Siamo arrivati all'ultima Coppi Night dell'anno! E come meglio concludere dopo i bagordi natalizi che con un filmaccio splatter di scuola italiana, di quelli che in seguito sarebbero diventati dei cult e nobilitati da Tarantino e similari?
Dèmoni (il cui titolo si premura di mettere l'accento) è un film di Lamberto Bava del 1985, e si inserisce in quel filone di film in cui senza una spiegazione ragionevole (nemmeno all'interno del film stesso), mostri assassini iniziano a moltiplicarsi e sbudellare nei modi più vari i malcapitati personaggi. Ok, non siamo a livelli di ridicolaggine di Troll 2, ma è sempre quello stesso horror così estremo da far ridere, dalle parti del so bad it's so good.
Praticamente l'intero film si svolge all'interno di un cinema (ed ecco come si risparmia sulle scenografie), dove viene proiettato un film horror di fronte a un pubblico di invitati per il primo spettacolo di questo nuovo locale. Poi, non si sa se deliberatamente o no (la titolare del cinema inizialmente sembra coinvolta negli eventi, ma poi combatte con gli altri e fa la stessa fine), si diffonde una sorta di infezione che trasforma le persone in mostri assassini, le cui vittime diventano a loro volta dei dèmoni. Lo svolgimento della trama è quindi tutto un fuggi-spara-ammazza per le stanze (numerosissime!) del cinema, con i vari personaggi convenuti, ognuno opportunamente stereotipato, che via via cadono per mano dei mostri, fino a che non rimane soltanto la coppia della giovane e innocente protagonista e del giovane e coraggioso pretendente di lei.
Devo ammettere che il livello degli effetti non è così infimo, e i primi piani degli sbudellamenti fanno un loro effetto. Non siamo al succo di pomodoro, per capirsi, anche se alcune immagini risultano comunque abbastanza spassose, ma d'altra parte pure The Green Inferno tanto acclamato non mi è sembrato migliore da questo punto di vista.
Quello che non capirò mai di questi film è in che modo autori e registi pensassero di portare avanti la trama. Cioè, è evidente che non c'è una sceneggiatura vera e propria, per questo non capisco quale sia il ruolo di quelli che sono accreditati come autori. Per dire, verso metà film iniziamo a seguire un gruppetto di punk (uso il termine perché sono proprio i "punk" intesi come vostra mamma vi vestiva per carnevale in seconda elementare) che stanno viaggiando in macchina e sniffando coca fuori dal cinema, e poi per sfuggire alla polizia ci finiscono dentro. Dopodiché scompaiono, presumibilmente vengono ammazzati come tutti gli altri, ma non ne sappiamo più niente. E allora perché spendere tutto questo tempo per introdurre i personaggi? Oppure, l'amica della protagonista, anche lei infettata, a un certo punto subisce una trasformazione diversa da tutti gli altri, perché si squarcia a metà sulla schiena e dal suo corpo esce una creaturina che scappa via. Si può pensare che questo sia uno stadio successivo della mutazione ma niente, non se ne sa più nulla e non succederà più con nessun altro. Insomma, non capisco su queste sceneggiature cosa ci fosse scritto, a parte "immagine di sangue che schizza e trache strappata coi denti".
Comunque, alla fine dei conti rimane una visione pressoché godibile, perché tra recitazione da filmino della cresima e sequenze splatter c'è di che divertirsi, al contrario di tanti altri film splatter che invece alla fine sono soltanto noiosi.
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