Ultimi acquisti - Luglio 2014 (parte 2)

Dopo aver commentato nella parte 1 i nuovi album acquistati a luglio, passiamo adesso a raccolte e dj mix di vario genere appena finite nella mia collezione.


Voglio iniziare subito con quella che considero la chicca delle novità: questo doppio vinile The Best of Disco Demands 2 è un album che il buon Roby di Mastelloni ha sentito la necessità di consigliarmi: una raccolta Compilata da Al Kent che mette insieme una serie di pezzi disco degli anni 70 ormai introvabili in qualunque forma. Ora, io non conosco così bene questo genere da poter citare con cognizione gli artisti più rappresentativi ivi inclusi, tuttavia si tratta di pezzi che rievocano con forza quel sound che è stato l'origine di tutta la club culture mondiale, per cui l'ascolto è davvero piacevole. Ascoltati oggi questi pezzi assumono tutto un altro significato, perché se all'epoca potevano essere canzoni leggere e di poco conto, in retrospettiva si tratta di un fenomeno che ha rivoluzionato la musica nel mondo. È quindi un'esperienza non solo piacevole ma anche istruttiva. Senza nemmeno considerare le vistose zinne in copertina, che non fanno mai male.


Rimaniamo poi in un ambito leggermente al di fuori di quello cehe tratto di solito, con la raccolta Coming Home compilata in questo caso da Sven Vath (di cui evito di fornire notizie biografiche, chi non sa di chi sto parlando non ha motivo di leggere questo e tutti gli altri post musicali da me scritti). Siamo abituati a sentire Sven almeno una volta l'anno, con il suo mix The sound of the #th season, ma in questo caso si tratta di qualcosa di diverso: qui dentro non ci sono i pezzi suonati da Sven durante le sue performance, ma quelli che lui ascolta e ama. Un po' come le Late Night Tales di Trentemoller, qui scopriamo l'altro lato di un artista della musica elettronica: i pezzi scelti da Vath sono infatti profondi e variegati, e spaziano dal puramente strumentale all'ambient, dal downtempo al pop. Troviamo tra gli altri Boards of Canada, Holden, Horror Inc, ma anche tanti altri autori sconosciuti e che difficilmente avrei potuto scoprire diversamente. Questo tipo di operazioni mi piace sempre di più, e credo che a suo tempo mi andrò a cercare altre raccolte di questa o altre serie simili.

Torniamo poi a parlare di Paul Kalkbrenner, altro nome che va conosciuto e basta. Giusto l'anno scorso è uscito il suo ultimo album Guten Tag, e a breve distanza ecco arrivare X, che non è un album ma una raccolta di remix. I pezzi di Guten Tag ma anche degli album precedenti (li trovate tutti recensiti sul blog) sono stati qui reinterpretati da colleghi di Kalkbrenner come Vitalic, Joris Voorn, Format:B, Pig and Dan, e il fratellino Fritz. Meriterebbe quasi un intero discorso a parte i remix di Robag Wruhme di Sky and Sand, ma per spiegare il valore di questo pezzo soltanto mi infilerei in una serie infinita di digressioni che non è il caso di affrontare qui. Magari ascoltatelo, non prima però di aver ascoltato la versione originale della canzone, che in realtà conoscete già ma non sapete che è proprio quella. Insomma, una delle migliori raccolte di remix, per calibro degli artisti coinvolti e qualità dei pezzi, dai tempi di Luna. Interessante notare che c'è anche un remix eseguito dai Martini Bros, aka Artist Unknown, autori di quell'Unknown to Millions che dà il titolo a questo blog!


E concludo con un mix cd vero e proprio, l'edizione 2014 di una compilation che avevo acquistato l'anno scorso: Enter. Ibiza 2014, che si può pressappoco considerare l'equivalente di Richie Hawtin del Sound of the Season di Sven Vath, anche quest'anno presenta 4 cd mixati da quattro autori diversi, che a parte Matthew Hawtin (che sospetto essere parente di Richie, ma non ho controllato), che contano nel complesso una sessantina di pezzi di quella salutare techno che potremmo ascoltare appunto in una settimana ad Ibiza, ma ad un prezzo decisamente più accessibile. Sempre apprezzabile la presenza di un cd dedicato a pezzi instrumental/ambient, che fa da valido intermezzo agli altri.

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