Nel 2010 (vale a dire nel cambriano, rapportato ai tempi di fruizione attuali) la BBC produsse un adattamento in serie tv dei due romanzi investigativi di Douglas Adams. Il Dirk Gently del 2010-2012 è stata una produzione sfortunata, interrotta dopo appena 4 episodi, e che i più non ricordano di aver mai visto passare. A distanza di qualche anno ci hanno riprovato, stavolta sotto la direzione di Netflix (e chi sennò?), con un nuovo adattamento della serie del tutto indipendente da quello precedente: la prima stagione di 8 episodi è già conclusa, ed è arrivato il rinnovo per la seconda. Si direbbe quindi che Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica sia migliore del suo omologo del 2010. Ma è davvero così? Parliamone.
La premessa che sta alla base (e nel titolo) di tutti i Dirk Gently letterari o televisivi che siano, è l'investigazione olistica. Si tratta della scuola investigativa di cui Gently è l'unico esponente che consiste nel riconoscere l'interconnessione tra ogni cosa (da cui l'olismo), e permette quindi di raccogliere indizi in qualunque posto. Cioè, andare a caso. Tanto se tutto è connesso, allora non importa da dove si parte, si arriverà comunque alla soluzione che si sta cercando. Si capisce che è una premessa surreale, ed è comprensibile visto che si sta parlando di una creazione di Adams, ma è anche un approccio molto originale per una storia investigativa.
Gli otto episodi di questa nuova serie non rappresentano altrettanti casi, ma un'unica storia con un mistero centrale, la sparizione di una giovane ragazza, sulla quale Dirk è stato incaricato di investigare da parte del padre, che nel frattempo è stato assassinato. Il punto di vista dello spettatore è quello di Todd Brotzman (Elijah Wood), che viene coinvolto da Gently nell'indagine e che pur riluttante si lascia trascinare dall'eccentrico investigare che non sembra avere idea di quello che sta facendo. A loro si affiancano alcuni personaggi secondari che li aiuteranno (volontariamente o meno) a rimettere insieme i pezzi dell'intricata faccenda in cui hanno una parte inventori, hippie, rockstar, squali e cani. Sulla trama principale se ne innestano alcune accessorie, con diverse fazioni che sembrano tutte sulle tracce di Dirk: un gruppo di teppisti (i Rowdy 3), un agente della CIA e un'assassina olistica (cioè che uccide gente a caso).
La storia è piacevole da seguire, mantenendo solitamente un tono leggero e facendo uso ricorrente di gag comunque non troppo sopra le righe. Il problema è che la trama sembra inutilmente complicata, con l'unico scopo di rendere il mistero più difficile da sbrogliare, quando avrebbe potuto essere efficace anche senza l'aggiunta di tanti ingredienti. Intendiamoci, anche nel romanzo Dirk Gently originale avevamo di tutto (alieni, fantasmi, viaggi nel tempo, monaci elettrici), ma questi elementi per quanto variegati si innestavano in una trama che si rivelava estremamente lineare una volta compresa. Qui sembra invece che si sia fatto l'esercizio opposto, trascinandosi dietro per la strada qualche incoerenza di troppo, che osservata con occhio critico mina la credibilità dell'intera vicenda (non vado nel dettaglio per evitare spoiler, ma se qualcuno è interessato possiamo approfondire nei commenti).
Anche il Dirk Gently di Samuel Barnett non è esattamente come ci si aspettava. Non che l'interpretazione sia inadeguata, ma il personaggio non sembra comportarsi nel modo adeguato. Dirk Gently non fa che parlare e reagire come un ragazzino a tutto quanto gli succede, esagerando il suo entusiasmo e frustrazione in ogni situazione. In molte occasioni semra di avere davanti il Dottore di Matt Smith. Ma la cosa più importante è che non sembra per niente intelligente. Ora, se anche accettiamo il metodo di investigazione casuale, rimane il fatto che l'investigatore debba avere la capacità di mettere insieme ciò che si trova davanti. Questo Dirk non dà nessuna impressione di riuscire a capire qualcosa, tranne alla fine quando per qualche motivo ha chiara tutta la faccenda. Infine, anche se non viene spiegato del tutto, viene fatto intuire che Gently faccia parte di una speciale squadra di individui speciali che erano stati identificati e forse addestrati dalla CIA, e che quindi il suo "talento" olistico sia una una sorta di superpotere (dello stesso progetto fanno parte i Rowdy 3 e l'assassina olistica). Questo in un certo senso sminuisce il personaggio, perché porta a pensare che la sua abilità sia qualcosa di innato e incontrollabile, non l'applicazione cosciente di un metodo, sgangherato che sia.
Con questo non voglio dire che Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica sia una brutta serie. È sicuramente ben realizzata e si segue con piacere, però mi sembra lontana dall'approccio dei libri di Adams, che il Dirk Gently di qualche anno fa invece ricalcava con più fedeltà. È in un certo senso più arruffona, tende a procedere per accumulazione grossolana piuttosto che cesellando i dettagli, e perde così quella sottigliezza che invece si trova nei romanzi, tanto in termini di svolgimento che per il livello di umorismo. Insomma, vi piacerà tanto più quanto meno avete familiarità con il Dirk Gently letterario. Sfortunato io a considerarlo in effetti la migliore opera di Adams!
Gli otto episodi di questa nuova serie non rappresentano altrettanti casi, ma un'unica storia con un mistero centrale, la sparizione di una giovane ragazza, sulla quale Dirk è stato incaricato di investigare da parte del padre, che nel frattempo è stato assassinato. Il punto di vista dello spettatore è quello di Todd Brotzman (Elijah Wood), che viene coinvolto da Gently nell'indagine e che pur riluttante si lascia trascinare dall'eccentrico investigare che non sembra avere idea di quello che sta facendo. A loro si affiancano alcuni personaggi secondari che li aiuteranno (volontariamente o meno) a rimettere insieme i pezzi dell'intricata faccenda in cui hanno una parte inventori, hippie, rockstar, squali e cani. Sulla trama principale se ne innestano alcune accessorie, con diverse fazioni che sembrano tutte sulle tracce di Dirk: un gruppo di teppisti (i Rowdy 3), un agente della CIA e un'assassina olistica (cioè che uccide gente a caso).
La storia è piacevole da seguire, mantenendo solitamente un tono leggero e facendo uso ricorrente di gag comunque non troppo sopra le righe. Il problema è che la trama sembra inutilmente complicata, con l'unico scopo di rendere il mistero più difficile da sbrogliare, quando avrebbe potuto essere efficace anche senza l'aggiunta di tanti ingredienti. Intendiamoci, anche nel romanzo Dirk Gently originale avevamo di tutto (alieni, fantasmi, viaggi nel tempo, monaci elettrici), ma questi elementi per quanto variegati si innestavano in una trama che si rivelava estremamente lineare una volta compresa. Qui sembra invece che si sia fatto l'esercizio opposto, trascinandosi dietro per la strada qualche incoerenza di troppo, che osservata con occhio critico mina la credibilità dell'intera vicenda (non vado nel dettaglio per evitare spoiler, ma se qualcuno è interessato possiamo approfondire nei commenti).
Anche il Dirk Gently di Samuel Barnett non è esattamente come ci si aspettava. Non che l'interpretazione sia inadeguata, ma il personaggio non sembra comportarsi nel modo adeguato. Dirk Gently non fa che parlare e reagire come un ragazzino a tutto quanto gli succede, esagerando il suo entusiasmo e frustrazione in ogni situazione. In molte occasioni semra di avere davanti il Dottore di Matt Smith. Ma la cosa più importante è che non sembra per niente intelligente. Ora, se anche accettiamo il metodo di investigazione casuale, rimane il fatto che l'investigatore debba avere la capacità di mettere insieme ciò che si trova davanti. Questo Dirk non dà nessuna impressione di riuscire a capire qualcosa, tranne alla fine quando per qualche motivo ha chiara tutta la faccenda. Infine, anche se non viene spiegato del tutto, viene fatto intuire che Gently faccia parte di una speciale squadra di individui speciali che erano stati identificati e forse addestrati dalla CIA, e che quindi il suo "talento" olistico sia una una sorta di superpotere (dello stesso progetto fanno parte i Rowdy 3 e l'assassina olistica). Questo in un certo senso sminuisce il personaggio, perché porta a pensare che la sua abilità sia qualcosa di innato e incontrollabile, non l'applicazione cosciente di un metodo, sgangherato che sia.
Con questo non voglio dire che Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica sia una brutta serie. È sicuramente ben realizzata e si segue con piacere, però mi sembra lontana dall'approccio dei libri di Adams, che il Dirk Gently di qualche anno fa invece ricalcava con più fedeltà. È in un certo senso più arruffona, tende a procedere per accumulazione grossolana piuttosto che cesellando i dettagli, e perde così quella sottigliezza che invece si trova nei romanzi, tanto in termini di svolgimento che per il livello di umorismo. Insomma, vi piacerà tanto più quanto meno avete familiarità con il Dirk Gently letterario. Sfortunato io a considerarlo in effetti la migliore opera di Adams!
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