Projects Update: racconti, traduzioni e Scrabble

Credo che sia dai tempi in cui annunciavo l'imminente uscita di DTS (dicembre 2014) che non faccio un post sui progetti di scrittura in corso. Questo per due ragioni di base. Innanzitutto non mi piace fare gli annunci pubblici raccontanto quello su cui sto lavorando, perché mi metto nei panni dei destinatari del messaggio a cui, giustamente, fregacazzo: quando c'è qualcosa di pronto e disponibile, allora ne parliamo, ma mettersi a fare i teaser mi pare una manifestazione di vanità quando la vedo negli altri, perché quindi dovrei indulgerci io? In secondo luogo, c'è il fatto non banale che dopo l'usicta di DTS non è che abbia lavorato parecchio. Ok, il 2015 è stato dedicato in buona parte alla promozione del romanzo (con qualche soddisfazione, lo ammetto), mentre il 2016 è stato un anno difficile e impegnativo sotto molti punti di vista per cui a parte un paio di racconti non sono riuscito a combinare molto altro.

Ma nel 2017 ho intenzione di invertire la tendenza. In effetti non è che sono stato completamente immobile, e sono già previsti un paio di racconti medio-lunghi sui quali ho anche investito parecchio, ma penso se ne parlerà nella seconda metà dell'anno (per info vedi immagine a corredo del presente post). Nel frattempo sono anche in attesa di qualche riscontro da parte di editori in merito ad alcuni progetti che ho proposto, quindi anche in questo caso niente di pronto per uscire, ma che potrebbe portare a qualcosa di interessante nel medio periodo.

Un altro fronte su cui voglio impegnarmi di più è quello estero. Sto iniziando a muovere i primi passi per far tradurre in inglese un paio di miei lavori (scegliendoli tra quelli che hanno avuto maggior "successo"), per poi proporli a qualche rivista. Chiaramente anche qui non ci sono garanzie di successo e rapidità, ma si tratta di un passo che ho sempre voluto fare e che forse solo adesso (in particolare dopo la conversazione con Tricia Sullivan avuta a Milano quest'anno) sono pronto a compiere.

Ma c'è una domanda che ricorre più spesso tra quella mezza dozzina di persone seriamente affezionate alla mia produzione (che dio ve ne renda merito!). Ovvero: e il prossimo ROMANZO?

In un mondo ideale, questa domanda non dovrebbe avere senso. Se i miei lavori continuano a uscire e sono buoni, perché dovrebbe interessare che si tratti di un romanzo o di un racconto? Ma la triste realtà editoriale è che i racconti (e le raccolte di) non tirano. I risultati che ho ottenuto con Spore (fuori catalogo da un paio di mesi) sono stati in questo senso ottimi, ma è difficile riuscire a calamitare l'attenzione con testi brevi. Per cui sì, prima o poi dovrò mettermi sotto per fare il lavoro grosso. Non che mi manchino gli spunti, anzi: ho due racconti che si prestano all'ampliamento in romanzo (uno dei quali rientra nei progetti per i quali sto aspettando riscontro), ma soprattutto ho quell'idea vincente per la mia leggendaria trilogia young adult. E dico "leggendaria" non nel senso che è un'opera dai toni epici, ma perché è così tanto che ne parlo che ormai mi sembra si tratti di una creatura mitologica.

Però è vero: ho già in testa la storia di Scrabble, la prima parte della serie su cui verrà poi basata una saga di film, che ovviamente saranno quattro perché il terzo volume sarà scomposto in parte 1 e parte 2 allungando il brodo. Per il momento non anticipo nulla di quello che è il nucleo centrale della storia, ma posso confermare che il titolo è un indizio essenziale (a maggior ragione se si considera che il secondo libro si intitolerà Taboo; per il terzo ancora non sono sicuro) e che sono serio quando parlo di young adult, e aggiungo pure che sarà vagamente distopico. Mi sono svenduto alla moda del momento? Ai post (su facebook) l'ardua sentenza.

Per Scrabble ho deciso di impormi una scadenza: dato che a settembre di quest'anno occorrerà un altro evento abbastanza centrale nella mia vita adulta, prima di allora dovrà essere pronto. Non credo che inizierò a lavorarci prima di metà febbraio, per cui ho sei mesi circa per completare la prima stesura. Inutile dire che non ce la farò mai.

Insomma, questo è quello su cui stiamo provando a lavorare. Nessuno si aspetta seriamente che possa portare risultati eclatanti, ma almeno la nostra piccola parte la facciamo. Firmato io, e la mia accidia.

1 commento:

  1. Curiosamente, il 2016 e una buona metà del 2015 sono stati anni in cui sono riuscito a leggere solo racconti e fumetti ma solo pochi romanzi, con una certa difficoltà. Quest'anno la situazione è migliorata e potrebbe anche darsi che riesca a dare una bella sfoltita alla coda di lettura. E be', niente, lieto che il tuo lavoro prosegua, anche se a regime ridotto! ^^

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