Rapporto letture - Gennaio 2015

Il 2014 non si era concluso in modo troppo soddisfacente, dal punto di vista delle letture, perché ottobre, novembre e dicembre non mi avevano regalato grandi soddisfazioni: qualche buon libro, ma un paio di letture terribili che mi hanno fatto tappare più di una vena. Quindi ripartiamo, sperando di poter trovare qualcosa di meritevole (in effetti mi sono già messo in lista un paio di letture di alto livello nel caso non riuscissi a trovare altro).

A dire la verità infatti anche il primo titolo dell'anno mi ha convinto molto poco. Charles L. Harness è un autore della golden age della fantascienza in realtà non molto conosciuto, e un motivo ci dovrà pur essere. Il motivo probabilmente è che se questo è il tenore delle sue opere, non merita certo tantissima considerazione. Questo Paradosso cosmico è essenzialmente una vanvogtata: eroi con poteri eccezionali che corrono da una parte e dall'altra, rischiano la morte in più modi salvandosi all'ultimo momento, mettono in gioco il destino dell'umanità, sfidano il capo del mondo, inventano una serie di tecnologie di dubbia credibilità dalle quali dipende la soluzione dei misteri di fondo. Le storie di Van Vogt solitamente non sono particolarmente ricche di significato ma sono quantomeno divertenti e ottimamente ritmate. Harness invece non sa scrivere allo stesso modo, per cui il risultato è fiacco. La sua storia è quindi una succesisone di scene d'azione e rivelazioni (piuttosto prevedibili), technobabble e teorie scientifiche molto discubili, il tutto portato in scena da personaggi senza alcuna sfaccettatura e della cui sorte, in fin dei conti, non ci importa niente. Quindi si va avanti per inerzia, sperando di trovare qualcosa che davvero sovverta le premesse iniziali del romanzo, ma invece si ritorna al punto di partenza e tutto finisce lì. Voto: 4.5/10


Seconda lettura de mese è un ebook autoprodotto di Davide Cassia, autore italiano di cui ho già letto qualcosa in passato. Il santo dell'anno contiene due racconti: uno eponimo e Siamo figli delle stelle. Il primo racconta di una sorta di talent show in cui diversi "santi" (ecclesiastici, monaci ed eremiti di varia estrazione) si sfidano in gare di miracoli per eleggere, appunto, il "santo dell'anno". La storia è raccontata con piglio ironico e l'idea della sfida in diretta tv per la moltiplicazione dei pesci o il cammino sulle acque è divertente. Purtroppo il racconto, una volta stabilito questo, non porta in pratica ad altro, limitandosi a seguire dal punto di vista del protagonista tutta la competizione. Il finale è a sua volta dissacrante però non si può dire che sia imprevisto o concluda la vicenda in alcun modo. Il secondo racconto ha a che fare con incontri ravvicinati con alieni che si nascondono sotto sembianze umane, tema praticamente quotidiano della fantascienza, e anche questo purtroppo fallisce nell'offrire qualcosa di originale, con una storia che si limita a un inseguimento e la scoperta peraltro poco sconvolgente di questa invasione silenziosa. La scrittura è buona (anche se qualche refuso è scappato), e il tono leggero aiuta ad assorbire il tutto con facilità, ad entrambi i racconti però manca quel guizzo che possa portare a definirli come lavori completi. Voto: 6/10


Completiamo la mesata con un altro ebook autopubblicato, stavolta multiautore: Livio Gambarini, Marco Cardone e Polly Russell hanno unito le forze (sotto la guida di Marco Lomonaco) per questo racconto lungo ASAP: Tempi che corrono. Si tratta di una storia di fantascienza che parte con la premessa dell'invenzione di un campo di "sfasamento temporale" che consente di far scorrere il tempo a velocità diverse in una zona circoscritta. L'idea in sé non è del tutto originale, ricorda ad esempio un cortometraggio uscito qualche tempo fa, e che si intitola appunto Tempo, e per certi versi anche il mio racconto Natura morta, contenuto in Spore. Non sto accusando nessuno di plagio, anzi, volevo sottolinare queste somiglianze perché nonostante l'idea di base non sia di per sé innovativa, lo sviluppo che ne hanno tratto gli autori è molto interessante. L'ASAP, il sistema che consente questa accelerazione circoscritta, diventa infatti un'applicazione commerciale, e nel contesto del racconto il tempo è diventato in pratica una nuova merce di scambio. I guai iniziano quando uno degli scienziati a capo del progetto (compagni di studi del protagonista, che poi ha preso una strada (e una velocità) diversa) è vittima di un attentato e sua figlia viene rapita. Il protagonista è così costretto a intervenire, sfruttando le ultime applicazioni della tecnologia ASAP a suo vantaggio. Inizia così la parte "avventurosa" che trae il meglio dall'idea di far muovere l'eroe a velocità diverse rispetto al resto del mondo. La parte centrale è quindi interessante, soprattutto per la rigorosità scientifica adottata, ed è solo quando mancano poche (virtuali) pagine alla fine che si arriva alla rivelazione finale, forse un po' scontata. Il racconto rimane quasi in sospeso, perché parte con un'idea gustosa, porta a dei primi sviluppi eccellenti (la diffusione della tecnologia ASAP) ma poi prende una strada fin troppo battuta: voglio dire, l'eroe che corre a salvare la bella, che poi è pure la figlia dello scienziato... siamo dalle parti del Pianeta proibito! Secondo me gli autori, per quanto competenti, non hanno voluto osare abbastanza, avrebbero potuto sovvertire le stesse basi sulle quali la storia si basava per ottenere qualcosa di straordinario, invece si sono accontentati di premere sull'azione. Quindi una lettura coinvolgente, ma che avrebbe potuto riservare molto di più. Mi è stato comunque detto che ci sono già dei piani per estendere l'universo narrativo di ASAP, e sicuramente ne seguirò gli sviluppi, anche a velocità normale. Voto: 7/10

3 commenti:

  1. Ciao Piscu, grazie della lettura e del 7! Per i tuoi canoni consueti non è certo poco ^_^
    Ti scrivo perché grazie alla tua segnalazione ho appena guardato il corto "Tempo"... in effetti (al di là di una certa incoerenza sul concetto di momento nel tempo rallentato), l'idea di base è davvero simile alla nostra e anche la trama ha più di un punto di contatto. Nessuno dei noi sapeva dell'esistenza di questo corto: per la serie, al giorno d'oggi è impossibile che un'idea sia davvero originale! Buona continuazione!

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    1. appunto, proprio perché è difficile trovare un'idea davvero originale, è importantissimo come si conduce la storia. e voi ve la siete cavata alla grande!

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    2. Grazie di cuore. Tanti auguri per la tua pubblicazione! ^_^

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