dell'epico Seveneves (iniziata già a metà febbraio), ultimo romanzo di Neal Stephenson che dovevo ancora recuperare, di cui ho già parlato in un post dedicato e per il quale non mi soffermo ulteriormente. Finito questo volume enorme e complesso, ho pensato di "disintossicarmi" dalla hard sf e alleggerire con qualche lettura meno impegnativa.





Ho pensato che l'ideale per un defaticamento completo era leggere qualche racconto, e così ho recuperato la raccolta Mucho Mojo Club vol. 1, un'antologia di racconti thriller/noir curata appunto dal Mucho Mojo Club, club letteriario ideato da Mauro Falciani, un libraio indipendente di Firenze (con l'occasione vi invito a conoscere e visitare la libreria Mucho Mojo). Falciani ha chiesto a una decina di autori di livello internazionale di prestargli un racconto per questa raccolta e ognuno di loro ha dato il suo contributo. Perosnalmente non sono un appassionato del genere e quind anche i nomi non mi sono familiari, ma si capisce subito che si tratta di professionisti. Come in tutte le raccolte il livello dei racconti non è sempre costante, alcuni sono meglio riusciti di altri, ma la lettura è sempre piacevole e almeno in un paio di casi inquietante al punto giusto. Un volume quindi ben riuscito, oltre che un'iniziativa da promuovere e sostenere, per cui se vi piace il thriller puntateci gli occhi. Voto: 7/10


Mantenendomi ancora al di fuori del familiare territorio della narrativa fantastica, ho pensato che fosse il momento giusto per leggere Apologia del porco, romanzo di Marco Di Pinto pubblicato un paio di anni fa da I Sognatori (la casa editrice con cui è uscito il mio Spore). Come già esplicitato dalla dedica, Apologia del porco è una storia che mette in evidenza lo sfruttamento dei lavoratori, in questo caso nella Puglia contemporanea, ma in fondo non così diversa da quello che si può trovare in altri posti e altre epoche. La narrazione in prima persona del giovane protagonista che si trova a lavorare per un imprenditore del settore alimentare riporta mancanze, soprusi, umiliazioni e tutta una serie di piccoli episodi sgradevoli. Il tono rimane comunque leggero, quindi la bassezza dei personaggi non porta a una storia cupa, purtroppo quello che mi è sembrato mancare è proprio un arco di sviluppo dei personaggi. Sia il protagonista che l'antagonista non seguono un percorso, manca un vero e proprio finale che concluda la vicenda. Insomma per quanto interessante, alla fine sembra incompleto. Voto: 6/10


E poi vabbè, posso provarci quanto voglio ma poi sempre alla fantascienza torno. E così l'ultimo giorno del mese sono riuscito a infilarci anche uno degli ultimi titoli di Future Fiction, il racconto Sinestesia di Oliver Paquet (incuriosito anche dal fatto che c'è in giro un mio racconto con lo stesso titolo). Storia di un'invasione aliena su un mondo abitato da umani e altre razze, l'elemento di spicco del racconto è il modo in cui gli uomini abbiano sviluppato una tecnologia capace di aprire passaggi per altri mondi, attraverso l'uso di IA "emotive". Solo un piccolo scorcio di un universo molto vasto, di cui si può apprezzare la grande immaginazione nonostante la brevità. Voto: 7/10

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