Un'opinione laica su Avengers Endgame

E quindi sì, sono andato a vedere Avengers: Endgame. Ho miseramente ceduto alla pressione della società che un tempo ti spingeva a fare figli e oggi invece pretende che tu sia in pari con il MCU. In realtà mi mancano parecchi episodi di questa serie tv al cinema, ma ho visto quanto basta per poter capire quello che succede. Mi sono giusto aggiornato con Infinity War un paio di giorni fa, e pronti via.

Il mio interesse era per lo più narratologico, nel senso che mi piaceva vedere come gli autori avrebbero portato a compimento la storia. Interesse che è nato soprattutto nel momento in cui ho potuto apprezzare come Infinity War abbia in effetti una costruzione piuttosto solida, pur sempre contestualizzato all'interno della categoria cinecomic. Inoltre i primi commenti dopo l'uscita del film non esitavano a parlare di capovaloro, perfezione, degna conclusione, epica, eccetera. Salvo poi alcuni altri commenti usciti subito dopo che invece parlano di delusione, sciatteria, ruffianismo, incoerenza, noia, eccetera. L'impressione però è che entrambe queste opinioni siano polarizzate per partigianeria, il dovere di identificarsi con una parte precisa per cui tutto ciò che è MCU. Sì insomma, fanboy vs haters, niente di nuovo, grazie internet.

Personalmente credo di potermi collocare a distanza da entrambe queste categorie. Non sono un appassionato dei film Marvel (tantomento dei fumetti, mai aperto uno), e in generale dei film di supereroi, fatico a torvarne uno che posso dire di aver apprezzato, così al volo mi viene in mente solo Logan. D'altra parte, non ho nemmeno motivo di dover per forza sottolineare le mancanze di questi prodotti, proprio perché non ho un particolare coinvolgimento emotivo nella vicenda. Per questo, ho la presunzione che la mia opinione possa essere interessante per chi vive circondato dai mujaheddin di questa guerra santa. Ovviamente seguiranno spoiler, ma ve lo devo davvero dire?

Leviamoci subito di torno la domanda principale: Endgame non è al livello di Infinity War. Non mi piace parlare di "meglio/peggio" ma in quanto sostanzialmente due parti della stessa storia, il confronto è doveroso, e quest'ultimo film non lo regge rispetto al precedente. La ragione di questo divario sta tutta nella mancanza di un'unità tematica di fondo, che invece nel primo era forte. Cerco di spiegare meglio cosa intendo con qualche dettaglio.

Endgame praticamente si apre con la morte di Thanos. Molto bene. Lo spettatore arriva pensando che questo film sarà la vendetta contro il cattivo, e il cattivo viene fatto fuori al minuto 6. Solo che ammazzato lui, non cambia niente. In contrasto alla logica dei blockbuster, non è così che si risolvono i problemi: non basta eliminare l'avversario per far tornare tutto alla normalità. Ottimo spunto di partenza, che prelude a uno svolgimento molto maturo della storia.

E invece no. O meglio, abbiamo modo di vedere come i personaggi affrontano la perdita e questo di nuovo è un bene: Black Widow ossessionata dal suo ruolo di protettrice del mondo, Capitan America aiuta gli altri a superare il lutto, Iron Man si rifugia lontano da tutti e si dedica alla famiglia, Hawkeye diventa un assassino per togliere di mezzo quelli che avrebbero dovuto sparire e invece sono rimasti, Hulk prende confidenza con la sua parte mostruosa, Thor rifiuta tutto e si lascia andare a una vita sregolata. Ricordiamo che questi sono i sei Avenger origianli, quindi i veri protagonisti, e qualcuno di loro è più protagonista degli altri. Come punto da cui muovere la storia questo funziona, peccato però che quasi nessuno di loro abbia poi un percorso che li porta davvero a cambiare e ridefinire il proprio ruolo. Anzi, per alcuni è proprio il contrario. Vediamoli uno per uno.

Iron Man: l'unico che cambia davvero, e in sostanza il reale protagonista di tutta la serie, come già si era visto in Infinity War. Percorso classico di redenzione dove un personaggio inizialmente egoista si sacrifica alla fine per gli altri. Tony Stark è senza dubbio il personaggio meglio caratterizzato, e in quest'ultimo film anche il suo rifugiarsi nella famiglia era in realtà un modo per scappare dalle responsabilità e dal bisogno di fare la propria parte. Niente da dire.

Capitan America: bene ma non benissimo. Cap è sempre stato la bussola morale del gruppo e questo lo ha già portato in contrapposizione con gli altri, soprattutto con Iron Man (vedi Civil War ma non solo). Il problema nel suo caso è che alla fine del film sembra in realtà regredire. Certo, è bello e romantico sapere che ha trascorso una vita felice con il suo amore, ma è contraddittorio rispetto a quello che il suo personaggio avrebbe dovuto realizzare. Proprio lui che all'inizio del film tiene i gruppi di sostegno per aiutare la gente ad "andare avanti", alla fine sceglie di tornare indietro, al suo passato semplice e confortante. Invalida quella che avrebbe dovuto essere la lezione da apprendere.

Black Widow: anche qui, la sua fine contraddice quello che avrebbe dovuto essere lo sviluppo. Fin dall'inizio lei è quella che vuole sistemare le cose, disposta a sacrificare tutto per riportare le cose come stanno. Ed è proprio questo che succede. È eroico, per carità, ma non compie niente a livello di evoluzione del personaggio. Quello che voleva è quello che ottiene, quindi aveva ragione. Non ha imparato niente.

Hawkeye: simile a Black Widow. Il lutto lo ha portato a diventare un personaggio oscuro, forse anche malvagio, un assassino motivato da nobili intenti ma pur sempre un assassino. Un Thanos in miniatura, se vogliamo fare il paragone. Ma sta di fatto che anche lui non cambia. Non c'è un momento in cui realizza di aver sbagliato e cambia qualcosa di sé per tornare a essere la persona che vuole essere. È evidente che si rende conto che le sue azioni sono sbagliate, come dice appunto nel suo ultimo dialogo con Black Widow. Ma non cambia niente. Forse se fosse stato davvero lui a sacrificarsi avrebbero assunto più senso sia il suo arco che quello di Black Widow: lui perché dimostra che non è eliminando i non meritevoli che si migliora il mondo, ma a volte anche sacrificando chi invece ha buone intenzioni; lei perché avrebbe capito che il suo desiderio di perfezione e controllo non poteva estendersi anche alle scelte degli altri. Un po' meglio, ma comunque non perfetto.

Hulk: grosso spreco. Personalmente è anche uno dei personaggi di cui capisco meno il potenziale, comunque l'impressione in Infinity War era che fosse in difficoltà con il suo alter ego. Qui lo troviamo che ha già raggiunto il suo stato di equilibrio e da lì non si muove. È vero che il tema di Hulk che non riesce a controllarsi è già stato esplorato, ma tutto il setup del film precedente si rivela del tutto inutile. Lo troviamo come un personaggio già realizzato e così rimane. Che va bene, ci può anche stare, è tutto sommato una nota positiva. Ma priva lo spettatore dell'emozione di vedere appunto il cambiamento, piuttosto che trovarselo davanti già compiuto.

Thor: enorme, imperdonabile spreco. Ammetto che Thor è in effetti quello per cui ho meno considerazione, ma qui quando l'ho visto nella sua versione Big Lebowski ho visto l'opportunità di una grande storia. E all'inizio sembra proprio che vada in quella direzione: qui abbiamo l'eroe non solo riluttante (come è già Iron Man), ma anche debilitato, fisicamente incapace di poter fare l'eroe. Ma niente. Quando arriva la battaglia è pronto, forte e scattante come sempre nonstante la buzza alcolica. Non c'è nessun momento di illuminazione, nonostante dovrebbe essere uno di quelli che è coinvolto a livello più personale: "l'ho ucciso io Thanos", lo dice anche. È lui a toglierlo di mezzo, rimediando all'errore di Infinity War, e quindi più di tutti dovrebbe essere lui a portare il peso di questa vendetta che non lo ha davvero soddisfatto. Mi sta bene che per la prima parte del film sia il personaggio su cui si concentrano le gag, purché poi in seguito avvenga il suo riscatto, e a quel punto sarebbe davvero epico. Thor avrebbe dovuto combattere senza la sua forza, senza martelli e asce, scoprire che il suo valore di erore, asgardiano e re non sta nei muscoli e nei fulmini. Lo abbiamo già visto risolvere i problemi coi muscoli e coi fulmini, e a cosa è servito? Peccato, davvero peccato.


Questo per quanto riguarda i protagonisti. Ma ne manca uno, ed è uno dei punti fondamentali di tutta la questione: Thanos. Pubblico e critica sono stati concordi nel decretare che uno dei grandi meriti di Infinity War era quello di aver dato al villain una personalità, una motivazione, una filosofia. Se Thanos è un cattivo memorabile, che funziona, è perché non è uno di quelli che arriva dal nulla col desiderio di dominare il mondo. Anzi, una volta fatto quello che ha fatto, se ne va in ritiro nel suo casale in campagna, a coltivare fichi d'india. Vecchio, stanco, provato. Arriva anche a capire che il potere delle gemme dell'infinito è una tentazione troppo forte e decide di distruggerle. E in questa condizione viene scovato ed eliminato, senza appello, senza processo. Fine del tiranno che si è finito da solo. "Cosa ti è costato? Tutto". Tragico, fortissimo. Ma poi in Endgame viene fuori un nuovo Thanos, quello del passato, che ha appena iniziato la sua quest per le gemme dell'infinito. Ed ecco che tutta la filosofia scompare, che il suo atteggiamento benevolo da padre di tutto il creato sparisce per fare posto a un semplice generale sanguinario. Ha un esercito, lo usa, stavolta per sterminare tutti. Chi se ne frega. Va bene, la battaglia di proporzioni immani ci deve essere, è pur sempre un cinecomic. Io ne farei volentieri a meno ma capisco, e la spettacolarità la riconosco. Ma non c'è cuore sotto quest'ultima battaglia, non c'è uno scontro di valori come era invece in Infinity War. Le scene migliori di quel film infatti erano quelle in cui Thanos si rivelava non come mostro genocida, ma come persona con una sua morale, perversa quanto si vuole, ma coerente. Quando sacrifica Gamora, quando dimostra il suo rispetto per Stark, quando accarezza la testa a Scarlet Witch dicendole che capisce il suo dolore. Quello è il Thanos che funziona, non questo pupazzo sostituibile a piacere con uno qualunque degli altri villain visti in ogni altro film. Si dirà che il Thanos che agisce qui è appunto una sua versione passata quindi può avere una personalità diversa, che è cambiata poi negli anni. Sì, può essere. Non dico che questo Thanos non sia realistico, che fosse un cattivo spietato sterminatore di mondi lo sappiamo già. Ma questo Thanos non è interessante, per cui in un modo o nell'altro avrebbero dovuto portare su schermo la sua versione che già conoscevamo.

Tutto questo per illustrare appunto dove sta la carenza tematica del film. Non vado ad analizzare il plot che si affida allo stratagemma un po' cheap del viaggio nel tempo: quando in un universo narrativo introduci il viaggio nel tempo è sempre una mossa pericolosa, che apre a qualunque possibilità, e questo non è un bene. Capisco l'esigenza di fare un excursus sul passato della serie, anche se forse due ore di solo fanservice sono un po' eccessive. Tralascio le incoerenze nelle stesse leggi che vengono illustrare rispetto ai viaggi nel tempo e tante altre piccole storture, che si possono trovare in qualunque film, non è questo il punto principale. La mia analisi si limita a quello che è il nucleo narrativo della storia, dal punto di vista di temi e personaggi. E purtroppo, le carenze sono evidenti e pesanti. Non dico che sia un brutto film, probabilmente lo si può ritenere nella media di quello che è il livello del MCU, e non nego che ci siano dei momenti di forte impatto. La battuta finale "I am Iron Man" è un gran colpo, così come "Avengers: assemble!". Fa il suo dovere, e chiude una stagione cinematografica lunga e complessa, che forse lascerà un vuoto. I Marvel Studios andranno avanti, ma forse in un certo senso davvero non sarà più come prima e non è detto che il successo continui. Se alla Marvel fossero davvero coraggiosi, chiuderebbero qui, con una storia compiuta, invece di spremere finché è possibile i personaggi e il pubblico e smantellare tutto in fase calante, lasciandosi dietro un retrogusto amaro. Ma di soldi ce ne sono troppi che girano perché davvero si possa pensare a una conclusione così ragionata, quindi non è nemmeno argomento di discussione.

Per concludere in merito a Endgame, ho comunque il sospetto che passata l'emozione iniziale, con una seconda visione a freddo anche molti dei fan che lo hanno osannato inizieranno a notare tutto questo potenziale sprecato. Una storia che aveva le premesse per essere grandiosa e memorabile, è rimasta solo grande. E Infinity War probabilmente continuerà a essere considerato l'apice di tutta questa serie.

1 commento:

  1. gran colpo, così come "Avengers: assemble!". Fa il suo dovere, e chiude una stagione cinematografica lunga

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