Forse non tutti sanno che Stephen King è stata una delle mie prime letture "da adulto", perché all'epoca (avevo 11-12 anni) mia sorella ne era ossessionata e io trafugavo i libri dalla sua camera. Ho letto più o meno tutti i suoi "classici", tranne quelli davvero troppo corposi che un po' mi spaventavano: It, L'ombra dello scorpione, Tommyknockers, Insomnia non ho osato tirarli giù dalla mensola. Ma da Carrie a Misery, da Cose preziose a Desperation, perfino Gli occhi del drago, oltre naturalmente alla serie della Torre Nera (fino al quarto libro, il quinto poi me lo sono preso da solo), me li sono fatti tutti. E tra tutti questi c'è stato anche La zona morta, che se i miei ricordi non mi ingannano, credo di aver letto durante le vacanze estive in cui ho dato l'esame di terza media.
Questo lungo preambolo per dire che, stando alla mia memoria del libro, questo film lo ripercorre quasi esattamente. Mi ricordo infatti che il romanzo era sostanzialmente diviso in due parti, nella prima in cui si cercava di trovare un assassino, nella seconda c'era invece un candidato malvagio alle elezioni. Il film fa esattamente la stessa cosa, e, a mio avviso, un po' perde in incisività.
A parte il fatto che si tratta di uno di quei film invecchiati male, che nonostante la regia di Cronenberg non presenta particolari guizzi d'immaginazione, e si perde in sequenze lente e musiche irritanti. Al netto di questo però, la storia stessa non è così accattivante. A mio avviso concentrando tutto sul candidato cattivo, e mostrando qualcosa in più del suo personaggio e delle sue caratteristiche, ci sarebbe stato modo di dare più pathos alla sequenza finale, così invece il film sembra disgiunto, quasi come due episodi distinti di una serie. Di fatti, mi hanno informato che da La zona morta è stata tratta più di recente una serie tv, che in effetti come formula si addice di più alla premessa del film.
Per chi ha letto il libro, la visione di questo film risulta pressoché inutile, dato che non aggiunge niente e non interpreta in nessun modo quanto avviene nel romanzo, limitandosi a dargli una forma visiva. Chi non lo ha letto provi pure, ma non credo che ne trarrà grande giovamento.
(Ah, giuro che non l'ho fatto apposta a usare Ned Flanders come immagine per due post consecutivi del Coppi Club, ma non potevo non cogliere l'occasione di citare la parodia The Ned Zone fatta in uno speciale di Halloween dei Simpson.)
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