Vincenzo Vasi e Valeria Sturba - OoopopoiooO

Prendetevi dieci secondi per rileggere il titolo un paio di volte e poi tornate. Noterete che la parola non è così complicata, anzi, ha una sua scivolosa musicalità, e no, non è un palindromo.

OoopopoiooO è il nome del project composto da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, thereministi e sperimentatori sonori come ce ne sono pochi, almeno a casa nostra. E se sentite uno strano solletichino dietro la nuca a leggere questi nomi, è perché di Vincenzo Vasi avevamo già parlato su questo blog, recensendo il suo album Braccio elettrico. Ma se allora Vasi componeva da solista, negli ultimi anni la sua musica si è arricchita della collaborazione di Valeria Sturba, giovane musicista di formazione classica che a un certo punto ha capito che appassionarsi davvero alla musica doveva darsi al theremin e ai fischietti (l'ho semplificata, ma più o meno è andata davvero così).

Il duo si è mosso inizialmente con esibizioni live, in buona parte improvvisate, e ha iniziato poi a raccogliere alcune delle nuove tracce da loro scritte o interpretate nel primo album, che si chiama appunto OoopopoiooO, uscito quest'anno sempre con Tremoloa Records. Il disco contiene 13 pezzi, scritti quasi tutti da Vasi o Sturba, con solo due eccezioni in cui i due si prestano a una reinterpretazione, come nel caso di Stabat Mater, tratta dall'opera di Pergolesi.

L'album si apre con Ricondizionamento, un pezzo che ha l'obiettivo dichiarato di "rieducare" l'ascoltatore, preparandolo per le sonorità e le strutture musicali alle quali sta andando incontro. Chi non supera il ricondizionamento può anche evitare di ascoltare il resto, ma se fate uno sforzo ne vale decisamente la pena.

Vincenzo e Valeria si presentano innanzitutto come thereministi, ma a dire la verità il theremin ha un ruolo di secondo piano in questo disco. Se in Braccio elettrico il theremin era quasi l'unico strumento utilizzato da Vasi, in OoopopoiooO la varietà dei suoni è molto maggiore. Il violino (strumento sul quale si è appunto formata la Sturba) ricopre una parte importante dei pezzi, ma anch'esso viene impiegato in modo diverso dal normale, campionato e inserito nel disegno futurista di questa nuova musica. Anche la voce, sia intesa come canto nel senso convenzionale che come strumento più grezzo, trova molto spazio, con l'inclusione di vere e proprie canzoni come Mandorle e Strada.

Certo il theremin non manca, e abbiamo ad esempio un solo theremin (anche se i theremin sono due) come Medusa, e altri pezzi che ne fanno un uso considerevole, come How do you feel to be in love with a ghost? e Crystal Ling, ma in altri casi è del tutto assente. Non che questo diminuisca in alcun modo il valore di questi pezzi, perché a essere costante e riconoscibile è un'idea di musica che non ha una definizione precisa, e in cui ogni elemento, anche quello meno "nobile", può contribuire a creare un insieme ordinato e armonico.

Ho avuto l'immensa fortuna di trovarmi un concerto degli OoopopoiooO dietro casa, i primi di dicembre, e così ho potuto ascolare dal vivo Vincenzo e Valeria. Il concerto era basato in buona parte sulle tracce dell'album, ma l'esecuzione live è un'esplosione di improvvisazione (che da sotto il palco si riconosce facilmente), una sequenza di climax e continue aggiunte che rendono ogni pezzo, e probabilmente ogni concerto, unico. Per dire, se il giorno dopo ne avessero fatto un altro sempre lì, ci sarei tornato subito, non fosse altro per vedere l'ippopotamo che canta il Bolero (vedi da 9 minuti circa):



Come accade spesso quando parlo di musica, mi rendo conto che si tratta di un ascolto non indicato a tutti, eppure sono sicuro che se provate ad abbandonare le nozioni che avete appreso su cosa è musica e cosa non lo è, potreste arrivare a godere pienamente di un'esperienza così vivida.

Potete seguire gli Ooopopoiooo sulla loro pagina Facebook, mentre sul canale Youtubbe di Valeria Sturba trovate i video dei concerti e delle tracce (consiglio Misther Theremin).

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