Doctor Who 13x01 - The Halloween Apycalypse

E così inizia la fine. Dopo lo speciale di capodanno in cui metà degli occupanti del Tardis lasciavano la scena, iniziamo questa nuova mini-stagione di sei episodi chiamata Flux che riprende un po' la formula del "serial" che caratterizzava la serie classica di Doctor Who, con storie spalmate in media su 4-6 puntate (che però duravano intorno ai 20 minuti). Ma soprattutto ricominciamo con la consapevolezza che questa sarà l'ultima stagione di Chris Chibnall e Jodie Whittaker, che dopo un paio di speciali conclusivi lasceranno il passo per il ritorno di Russell T. Davies alla guida della serie con un nuovo Dottore di cui ancora non si sa nulla. Non voglio adesso ripetere il rant per cui ritengo che Chibnall non abbia mai capito il cuore di DW (ci ho fatto pure un video su Story Doctor, andate lì), ragione per cui sono estremamente sollevato del fatto che venga messo da parte. Ne riparleremo semmai a suo tempo, adesso concentriamoci sul presente.


Alla luce di tutto questo risulta pertanto appopriato che Flux metta in campo una minaccia che investe l'intero universo, cosa vista e rivista in DW, ma che fa sempre piacere. Questo episodio introduttivo in effetti introduce molti personaggi e situazioni nuove, oltre che riferimenti al passato, da cui Chibnall sembrava inizialmente rifuggire nella sua prima stagione e che invece sono diventati ordinari, forse anche troppo vista la sovversione della lore operata tramite il Timeless Child. A questo giro non solo abbiamo il ritorno dei Sontaran, ma anche dei Weeping Angels inventati da Moffat, che però sembrano essere minacce secondarie, mentre il big bad è una creatura di nuova invenzione (non ho colto il nome, forse non viene fatto), che ha tutta l'apparenza e la gravitas di un malvagio antico e potentissimo, che comunque non rinuncia allo stile nemmeno quando sta distruggendo l'universo. Il mostro sembra avere una particolare connessione privilegiata con il Dottore, e quando arrivano a interagire (telepaticamente o whatever) si fa riferimento al fatto che il Dottore non lo ricordi perché gli è stata rimossa ogni traccia di memoria, con un riferimento implicito proprio alle passate vite dimenticate del Dottore. Il fatto che il Dottore riveli di essere sulle tracce di contatti informati sulla Division, di cui avevamo appreso nell'episodio con la Doctor-Ruth, ci conferma che Chibnall ha tutta l'intenzione di mantenere in vita le novità da lui introdotte nella lore della serie.

Ma sofismi produttivi a parte, queta prima parte di Flux funziona abbastanza bene, considerando che si tratta tutto sommato di un capitolo introduttivo. Il Tardis sgombro di passeggeri appare più ospitale (nonostante le anomalie che sta manifestando) e Yaz sembra addirittura avere una personalità. Il nuovo companion Dan (che a quanto ho capito è un comico abbastanza conosciuto in UK) fa il suo lavoro, risulta abbastanza convincente nonostante il ruolo secondario, per cui almeno per il momento è una figura che funziona. Sorprendentemente efficace anche Karvinista, il cane antropomorfo che si presenta come un Chewbecca cinico, ma che riesce a risultare credibile. Gli altri personaggi secondari che compaiono hanno contributi ancora troppo scarni per poter essere valutati, la speranza è che le loro storie finora soltanto settate abbiano un ruolo attivo piuttosto che rivelarsi la tipica pistola di Checov a salve tanto utilizzata da Chibnall.

Al solito, a rifletterci per più di un minuto si notano tante ingenuità. Per quanto sia simpatica e cute l'idea dei cani spaziali venuti a salvare gli uomin (who's a good boy?), viene da chiedersi come mai non siano mai intervenuti in una delle trentaseimila occasioni precedenti in cui l'umanità era in pericolo, oltre che se sono dotati di astronavi capaci di resistere al flux, allora forse questa tempesta galattica non è così inarrestabile, e come mai nessun altro ha pensato di usare questa stessa tecnologia per salvare l'universo intero piuttosto che un singolo pianeta? Ma insomma, queste sono le sciocchezze classiche che si ritrovano in DW da sempre e che sono in un certo senso la sua forza, per cui si accettano senza troppa rigidità.

Tutto sommato quindi, The Halloween Apocalypse è un buon punto di partenza per il serial, e lasica ben sperare che Flux possa essere quanto meno un'avventura che abbia "il sapore" di Doctro Who. Spiace che Chibnall e Whittaker debbano trovare la loro via solo adesso che stanno per andarsene, ma le occasioni non sono mancate, non potevamo continuare ad aspettare per sempre. Inutile valutare per il momento una storia che sta solo iniziando, lasceremo i voti alla fine.


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