Ho visto diverse interpretazioni della vicenda di Jack lo Squartatore (la più recente nella serie Penny Dreadful, che ho interrotto a metà dell'ultima stagione, ma non è questo il momento di parlarne) quindi non ero del tutto digiuno delle modalità e possibili interpretazioni del caso. In questo film si propone una strada legata ai "poteri forti", con la Massoneria in gioco per proteggere gli interessi della famiglia reale inglese. L'interpretazione si basa principalmente sulla presunta ritualità degli omicidi e delle mutilazioni, e devo dire che sembra abbastanza plausibile (per quanto in effetti non sono sicuro che i dettagli siano tutti fedeli ai fatti o aggiunti/modificati/omessi ad arte per favorire questa teoria).
Al di là della vicenda del primo serial killer della storia, il film segue soprattutto le gesta di un ispettore piuttosto particolare, dedito all'oppio e che basa le sue indagini su visioni che gli arrivano in sogno o durante gli stati di allucinazione. Niente di nuovo a dir la verità, e in effetti sono caratteristiche che non rivestono un ruolo centrale nello svoglimento del film. Anzi, questo "potere" dell'ispettore mi sembra aggiunto quasi come nota di colore piuttosto che come elmento determinante per la trama (per dire, come il cane di Colombo).
Il film è sicuramente riuscito quanto ad ambientazione e ritmo, riesce a risultare avvincente anche se scivola un po' su alcuni personaggi secondari, a cui viene affidata troppa centralità quando il loro ruolo si rivela marginale. Inoltre un paio di plot hole sono riscontrabili, ripensandoci a vicenda conclusa, ma niente di imperdonabile. L'interpretazione degli attori è ottima, anche se c'è una piccola pecca nel doppiaggio che rende troppo riconoscibile la voce di Jack lo Squartatore, portando lo spettatore a conoscerne troppo presto l'identità, ben prima della rivelazione prevista per l'ultimo atto.
Il finale è agrodolce, e nessuno alla fine sembra aver davvero vinto. Forse questa è la conclusione migliore per una storia del genere, e non mi è dispiaciuta. Ma il "buonanotte, dolce principe" come battuta finale, boh, mi è sembrata quasi una parodia.
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