Westworld 4x01 - The Auguries

Il titolo potrebbe suonare insolito per il pubblico italiano, perché auguries non significa auguri, anzi, quasi l'opposto, è qualcosa di più simile al "presagio". Naturalmente il concetto è poi applicabile a più livelli, sia in-universe (con i personaggi che ricevono presagi di quello che può succedere) sia out-universe con la storia che dà un'idea al pubblico di che direzione prenderà questa nuova stagione. Sì perché la season premiere di Westworld 4 presenta di nuovo un contesto diverso da quello che avevamo visto nelle stagioni precedenti. Quanto diverso lo potremo capire solo un po' per volta.

Mi sono preparato bene alla nuova stagione con un rewatch completo nelle ultime settimane delle tre stagioni precedenti, e in particolare della stagione 3, che avevo già commentato sul blog all'epoca e poi riesaminato con il senno di poi. Mi sono anche accorto che non ho mai aggiornato la timeline con gli eventi della terza stagione, forse lo farò forse no boh. In prospettiva ho rivalutato i meriti della terza stagione, pur riconoscendole i limiti, ma in ogni caso è bello essere di nuovo qui a parlare di WW.



Questa quarta stagione si svolge (al netto di possibili piani temporali sfasati, ma non credo sia questo il caso) sette anni dopo gli eventi della fine della terza stagione, ovvero dopo che Dolores ha completato il suo piano di distruzione di Rehoboam, morendo nella missione e passando la leadership a Caleb e Maeve. In sette anni il mondo non sembra cambiato più di tanto a dire la verità, e c'è anche il collega di Caleb a notarlo: forse non c'è più nessuno che prevede/dirige le vite delle persone, ma è davvero un male? Che cosa ci hanno guadagnato, ad affermare la loro libertà dall'IA di Serac? Solo il fatto che non ci sono più robot che lavorano a fianco degli umani, così gli tocca lavorare di più a loro. Bell'affare, grazie Caleb.

Al contrario di Caleb, che nel frattempo si è fatto una famiglia (anche se la figlia mi sembra un po' troppo grande per avere al massimo sei anni, ma può essere), Maeve invece si è ritirata in una cascina in mezzo ai boschi, e da brava maestra jedi si dedica alla meditazione per tenere sotto a bada i suoi poteri. Ma l'idillio si interrompe perché qualcuno va a cercarla per farla fuori, e dopo una rapida battaglia a senso unico si scopre che sono gli uomini di William (capitanati da un host che era un comandante dell'esercito dentro Westworld nella prima stagione) a volerla morta. Per cui è evidente che la battaglia non è finita e che c'è ancora qualche conto da regolare.

Di William sappiamo che nella scena postcredit della terza stagione era stato ucciso dalla sua copia host realizzata da Halores (Hale+Dolores, che in seguito potrei chiamare semplicemente Hale), e quello che vediamo nel prologo e nei ricordi degli host è probabilmente lui. Possiamo infatti supporre (anhce in base ai trailer) che adesso William sia un host al servizio di Halores, che sta mettendo in atto il suo piano di controllo dell'umanità, quello che la Dolores/Wyatt aveva inizialmente voluto impiegare prima di capire che gli umani erano schiavi quanto gli host. Ma Hale pensa solo alla vendetta per il male subito, quindi ci si può aspettare che sia il nemico decisivo di questa stagione. Lei e le sue mosche. Maledette mosche.

E Dolores in tutto questo dovè? Difficile dare una risposta decisa: Evan Rachel Wood è ancora la protagonista, ma il suo personaggio adesso si chiama Christina e sembra essere una "persona normale" che lavora per la Olympiad Entertainment, società che porta avanti attività sospettosamente simili a quelle che faceva la Delos (e infatti anche il logo è piuttosto simile). L'impressione è che Christina lavori inventando le storie degli NPC di un gioco interattivo, ma che il gioco sia il mondo stesso e che questi NPC siano persone vere forzate (probabilmente attraverso le mosche) in un ruolo che lei inconsapevolmente gli impone. E sembra anche che Christina conservi tratti della personalità di Dolores, come il desiderio di cose semplici e belle che aveva anche l'umile figlia del bovaro Peter Abernathy nella storyline iniziale del parco. Non possiamo però sapere quanto di Dolores ci sia davvero in Christina, se questa iterazione sia davvero un'altra delle sue copie o una sorta di "backup" che la stessa Dolores Prime aveva fatto di sé stessa... le possibilità sono vaste e per adesso ogni speculazione è altrettanto valida.

Il piccolo twist finale è in realtà qualcosa che ci potevamo aspettare, perché era risaputo da chi ha seguito gli sviluppi (anche se cautamente evitato nei trailer) il ritorno di Teddy. Anche in questo caso però non è ancora dato di sapere in che forma e con che livello di consapevolezza il caro eroe disposto a morire per lei sia toranto nel mondo dopo essere rimasto nel Sublime per tanti anni. Dalla sua espressione sembra di capire che sa chi ha davanti, ma quale sia il suo ruolo è ancora da chiarire.

Nel complesso, The Auguries è una buona puntata di setup, abbastanza calma se paragonata anche al season premiere della stagione 3, ma che serve bene a rimettere in scena i personaggi dopo una lunga pausa (sia nella serie che per il pubblico). All'appello mancano ancora Bernard e Stubbs, ma i primi pezzi si sono già messi in moto. Per adesso l'impressione è positiva per le domande messe sul banco, vedremo se poi anche lo sviluppo sarà soddisfacente.

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