Pur essendo un genere che di base evito, ogni tanto non mi dispiace concedermi una commedia, partendo con le aspettative al livello dell'humus e lasciando che qualunque frizzo in più rispetto alla media mi sorprenda. Forse per questo posso dire che The Late Bloomer è un film quanto meno apprezzabile per quello che tenta di fare.
La storia parte infatti con un assunto che promette sviluppi interessanti: un trentenne scopre di avere un tumore benigno al cervello che ha da sempre inibito la sua produzione di testosterone, facendogli in pratica saltare l'adolescenza. Quando il tumore viene rimosso, la scarica di ormoni si presenta di botto, e il protagonista si trova a vivere la sua pubertà con quindici anni di ritardo. Si può forse discutere se succederebbe davvero che lo sviluppo avvenga in tempi così rapidi (non so se esistono casi documentati), ma a beneficio del film che stiamo vedendo diamo per buono, sapendo che da questo ne risulteranno situazioni potenzialmente divertenti. A calcare maggiormente il tema, c'è il fatto che il protagonista è un professionista (consulente/psicologo?) famoso proprio per la sua teoria di canalizzare le "energie sessuali" verso attività più produttive, forte del fatto che lui non ha mai avuto stimoli sessuali e può insegnare agli altri a fare lo stesso. Naturalmente, quando anche lui comincia ad avere erezioni, si accorge che non è così facile gestirle.
Quindi l'idea di base può funzionare, ma quando ci si trova a costruirci tutto un film sopra l'impalcatura inizia a scricchiolare. Abbiamo infatti la tipica trama della signorina bella e dolce da conquistare, anche se inizialmente lui non la considera degna di attenzione (perché non ne ha per nessuna donna) e quando invece vorrebbe approfittarne non sa come fare. Poi ci sono gli amici scemi e i genitori new age a completare il panorama che serve a mettere in atto le gag... che non sempre funziano. Alcune sono azzeccate, soprattutto quando si vede il protagonista aduto alle prese con problemi da ragazzetto (acne, sbalzi di umore, masturbazione compulsiva), ma in altri casi mi è sembrato che si cercasse troppo la battuta forzata alla How I Met Your Mother, puntando su un'assurdità un po' fuori luogo. C'è sicuramente da considerare che qualcosa si sia perso nella traduzione, ma anche al netto di questo non sempre scatta la risata quando dovrebbe.
Un aspetto che ho trovato interessante e che nel film ricorre più volte, è come siano minimizzati certi comportamenti tipici della pubertà, perché appunto giustificabili con le tempeste ormonali a cui sono sottoposti i ragazzi, quando gli stessi comportamenti visti in un adulto destano una preoccupazione maggiore. Il protagonista infatti si trova a suo agio con il vicino di casa adolescente, che a differena dei suoi coetanei riesce a capire cosa si prova a non saper controllare le proprie pulsioni. Forse a volte si sopravvaluta quanto la capacità di giudizio riesca a imporsi sugli ormoni, e quella che consideriamo "maturità" non ha niente a che vedere con l'età, quanto con un mero assestamento della biochimica del corpo.
The Late Bloomers è quindi un film simpatico ma non pienamente riuscito, e viene da pensare che con le stesse premesse si sarebbe potuto ottenere molto di meglio, muovendosi tanto nella direzione del dramma che della commedia.
Quindi l'idea di base può funzionare, ma quando ci si trova a costruirci tutto un film sopra l'impalcatura inizia a scricchiolare. Abbiamo infatti la tipica trama della signorina bella e dolce da conquistare, anche se inizialmente lui non la considera degna di attenzione (perché non ne ha per nessuna donna) e quando invece vorrebbe approfittarne non sa come fare. Poi ci sono gli amici scemi e i genitori new age a completare il panorama che serve a mettere in atto le gag... che non sempre funziano. Alcune sono azzeccate, soprattutto quando si vede il protagonista aduto alle prese con problemi da ragazzetto (acne, sbalzi di umore, masturbazione compulsiva), ma in altri casi mi è sembrato che si cercasse troppo la battuta forzata alla How I Met Your Mother, puntando su un'assurdità un po' fuori luogo. C'è sicuramente da considerare che qualcosa si sia perso nella traduzione, ma anche al netto di questo non sempre scatta la risata quando dovrebbe.
Un aspetto che ho trovato interessante e che nel film ricorre più volte, è come siano minimizzati certi comportamenti tipici della pubertà, perché appunto giustificabili con le tempeste ormonali a cui sono sottoposti i ragazzi, quando gli stessi comportamenti visti in un adulto destano una preoccupazione maggiore. Il protagonista infatti si trova a suo agio con il vicino di casa adolescente, che a differena dei suoi coetanei riesce a capire cosa si prova a non saper controllare le proprie pulsioni. Forse a volte si sopravvaluta quanto la capacità di giudizio riesca a imporsi sugli ormoni, e quella che consideriamo "maturità" non ha niente a che vedere con l'età, quanto con un mero assestamento della biochimica del corpo.
The Late Bloomers è quindi un film simpatico ma non pienamente riuscito, e viene da pensare che con le stesse premesse si sarebbe potuto ottenere molto di meglio, muovendosi tanto nella direzione del dramma che della commedia.
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