A Natale non regalare un libro

Questo è l'ultimo weekend utile prima di Natale, e immagino che molti di voi siano alla frenetica ricerca di un regalo da assegnare a qualche amico o parente, senza la vaga idea di cosa puntare. Molti potrebbero arrivare a pensare che regalare un libro possa essere un'ottima idea: un regalo classico, sempre apprezzato, di valore culturale. Molti potrebbero pensare che si tratti pertanto del regalo perfetto.

Sbagliano.

Fidatevi di uno che coi libri ci fa colazione (seriamente, a colazione di solito leggo mentre mangio). Come si può arguire dai miei rapporti letture, salvo rare eccezioni, leggo diversi libri ogni mese, quindi so di cosa sto parlando. Un libro non è quasi mai il regalo giusto.

Cerco di spiegarvi perché. Un regalo, per essere "azzeccato", deve rispondere a tre caratteristiche essenziali: deve essere sorprendente, ovvero stupire almeno in parte chi lo riceve; deve essere apprezzato dal ricevente, cioè rientrare nel campo delle cose di suo interesse; deve essere utile, poter servire uno scopo oltre la mera presenza materiale. Un libro di solito non è nessuna di queste tre cose.

Se non ci credete, proverò ad elencarvi una serie di cose che un libro non è o non fa, per dimostrarvi come nessuna delle tre caratteristiche del "regalo perfetto" sia soddisfatta. Alla fine sarete costretti a darmi ragione.

  • Un libro è un regalo scontato. Dovrebbe essere evidente dalle torri delle novità che si ergono in questo periodo nelle librerie, e dal fatto che personaggi del calibro di Bruno Vespa e Forattini di solito lanciano il loro prodotto annuale in questo momento. Inoltre la sagoma di un libro impacchettato è facilmente riconoscibile, quindi addio sorpresa.
  • Un libro richiede tempo. A differenza di altri prodotti "artistici" come film, canzoni, dipinti, fotografie, che possono essere fruiti nello spazio di secondi, minuti, o al massimo un paio d'ore, un libro necessita al minimo di qualche giorno per essere letto. E il tempo che richiede potrebbe essere sfruttato per attività ben più produttive, come stare in fila alla cassa al supermercato, guidare, mangiare, leggere i giornali che perlomeno informano sui fatti del mondo.
  • Un libro ha un solo utilizzo. A differenza di altri prodotti più utili, un libro può solo essere letto. Una volta fatto questo, perde la sua utilità. Al contrario di quanto si dice, poi, non è nemmeno vero che un libro si può usare per fare da zeppa sotto un tavolo traballante (forma e consistenza non sono adatte) e brucia in modo troppo rapido e irregolare per essere impiegato nel camino.
  • Collegato al punto precedente, un libro non è usa e getta. Ci sono molti oggetti infatti che, svolta la loro funzione, si possono buttare via. Un libro non rientra tra questi, quindi continua ad ingombrare anche quando ha smesso di essere utile.
  • Un libro non può essere sfoggiato. Trova il suo posto su uno scaffale, in casa, e lì rimane. Non si indossa, non si porta in giro. Avete mai visto qualcuno andare per strada con un libro al collo o in testa? Anzi, di solito quelli che si fanno vedere in pubblico con un libro vengono osservati con diffidenza, non vorrete mica sembrare come loro?
  • Un libro non è argomento di conversazione. Quante volte negli ultimi anni vi è capitato di parlare di libri coi vostri parenti, colleghi, amici, conoscenti? Quante volte il vostro interlocutore aveva letto il vostro stesso libro? Provato a buttare il titolo di un libro in mezzo a una tavolata e cronometrate quanto tempo ci vuole prima che venga fuori un altro tema.
  • Un libro non è social. Non potete condividerlo su facebook, ritrarlo su instagram, o twittarlo. Sì, è vero, esistono social network dedicati proprio ai libri, ma su questi non guadagnerete nessun like o retweet. E nessuno vi taggherà mai perché avete letto un libro.

E prima che arrivino i soliti furbetti a farmi notare che qui sto parlando dei libri di carta, ma gli ebook invece sono un'altra cosa, vi chiedo: come pensate di incartarlo quell'ebook che volete regalare? Siamo seri. Non si può regalare qualcosa che non esiste fisicamente.

Alla luce di tutto questo (ma l'elenco avrebbe potuto continuare), ditemi: perché dovreste regalare un libro? Indirizzatevi su qualcos'altro, su oggetti che hanno un onesto utilizzo e un maggior valore sociale. Perché se iniziate a regalare libri, nessuno vorrà più i vostri regali. Credetemi, io ho passato anni a regalare libri a ogni occasione, e guardate dove sono finito...


Se poi, nonostante tutto questo, siete ancora convinti che un libro sia il regalo ideale, potreste indirizzarvi sui consigli di lettura che ho elargito qualche tempo fa, o addirittura puntare a una delle mie pubblicazioni. Ma non sarebbe la mossa giusta, io vi ho avvertiti.

2 commenti:

  1. Devo ammettere che questo post mi ha davvero divertito :)
    Io la soluzione l'ho trovata: i libri li regalo a me stesso e a chi so che li può apprezzare (una di questi è mia moglie), per il resto è come dici tu!

    ps: sai che con la carta si possono fare i pellet? Magari vedi che l'utilizzo si trova...

    pps: Non è vero che un libro non è social. Prova a chiedere ai "Young Adult"! XDXD

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    1. la vita sarebbe più facile se il riciclaggio dei regali fosse socialmente accettabile...

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