Ricordate qualche settimana fa, quell'episodio terribile chiamato Orphan 55 in cui per darci un messaggio ambientalista il Dottore si fermava alla fine a parlare direttamente allo spettatore a dirgli "oh, bada che se non stai attento finisce male, non so se ci siamo capiti!?". Come abbiamo detto, quello non era assolutamente il modo di far passare un messaggio "sociale" attraverso una storia.
Praxeus è il modo di far passare un messaggio "sociale" attraverso una storia. E la cosa divertente è che il messaggio è proprio lo stesso di Orphan 55, ovvero un monito contro l'inquinamento.
Ma in Praxeus non c'è bisogno di fermarsi a chiacchierare per infilare in gola la morale allo spettatore, perché l'elemento ambientalista è integrato nella storia. La minaccia infatti è quella di un agente patogeno che si diffonde attraverso la plastica: per questo stabilisce la sua base nelle isole di plastica sparse nell'oceano indiano, prende possesso degli uccelli che hanno mangiato i rifiuti plastici, e si diffonde agli umani contaminati dalle microplastiche presenti in cibo, aria e acqua. Così quando Graham protesta "ehi ma io non ho plastica dentro di me", il Dottore ha l'occasione di rispondergli: "e invece sì, siete tutti pieni di plastica e non ve ne accorgete". Questo è il modo in cui si fa arrivare allo spettatore un monito forte e d'impatto, perché lo coinvolge in prima persona nella storia che si sta svolgendo.
Lasciamo stare che il modo in cui il virus/batterio/quelcheè arriva e si diffonde ha ben poco di credibile, ma nell'universo di Doctor Who rientra tutto nella normalità. Funziona anche bene il mistero degli avvenimenti tra loro apparentemente scollegati che invece si rivelano tutti derivanti dalla stessa causa. Alla fine il Dottore fa il suo lavoro: socpre il mistero, offre al nemico una possibilità di redenzione, trova la soluzione al problema, e salva chi era pronto a sacrificarsi. Perfetto.
Quasi, perfetto.
Il problema è che questo episodio ha una serie di personaggi secondari, e che tutti si rivelano più definiti e tridimensionali del Team Tardis che da due anni segue il Dottore. Questa stessa cosa la stiamo vedendo già da diversi episodi: abbiamo avuto Tesla ed Edison, e un episodio in cui in pratica il trio di companion era messo da parte e non se ne sentiva la mancanza. E non è un buon sintomo quando un personaggio che vedi sullo schermo per venti minuti abbia più personalità e susciti più empatia di quelli che segui da venti episodi.
Se da un parte Jodie Whittaker sembra finalmente aver trovato la sua identità nel ruolo del Dottore, dall'altra i suoi compagni continuano a mancare di un'identità individuale, hanno solo funzione in quanto "squadra" ma sono tra loro intercambiabili. Il test per capirlo è facile: se uno qualsiasi di loro smettesse di seguire il Dottore nel Tardis, cosa cambierebbe? Ecco.
Continua quindi la tendenza al miglioramento vista in questa stagione, e Praxeus è una puntata perfetatmente in media rispetto alla corrente moderna di DW, ma ci sono alcuni problemi più profondi in questa impostazione che hanno bisogno di essere risolti. Voto: 7/10
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