Coppi Night 03/04/2016 - La quinta onda

In altre sedi mi sono pubblicamente sposto a favore del bistrattato genere young adult (letterario o cinematografico), sostenendo che una storia YA non è necessariamente spazzatura e che Hunger Games, guarda, che non è così male come tanti dicono. A mio avviso il fatto che i protagonisti della storia siano ragazzini, possibilmente coinvolti in dinamiche amorose tra loro, non squalifica una storia, se questo punto di vista è affrontato in maniera seria e onesta, senza cliché e stereotipi.

La quinta onda è esattamente quello stereotipo. Se volete sintetizzare in tre parole la trama, potete benissimo descriverlo come "Twilight con gli alieni". L'ambientazione è postapocalittica, un mondo che ha subìto una serie di pesanti attacchi da parte di invasori alieni (mai visti e definiti soltanto "gli altri") che si sono inizialmente sbizzarriti con EMP; terremoti ed epidemie per decimare la popolazione umana. Poi a quanto pare c'è bisogno di scendere direttamente sul campo per sterminare i superstiti, ed ecco che si arriva alla "quinta onda" di attacchi.

La prima mezz'ora è tutto sommato guardabile, anche se continuamente appesantita dalla narrazione fuori campo e già mostra i primi accenni della catastrofe imminente (non quella dell'umanità, quella del film): il fratello minore dolce e innocente, il compagno di scuola figo. Quando poi, di punto in bianco, il film cambia POV e passa al suddetto compagno di scuola figo durante il suo addestramento nella resistenza, si capisce che la piega che prenderà è ben diversa da un'onesta invasione aliena.

Conosciamo quindi il secondo concorrente per le grazie della protagonista, personaggio ambiguo buono-cattivo mifido-nonmifido, e poi tutta una serie di assurdità labilmente giustificabili all'interno della storia, che culminano in scene come il bagno nel lago a petto nudo del figaccione con le sopracciglia folte. Una serie di plot twist prevedibil come Santo Stefano il giorno di natale, e pure il discorsetto sull'amore e la speranza e la bontà che è quello che distingue noi umani buoni da loro alieni cattivi (se gli alieni davvero ci sono, perché chi li ha visti?).

E naturalmente, il film non finisce. Non si sa bene con quali mezzi, il gruppetto di eroi (sorvoliamo sulla composizione della squadra) riesce a far saltare in aria il complesso di addestramento degli alieni, ma la guerra è ancora lontana dall'essere vinta. E allora, qualcosa ci inventermo, strizzatina d'occhio in camera, and cut. Quindi se siete di quelli che sostengono che lo YA è una merda, questo film è un'ottima prova da portare per la vostra tesi.

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