Non confondiamo con il più recente X-Files: Voglio crederci, qui si parla del primo film derivato dalla serie, classe 1998. All'epoca ero piuttosto appassionato del telefilm (come li chiamavamo allora, se ricordate), anche se col senno di poi mi rendo conto che forse non potevo capirlo a pieno in tutte le sue sfaccettature, frugoletto qual ero. Comunque, rimane il fatto che questo film mi aveva abbastanza esaltato, e ricordo di averlo rivisto almeno un paio di volte. Rivederlo ancora dopo quasi vent'anni fa invece un effetto diverso.
La trama del film si innesta con forza in quella che veniva definita la "mitologia" della serie, ovvero il nucleo centrale di complotti globali, invasioni aliene, connivenze dei governi... tutta roba che a distanza di una decina d'anni, da materia per pochi appassionati, è diventata mainstream (ci sarebbe da chiedersi quanto X-Files abbia contribuito alla nascita della categoria del complottaro, ma sarebbe un discorso che esula l'argomento del post). Quindi abbiamo il virus diffuso dagli alieni (i soliti Grigi) per spianrea la strada all'invasione, con la collaborazione del NWO (il solito Uomo che fuma) e la placida accettazione di tutte le forze dell'ordine, tranne che di un paio di agenti dell'FBI, indovinate quali.
La storia procede con un buon passo, c'è tempo per prendere confidenza con i protagonisti (nonostante si presume che chi guardi il film li conoscesse già) ed entrare in sintonia con le tematiche del teleflilm, poi si presenta l'azione, qualche inseguimento, un po' si splatter moderato, un paio di rivelazioni e climax finale. Tutto ben gestito, con la tensione che rimane al livello giusto pressoché per tutto il film. Ma una cosa, a rivedero, non mi ha convinto poi tanto, ed è proprio il punto centrale a cui ruota intorno la trama: il virus che rende gli umani incubatrici per la generazione di soldati extraterrestri. A parte che tutta la cosa sa troppo di Alien (il mostro che ti cresce in pancia, poi esce fuori e inizia a sbudellare gli altri), è la natura stessa di queste creature a sembrarmi fuori luogo: vengono presentati come assassini micidiali, quando tanto lo stereotipo del Grigio quanto il modo in cui sono presentati in tutto X-Files suggerise più esseri piccoli e fragili, di certo non in grado di abbattere un uomo a unghiate. E poi, se gli extraterrestri disponevano di un'arma così micidiale, e un metodo di diffusione così perfetto (il virus), a che scopo complicarsi la vita stringendo alleanze col NWO, chiedendo la collaborazione per instarurare governi ombra, eccetera? Se proprio volete la Terra, sguinzagliate questi mostri e in un paio di settimane avete terreno libero. Insomma, rivedendolo adesso, mi pare che la trama di questo film (che si incastra tra due stagioni della serie) sia stata un po' forzata per poter apparire abbastanza "epica" per il cinema, ma risulta in effetti poco coerente con il resto di X-Files. Non che la serie brillasse sempre per coerenza, peraltro.
Comunque un film piacevole, ma che dopo questa rinfrescata non credo che sentirò l'esigenza di rivedere. Forse l'epoca di X-Files è davvero superata (non ho visto la serie nuova, ma so che non ha fatto il botto), o forrse ciò da cui cercavano di metterci in guardia ce l'abbiamo ormai così addosso da non potercene rendere conto. Ben fatto, Uomo che fuma.
La storia procede con un buon passo, c'è tempo per prendere confidenza con i protagonisti (nonostante si presume che chi guardi il film li conoscesse già) ed entrare in sintonia con le tematiche del teleflilm, poi si presenta l'azione, qualche inseguimento, un po' si splatter moderato, un paio di rivelazioni e climax finale. Tutto ben gestito, con la tensione che rimane al livello giusto pressoché per tutto il film. Ma una cosa, a rivedero, non mi ha convinto poi tanto, ed è proprio il punto centrale a cui ruota intorno la trama: il virus che rende gli umani incubatrici per la generazione di soldati extraterrestri. A parte che tutta la cosa sa troppo di Alien (il mostro che ti cresce in pancia, poi esce fuori e inizia a sbudellare gli altri), è la natura stessa di queste creature a sembrarmi fuori luogo: vengono presentati come assassini micidiali, quando tanto lo stereotipo del Grigio quanto il modo in cui sono presentati in tutto X-Files suggerise più esseri piccoli e fragili, di certo non in grado di abbattere un uomo a unghiate. E poi, se gli extraterrestri disponevano di un'arma così micidiale, e un metodo di diffusione così perfetto (il virus), a che scopo complicarsi la vita stringendo alleanze col NWO, chiedendo la collaborazione per instarurare governi ombra, eccetera? Se proprio volete la Terra, sguinzagliate questi mostri e in un paio di settimane avete terreno libero. Insomma, rivedendolo adesso, mi pare che la trama di questo film (che si incastra tra due stagioni della serie) sia stata un po' forzata per poter apparire abbastanza "epica" per il cinema, ma risulta in effetti poco coerente con il resto di X-Files. Non che la serie brillasse sempre per coerenza, peraltro.
Comunque un film piacevole, ma che dopo questa rinfrescata non credo che sentirò l'esigenza di rivedere. Forse l'epoca di X-Files è davvero superata (non ho visto la serie nuova, ma so che non ha fatto il botto), o forrse ciò da cui cercavano di metterci in guardia ce l'abbiamo ormai così addosso da non potercene rendere conto. Ben fatto, Uomo che fuma.
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