Rapporto letture - Settembre 2013

Settembre è tipicamente il mese che, in tempi diversi (migiori o peggiori non ha senso stabilirlo) avrebbe significato la ripresa della routine, il ritorno a un regime stabile per tre mesi buoni, con breve interruzione intorno alla fine dell'anno e poi via tutta una tirata fino a fine luglio. Quest'anno invece non è così, si procede senza un'agenda prefissata e ogni settimana il programma cambia. Wooo, l'Inaspettato che ti assale!

Ma tutto questo non ha niente a che fare con i libri che ho letto, che sono quattro, e per 3/4 di autori italiani e per 1/2 dello stesso autore. Quindi basta col caro diario e passiamo alla ciccia:


Più riguardo a FameIl primo dei due libri dello stesso autore, che è Sergio Oricci, è Fame. E per prima cosa devo ammettere di aver sbagliato ad aprire questo libro. Nel senso che Fame è il prequel di un altro libro che ho letto in seguito, e che io li ho quindi letti in ordine inverso. Per questo, penso di non essere riuscito a godere questo breve romanzo come avrei dovuto, con le nozioni derivanti dal suo precedente-successore. In ogni caso, Fame narra di un bambino cresciuto in un paese di collina, ambiente semplice e povero, snobbato dai ricchi cittadini della valle. Il piccolo, che ha una fame inesauribile, è in qualche modo la mascotte del paese, e quando il conflitto esplode ne prenderà in spalla tutta la storia e l'identità. Fame è un "horror soft", con il che intendo una storia horror per tematiche e struttura, ma senza violenza esplicita e galoppante, ma appena suggerita. C'è del soprannaturale, anche qui non proprio accertato ma implicito, e tutti questi elementi confluiscono nel creare un racconto affascinante e non banale. Voto: 7/10


Più riguardo a Gioie e saporiAccortomi dell'errore, ho rimediato subito dopo: dopo Fame ho letto Gioie e sapori, primo romanzo di Sergio Oricci (autore presente accanto a me anche nei Corti 3) pubblicato da I Sognatori (la casa editrice ora tramutatasi in factory editoriale di cui faccio parte). L'ambientazione è la stessa: una cittadina della provincia italiana, dove un giorno apre una nuova pasticceria. Il pasticcere è un tipo particolare, e presto tutti gli abitanti sono praticamente assuefatti ai suoi dolci. La storia ricorda in un certo senso Cose preziose di Stephen King, che ricordo dai tempi in cui rubavo i libri dallo scaffale di mia sorella, con il negoziante che produce oggetti eccezionali a cui i clienti non possono resistere. E come in quel caso, anche qui il negoziante ha un obiettivo nascosto, che coinvolge proprio le persone del paese. A posteriori, Fame si rivela quindi essere "la genesi" del proprietario della pasticceria, e i due romanzi presi insieme (magari nel giusto ordine) si completano creando una storia horror/weird di buon livello. Voto: 7/10


Più riguardo a Un milione di porteUn milione di porte è un libro che ho acquistato senza volerlo. Credo di averlo trovato su qualche bancarella dell'usato, accoppiato a un altro Urania che mi interessava, e li ho presi insieme, pur non avendo interesse in questo libro di John Barnes, autore che mi risulta sconosciuto. La storia segue le gesta di una specie di cavalier cortese, cresciuto su un pianeta su cui appunto è diffusa questa cultura, in uno scenario galattico di pianeti occupati ciascuno con una propria diversa società. Il protagonista si reca su un pianeta praticamente opposto al suo, repressivo, conservatore e bigotto, e prende parte alla rivoluzione in corso, scoprendo che tutto sommato non si trova male in quel nuovo mondo. La storia non è male, ma il libro è decisamente troppo lungo per quello che ha da dire, con interi capitoli in cui sostanzialmente si portano avanti gli stessi temi e concetti, per cui alla lunga risulta noioso. Metà della lunghezza probabilmente sarebbe bastato. Voto: 5/10


Più riguardo a Io sono il BrujoUltimo libro del mese è in effetti un ebook pubblicato da Mezzotints: Io sono il Brujo, raccolta di tre racconti di Stefano Fantelli. I tre racconti hanno per protagonista questo Brujo, un qualunque fancazzista che ha però acquisito strani poteri e conoscenze di materie occulte. Ha quindi a che fare con angeli, divinità e mostri di varia natura, tutto però in toni piuttosto pulp. I racconti sono piacevoli da leggere, ma quello che manca a questa raccolta è una qualche organicità, un anche esile filo conduttore che colleghi le storie e fornisca qualche elemento di contesto in più (ad esempio sull'origine stessa delle capacità e conoscenze del Brujo). Si legge quindi volentieri ma si rimane con la brama di qualcosa di più, come ad andare al ristorante e mangiare solo antipasti. Voto: 6.5/10

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