Nella mia curiosità di scoprire serie tv poco mainstream e soprattutto poco anglofone (tra le quali ho visto per esempio Leila, Si no t'hagues conegut, Ragnarok, 3%), mi sono imbattutto in questo prodotto norvegese andato in onda l'estate scorsa su HBO. Beforeigners è una serie crime/fantascienza/storica che parte dalla premessa di persone di epoche passate che compaiono improvvisamente nel presente.
La storia si svolge ai giorni nostri a Oslo. Uno dei protagonisti è Lars, un ufficiale di polizia che una sera vede degli strani flash in mare. Poco dopo si accorge che c'è qualcuno in acqua che sta rischiando di affogare. Le persone in pericolo vengono tratte in salvo, ma non si riesce a identificarle e si scopre che parlano una lingua antica ormai in disuso. Successive analisi dimostrano che provengono dal passato.
Sono loro i beforeigners: parola formata come crasi tra l'inglese "before" e "foreigners" (non ho capito come è il termine norvegese), che se fossi io a tradurre in italiano trasformerei in "stranidieri". I beforeigners continuano ad arrivare nei mesi successivi, sempre preceduti da un flash nell'acqua, ma senza un apparente pattern nella loro comparsa. Provengono tutti da tre epoche distinte: il neolitico, l'epoca norrena e il Diciannovesimo secolo. Senza alcuna possibilità di tornare al loro periodo, si cerca di integrarli nella società contemporanea, anche se naturalmente non è affatto facile. Gli uomini dell'età della pietra vengono impiegati principalmente come security o per la manvalanza, i vichinghi formano una sottocultura di club e riti sciamanici, i gentleman del 1800 si dedicano a bordelli e circoli culturali. I cittadini della norvegia moderna non vedono di buon occhio i beforeigners, che sono pur sempre invasori e stanno destabilizzando la società con il loro arrivo. Gli stranieri-del-passato (diciamo stranidieri, dai che è più comodo) sono discriminati e molto spesso si trovano coinvolti in attività illegali.
Alfildhr è la seconda protagonista della serie. Anche lei è un'agente di polizia, ma è anche una beforeigner. Per la precisione, è la prima poliziotta "transtemporale" a entrare nel dipartimento di Oslo, a seguito di un programma di integrazione degli stranidieri voluto dal governo. I colleghi non la considerano capace, anche perché provenendo dall'epoca vichinga non ha una conoscenza adeguata della società e tecnologia presente. Il suo ruolo è principalmente quello di mascotte, per dimostrare che l'amministrazione ci tiene a dare agli stranidieri ruoli importanti nella società, che nel tempo ha sviluppato anche un linguaggio e un atteggiamento politically correct intorno ai beforeigners: per esempio non si può usare la parola "vichingo" che è ritenuta offensiva, e o stesso termine "beforeigner" è considerato dispregiativo, al suo posto si dice "migranti temporali".
Lars e Alfildhr verranno messi a lavorare su un caso apparentemente banale: una beforeigner è stata uccisa poco dopo il suo arrivo nel presente. Dagli esami svolti su di lei si scopre però che non proviene davvero dal passato, ma è una donna del presente che fingeva di essere una migrante temporale. Lars ha già i suoi problemi con la figlia adolescente, il divorzio dalla moglie che si è messa insieme a un dandy dell'Ottocento, e una sospensione temporanea dall'ufficio che è appena terminata, per cui non ha molta voglia di fare da balia alla mascotte vichinga della polizia. Da parte sua Alfildhr è impulsiva, genuinamente ignorante del mondo attuale e coinvolta in amicizie poco edificanti. All'inizio i due hanno difficoltà a collaborare, ma ovviamente dovranno trovare il modo di fidarsi dell'altro per poter fare progressi nella loro indagine, nella classica dinamica da buddy movie poliziesco. No, non scopano, anche se qualche momento di tensione erotica ogni tanto si percepisce.
Come ci si può aspettare, il caso della donna uccisa è il punto di ingresso per un'indagine molto più profonda, che coinvolge soggetti pericolosi e porta ad avvicinarsi a verità nascoste che sembrano indicare l'esistenza di un complotto intorno alla gestione degli stranidieri. A complicare il tutto ci si mettono anche la comparsa di Olaf II di Norvegia, il re guerriero che Alfildhr aveva servito e che viene preso come eroe e liberatore dei beforeigners vichinghi ma che non ricorda il suo passato. Nel frattempo un'amica della figlia di Lars scompare durante un flash e viene ripescata in acqua con la mente "azzerata", come se fosse anche lei una migrante temporale. E lo stesso Lars continua ad avere problemi di dipendenza da una droga usata per alleviare lo sfasamento temporale degli stranidieri al loro arrivo.
Tutte queste trame confluiscono nel finale, che se da una parte risolve il mistero centrale della donna assassinata e svela le connessioni tra alcune lobby che sfruttano i beforeigner e altre che promuovno il ritorno ai costumi passati degli uomini del presente, dall'altra apre la porta a ulteriori misteri e pone le basi per una seconda stagione (non ancora confermata). In effetti negli ultimi minuti dell'ultima puntata si assiste a un plot twist davvero efficace, che ribalta completamente la premessa della serie mantenuta fino a quel momento. L'epilogo poi suggerisce che anche Olaf, dopo aver riguadagnato la sua identità di conquistatore, potrà portare ulteriori problemi.
Beforeigners è una serie davvero ben congegnata, che parte da un'idea forte e riesce a svilupparla in modo coerente. La trama investigativa e la collaborazione forzata tra i due protagonisti, per quanto possa sembrare un po' cliché, in realtà funziona bene nel condurre a scoprire tutti gli aspetti di questa società multitemporale. Le dinamiche tra i personaggi, anche quelli secondari, sono sempre ben bilanciate e gli archi narrativi dei protagonisti si sviluppano nel modo migliore grazie proprio alla loro connessione. È palese che la tematica dei "migranti temporali" sia anche un'allegoria dell'attuale crisi migratoria, ma con lo stratagemma degli stranidieri si riesce a parlare di integrazione evitando paternalismo o pietismo. Anzi le ragioni per cui molti beforeigners si danno ad attività criminali sono rese evidenti per la loro incapacità di adattarsi a una società che li ammette solo a livello superficiale, preoccupandosi di non usare termini offensivi ma senza concedergli davvero lo spazio per esprimere le loro esigenze. I "cattivi" della storia sono equamente ripartiti tra nativi di ogni epoca, dalla preistoria ai giorni nostri, per cui non ci si trova a dover sopportare l'idea manichea che i veri valori stanno nella semplicità delle società del passato o scemenze da Rai Fiction di questo tenore.
Non ci sono ancora notizie sulla seconda stagione, ma il riscontro è stato molto buono a livello internazionale, per cui ci si aspetta che il rinnovo arrivi in tempi relativamente brevi, e che la vincenda di Lars e Alfildhr possa proseguire. Non credo che esista il doppiaggio italiano, ma in lingua originale con i sottotitoli è più che godibile.
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