Io non avevo nessuna intenzione di vedere questo film. Nessuno dei presenti voleva vederlo. Ma hai presente quando sei lì che scrolli nelle sottocategorie di Netflix e non trovi mai quella cosa che ti stuzzica abbastanza, sì questo potrebbe essere però insomma non so, e alla fine caschi su quella cosa che in realtà non ti interessa, ma proprio per questo sai che non ti deluderà, perché non ti importa nulla? Probabilmente questa condotta è l'indizio di qualche stato ansiogeno, ma a me capita spesso. Fato sta che alla fine ci siamo decisi a guardare il seguito di Now You See Me, che già a suo tempo mi aveva fatto piuttosto schifo. E sapevo che questo era peggio.
Di film brutti ne ho visti tanti, sia in quindici anni di Coppi Club sia per conto mio. Però questo per il momento spicca nei miei ricori più recenti come uno dei peggiori. Non si tratta di un prodotto bruto nel senso di scadente, perché l'aspetto tecnico è curato quanto basta per un prodotto Hollywoodiano: buoni attori con nomi di punta, begli effetti speciali, e regia non impegnativa ma dignitosa. Tutto il film però è pervaso da quell'opprimente nebbia di "ora ti faccio vedere quanto sono più furbo di te" che però si ottiene solo grazie a incoerenze, disonestà e vere e proprie stronzate. Non sto a fare la lista di ognuna di queste, anche perché sarebbe davvero frustrante doverci ripensare, ma c'è una continua ostentazione di quello che i protagonisti sanno fare, senza mai avere la pazienza di illustrare perché lo sanno fare, quali sono i limiti delle loro capacità, e soprattutto per quale cazzo di ragione fanno quello che fanno, oltre al far vedere che lo sanno fare al pubblico.
La trama è di una ridicolaggine disarmante, mescola l'anticorporativismo (uuuuh, quello sarebbe Steve Jobs ma è kathtivoh!!!), le teorie del complotto (si vendono la tua privacy, svegliaaaaa!!!!) e quattro maghi che sono capaci di creare qualunque illusione, dal controllo mentale (perché l'ipnosi non funziona così) alla smaterializzazione (non puoi buttarti a terra sul marciapiede e scmparire), che si scoprono anche provetti rapinatori e ottimi combattenti a mani nude. È importante sottolineare che nel mondo del film non esiste la magia vera e propria (che avrebbe anche potuto essere la base del film), e quindi i protagonisti sono semplici illusionisti e prestidigitatori, ma nonostante questo compiono atti al di fuori di ogni legge fisica e in contrasto con i principi naturali di causa-effetto su cui si basa l'universo. E tutto ciò lo fanno agli ordini dell'agente dell'FBI-che-in-realtà-è-un-mago-pure-lui che costituiva il plot twist (indegno) del film precedente. Ma naturalmente in tutto questo gioco ognuno ha una parte doppia, e così i cattivi si scoprono essere buoni, i buoni si scoprono essere più buoni ancora, e tutti quelli che sembravano lì per caso in realtà ci sono perché avevano preparato tutto-tutto fin dall'inizio e ogni mossa era controllata nonostante il piano dipendesse principalmente dal fatto che uno stronzo qualsiasi starnutisse in un momento preciso.
Nel complesso però una delle cose che mi fa più incazzare di tutte è come nel film questo quartetto di esibizionisti abbia una reputazione tale da attirare le folle in mondovisione con le immagini proiettate sulla piramide di Cheope e la muraglia cinese. A parte il fatto che la nuova signorina del gruppo (che sostituisce quella del film precedente) è appena entrata nella compagnia quindi non dovrebbe essere riconosciuta e acclamata come se ne avesse sempre fatto parte, ma come si fa a pensare che un gruppo di maghi abbia un'adorazione così universale da parte di tutto il mondo? Diocristo, ma nemmeno i Beatles erano così acclamati, e qui si sta parlando di attenione mondiale. Al massimo potrebbero vingere America's Got Talent, ma quanto mai si può diventare famosi e fare giochi di carte? Che poi, nonostante questa fama internazionale, quando poi vanno in giro a fingere di essere gente qualunque nessuno li riconosce. Molto comodo.
Insomma, un filmaccio supponente che ti sgambetta di continuo e poi ti dice: "Ha! Sei caduto!" Una brutta riproposizione di stili già al limite con Ocean's Eleven e affini. E un peggioramento netto rispetto al capitolo precedente, il che non era facile. Ma forse per il fatto che metà del film sia ambientato in Cina, e quindi sia stato distribuito là, farà sì che ne venga fuori un altro. Moriremo di pandering.
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