Nell'ambito della scrittura si dice a volte che non c'è più niente da inventare, che tutto è già stato detto e raccontato, e che a fare la differenza non è tanto quello che viene raccontato, ma come questo viene fatto. Per quanto la limitatezza del nostro alfabeto implichi necessariamente che le storei articolabili siano un numero finito, io non sono così drastico nell'affermare l'inesistenza dell'originalità, tuttavia qualche dubbio mi viene, quando vedo che Doctor Who fa un episodio basato su un'idea che io ho usato anni fa in un racconto (era un raccontino breve, scritto in occasione di un'edizione del Fun Cool n. 75 della lista). Ovvio, non sto accusando nessuno di plagio, è che trovo curioso come certe premesse (una formazione scientifica di base e un senso delle proporzioni flessibile) conducano a risultati simili. Evoluzione convergente, potremmo dire, oppure great minds think alike. Sia come sia, la storia della Luna che è in effetti una creatura vivente (embrionale, ma pur sempre in crescita) ha sicuramente un suo fascino, e all'interno dell'episodio quest'idea di partenza viene usata in modo intelligente. D'altra parte non ci sono teorie accertate sulle origini della Luna, che presenta delle caratteristiche un po' aberranti per essere il satellite di un pianeta roccioso, per cui potrebbe anche essere che sia in realtà un uovo, no?
Già vedendo il trailer dell'episodio, avevo per un attimo pensato che il villain fossero i ragni visti in Planet of the Spiders, l'avventura in cui il Terzo Dottore arriva a rigenerarsi (cosa che mi avrebbe fatto piacere, visto che a mio parere il Dodicesimo ha molto in comune con il Terzo), ma i ragni, che poi non sono tali, si rivelano essere solo un effetto collaterale della vera minaccia in corso. Della storia raccontata in questo episodio mi è piaciuto molto il contesto storico, con la civiltà del 2049 sull'orlo dell'annientamento a causa di sconvolgimenti climatici che hanno messo a dura prova la resistenza dell'umanità. Un ultimo shuttle recuperato da un museo (un programma spaziale quindi inesistente, sintomo di una società già in declino) mandato a fare tutto il possible per fermare la minaccia ignota anche a costo di distruggere il corpo celeste che ha accompagnato l'umanità dall'inizio della storia. Io ci vedo qualcosa di molto drammatico in questo, perché la Luna ha un posto speciale nell'immaginario collettivo, e la sua sparizione credo che sarebbe un grande trauma per l'umanità intera. Il fatto poi che essa si riveli non essere solo una palla di roccia sterile ma una vita che si sviluppa, rende la decisione ancora più difficile, e costituisce il tipico dilemma: è giusto uccidere qualcuno per una colpa di cui non è a conoscenza, o che deve ancora compiere? Sarebbe giusto uccidere Hitler da bambino (il Dottore fa questo preciso esempio). La cosa interessante è che se di solito è il Dottore a confrontarsi con questo dilemma (lo ha fatto numerose volte, la più famosa è probabilmente in Genesis of the Dalek dove il Quarto ha la possibilità di distruggere il laboratorio da dove usciranno i primi Dalek e decide di non farlo), in questo caso lui se ne va e lascia gli umani a decidere del destino del loro pianeta, e dell'opportunità di uccidere una creatura relativamente innocente.
Ecco che riemerge questo Dottore ruvido, antipatico, che sembra fare di tutto per farsi odiare ma mantiene saldi i suoi principi. Già in episodi precedenti il rapporto tra Clara e Dodici era sembrato più quello tra padre e figlia che tra due amici sottilmente invaghiti. Adesso il Dottore glielo dice esplicitamente: è l'ora di togliere le rotelle alla bicicletta. Parla dell'umanità, ma si rivolge a Clara, e il sottinteso è chiaro. Lei ci rimane male, ad essere trattata così, e lo lascia dicendogli di non tornare più, perché viaggiare con lui non è più divertente come un tempo, e sentirsi messi alla prova, sotto osservazione di questo individuo antico e potente, non è piacevole per niente. Potrebbe essere l'inizio di un'incrinatura nel loro rapporto, che mr. Pink si impegna a mantenere vivida.
Ci sono dei difetti, chiaramente. La presenza della ragazzina, di cui non ho compreso il ruolo (anche se si è dimostrata meno odiosa e stereotipo-di-adolescente-complicata del previsto), un finale non proprio credibile (la creatura rompe l'uovo, se ne va, e lascia dietro di sé un altro uovo altrettanto grande?), e qualche somiglianza di troppo con The Waters of Mars: ancora una volta un evento che decide il cammino dell'esplorazione spaziale dell'umanità, una capomissione donna decisa e disposta a mettere la sua vita in pericolo. Qui però la reazione del Dottore è diametralmente opposta a quella avuta allora: invece del delirio di onnipotenza in cui afferma di essere lui a controllare il destino dell'universo, stavolta fa un passo indietro e lascia che siano i piccoli umani a scegliere la loro via.
Quando commentando l'episodio precedente dicevo che per mostrare l'evoluzione del rapporto tra i personaggi non serve annacquare la storia principale, intendevo qualcosa come questo: in Kill the Moon abbiamo tanto una vicenda appassionante quanto un'interessante sviluppo parallelo delle dinamiche tra i protagonisti. Era così difficile? Nel prossimo episodio sembra che Clara non ci sia, può darsi che sia davvero questo l'inizio del suo allontanamento? Forse qualcosa si sta smuovendo davvero, e questo episodio riesce a esprimere bene la svolta di metà stagione che ci si sarebbe aspettati. Dovrei penalizzare la valutazinoe per il pessimo gusto di Capaldi nella scelta delle camicie, ma assegno comunque un voto: 7/10
Già vedendo il trailer dell'episodio, avevo per un attimo pensato che il villain fossero i ragni visti in Planet of the Spiders, l'avventura in cui il Terzo Dottore arriva a rigenerarsi (cosa che mi avrebbe fatto piacere, visto che a mio parere il Dodicesimo ha molto in comune con il Terzo), ma i ragni, che poi non sono tali, si rivelano essere solo un effetto collaterale della vera minaccia in corso. Della storia raccontata in questo episodio mi è piaciuto molto il contesto storico, con la civiltà del 2049 sull'orlo dell'annientamento a causa di sconvolgimenti climatici che hanno messo a dura prova la resistenza dell'umanità. Un ultimo shuttle recuperato da un museo (un programma spaziale quindi inesistente, sintomo di una società già in declino) mandato a fare tutto il possible per fermare la minaccia ignota anche a costo di distruggere il corpo celeste che ha accompagnato l'umanità dall'inizio della storia. Io ci vedo qualcosa di molto drammatico in questo, perché la Luna ha un posto speciale nell'immaginario collettivo, e la sua sparizione credo che sarebbe un grande trauma per l'umanità intera. Il fatto poi che essa si riveli non essere solo una palla di roccia sterile ma una vita che si sviluppa, rende la decisione ancora più difficile, e costituisce il tipico dilemma: è giusto uccidere qualcuno per una colpa di cui non è a conoscenza, o che deve ancora compiere? Sarebbe giusto uccidere Hitler da bambino (il Dottore fa questo preciso esempio). La cosa interessante è che se di solito è il Dottore a confrontarsi con questo dilemma (lo ha fatto numerose volte, la più famosa è probabilmente in Genesis of the Dalek dove il Quarto ha la possibilità di distruggere il laboratorio da dove usciranno i primi Dalek e decide di non farlo), in questo caso lui se ne va e lascia gli umani a decidere del destino del loro pianeta, e dell'opportunità di uccidere una creatura relativamente innocente.
Ecco che riemerge questo Dottore ruvido, antipatico, che sembra fare di tutto per farsi odiare ma mantiene saldi i suoi principi. Già in episodi precedenti il rapporto tra Clara e Dodici era sembrato più quello tra padre e figlia che tra due amici sottilmente invaghiti. Adesso il Dottore glielo dice esplicitamente: è l'ora di togliere le rotelle alla bicicletta. Parla dell'umanità, ma si rivolge a Clara, e il sottinteso è chiaro. Lei ci rimane male, ad essere trattata così, e lo lascia dicendogli di non tornare più, perché viaggiare con lui non è più divertente come un tempo, e sentirsi messi alla prova, sotto osservazione di questo individuo antico e potente, non è piacevole per niente. Potrebbe essere l'inizio di un'incrinatura nel loro rapporto, che mr. Pink si impegna a mantenere vivida.
Ci sono dei difetti, chiaramente. La presenza della ragazzina, di cui non ho compreso il ruolo (anche se si è dimostrata meno odiosa e stereotipo-di-adolescente-complicata del previsto), un finale non proprio credibile (la creatura rompe l'uovo, se ne va, e lascia dietro di sé un altro uovo altrettanto grande?), e qualche somiglianza di troppo con The Waters of Mars: ancora una volta un evento che decide il cammino dell'esplorazione spaziale dell'umanità, una capomissione donna decisa e disposta a mettere la sua vita in pericolo. Qui però la reazione del Dottore è diametralmente opposta a quella avuta allora: invece del delirio di onnipotenza in cui afferma di essere lui a controllare il destino dell'universo, stavolta fa un passo indietro e lascia che siano i piccoli umani a scegliere la loro via.
Quando commentando l'episodio precedente dicevo che per mostrare l'evoluzione del rapporto tra i personaggi non serve annacquare la storia principale, intendevo qualcosa come questo: in Kill the Moon abbiamo tanto una vicenda appassionante quanto un'interessante sviluppo parallelo delle dinamiche tra i protagonisti. Era così difficile? Nel prossimo episodio sembra che Clara non ci sia, può darsi che sia davvero questo l'inizio del suo allontanamento? Forse qualcosa si sta smuovendo davvero, e questo episodio riesce a esprimere bene la svolta di metà stagione che ci si sarebbe aspettati. Dovrei penalizzare la valutazinoe per il pessimo gusto di Capaldi nella scelta delle camicie, ma assegno comunque un voto: 7/10
Andrea caro , non è certo facile per me esprimere o fare commenti su questo genere di argomenti che non sono"pane per i miei denti"..
RispondiEliminaMa la curiosità è tanta che ho letto tutto di un fiato il tuo post , e mi hai incuriosito non poco!
La luna , si , alquanto sottovalutata a volte , ma senza questa misteriosa creatura , come passeremo le nostre nottate?
Mi sono iscritta , non potevo non farlo, intrappolata in questo mondo nuovo e speranzosa in un tuo gradito ricambio!
Buona serata di luna piena e un abbraccio!
http://rockmusicspace.blogspot.it/