Coppi Night 01/04/2012 - Alien

Ci sono alcune occasioni in cui scrivere la recensione di un film non ha senso. Per dire, cosa mai potrei dire di un film come Titanic, un classico moderno di portata globale, che non sia già stato detto? Potrei aggiungere al massimo un mi piace/non mi piace, ma il pubblico ne trarrebbe poco giovamento. Questo discorso si applica perfettamente ad Alien. Premesso che non avrei mai pensato che avrebbe potuto vincere le votazioni in una Coppi Night, anche per chi non l'ha visto si tratta di un film tanto famoso e rilevante che non avrebbe valore  la mia interpretazione.

Per cui, divaghiamo dal mero ambito cinematografico e spostiamoci su qualche trivia e considerazione a margine.

Partiamo dicendo che sono un fan piuttosto convinto del "franchise" Alien, tanto da possedere il cofanetto con tutti i quattro film originali (beh, ho anche Alien vs Predator, ma solo perché sono anche un fan di Raoul Bova). Spulciando i contenuti dei nove dvd del cofanetto, ho appreso tante nozion interessanti sulla concezione del primo film e dei successivi. Mi pare quindi interessante far presente come il design dello xenomorfo sia ispirato ai disegni presenti nel volume Necronomicon di H.R. Giger, una specie di bestiario fantastico e perverso. Come potete notare qui accanto, l'idea per l'aspetto della creatura era già ben definita, e in effetti assomiglia parecchio anche alla terza forma di Frieza, il più perfido dei cattivi di Dragonball Z, che infatti è uscito successivamente al film. Un altro aspetto interessante è che nonostante gli autori del film affermino di aver inventato la storia dell'alieno parassita, Alfred Elton Van Vogt fece causa alla produzione per plagio, accusandoli di aver copiato l'idea da alcuni suoi racconti raccolti in Voyages of the Space Beagle (da noi: Crociera nell'infinito). La natura parassitaria degli xenomorfi sarebbe infatti ispirata a quella di Ixtl, mentre la loro furia distruttrice a Coeurl (noto anche come "black destroyer", titolo del racconto che ha reso famoso Van Vogt). Van Vogt però ha perso la causa, a differenza di Harlan Ellison con Terminator.

Un altro aspetto che mi è venuto in mente riguardando Alien, è come già negli anni 70 valesse la regola per cui nei film gli animali (e in particolare quelli da affezione) non si ammazzano. Jones è uno dei due superstiti della Nostromo. E alla fine dei conti va meglio a lui che a Mewt, la bambina che sarà protagonista del seguente Aliens. È vero che proprio in Alien^3 lo xenomorfo cresce in una mucca e assume per questo una forma quadrupede, ma anche questo assassinio non viene mostrato, mentre le membra umane si spargono con facilità. Cercate quanto volete, ma l'unico film in cui un animale (che non sia il "mostro" protagonista della storia) viene ucciso e mostrato morire è Cannibal Holocaust. Un'altra eccezione può essere quella dei cavalli in qualche scena di guerra campale vengono massacrati, ma in questo caso l'equino è regredito dalla sua figura di creatura vivente a quella di mezzo di trasporto, per cui è un po' come un'auto che esplode o un treno che deraglia. Piuttosto si vedono morire bambini, ma animali mai. Al massimo si può vedere il cadaver di un cane, molto raramente... ma mai il momento della sua uccisione. Oh, non fraintendete, non è che vorrei più massacri di bestiame (io personalmente non ammazzo nemmeno le zanzare nelle notti di agosto), è che a volte mi pare assurdo questo buonismo che aleggia intorno agli animali, e in particolare quelli "domestici". Concetto che si applica anche al tabù del nutrirsi di cani e gatti.

Concludo aggiungendo solo che stavo scherzano: non sono un fan di Raoul Bova. Anzi, meglio ribadirlo per evitare fraintendimenti: non sono un fan di Raoul Bova.

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