Coppi Night 29/04/2012 - Il gatto con gli stivali

Nella storia del Coppi Club, i film d'animazione sono forse la categoria più snobbata. Non solo perché non vengono votati dai Membri, ma anche perché è raro che vengano proposti da parte degli Anfitrioni. È vero che per una sorta di tacito accordo in passato sono stati proiettati tutti i quattro lungometraggi di Futurama, ma al di là di questi l'unico altro "cartone" (un termine improprio, ma non posso dire sempre "filmdanimazione") visto è Osmosis Jones, che risale a un'epoca precedente a quella documentata su questo blog. Se ricordo bene, è stato giusto il secondo o terzo film recensito sul vecchio blog, prima dell'implosione di splinder, ma si parla quindi di parecchio tempo fa.

Per cui è stata una sorpresa vedere promuovere questo recente Puss in Boots. Forse non è nemmeno il caso di soffermarsi sulla trama, che riprende in modo abbastanza esplicito (e dichiarato) i modelli delle fiabe classiche, pur inserendoci qualche elemento da sit-com per renderla più movimentata. È abbastanza evidente la citazione del celebere Chicken Park, ma per il resto si nota la classica sequenza sinusoidale di situazioni di successo e fallimento. Con questo comunque non sto dicendo che si tratta di una storia banale: anzi, sono sempre più convinto che ormai i filmdanimazione siano realizzati con maggiore cura e coerenza di tanti filmnonanimati, in cui forse si tende a dare troppo per scontato che il pubblico accetterà passivamente quanto viene proposto. Nei "cartoni" invece, probabilmente gli sceneggiatori sanno che, seppure hanno dalla loro il pubblico giovanile, devono conquistarsi quello adulto degli accompagnatori, per cui cercando di dare del loro meglio. Questa è una mia interpretazione, ma qualsiasi sia la ragione effettiva, ben vengano film come Alla ricerca di Nemo o il me-ra-vi-glio-so Wall-E.

Un'altra breve riflessione riguarda i doppiatori. Ultimamente, la tendenza è quella di assumere delle grandi star per prestare la loro voce in questi film: qui il Gatto infatti è interpretato da Antonio Banderas, mentre l'uovo [A proposito: ma questo personaggio fa riferimento a qualche fiaba particolare? Io non sono riuscito a capire da dove sia saltato fuori, ma mi sembra strano che possa essere una pura invenzione degli autori.] è Zach Zanafakrkakrkaifiakfdi... sì, insomma, il ciccione di The Hangover, che ha una notevole popolarità in patria. E poi ad esempio, in Rango, il protagonista è interpretato da Johnny Depp, e così via. Di questa sovrapposizione di ruoli, tempo fa si era lamentato Billy West, doppiatore professionista che presta la sua voce per numerosi personaggi di Futurama (Fry, Farnsworth, Zoidberg, Brannigan...), e che ha rilevato come il lavoro del voice actor sia ormai in declino, in quanto proprio nell'ambito di questi grandi progetti si preferisce puntare sul personaggio ben noto (per la faccia, oltre che per la voce) al grande pubblico, piuttosto che sul professionista. Non so se avete presente la puntata dei Simpson nella cui versione italiana un personaggio è doppiato da Totti. Ecco.

Detto questo, spero di potervi parlare presto anche di Wall-E, che sto spingendo a ogni occasione per essere proiettato.

2 commenti:

  1. Hola Piscu!
    L'uovo di Puss in Boots è Humpty Dumpty :)

    in campana vecchio mio!

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  2. sì mi era stato riferito, ma proprio non conoscevo il personaggio.

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