Reactable

Dedico un altro post a un fantasioso accessorio che potrebbe cambiare le vostre vite, se lo aveste in casa. Anche se, a differenza del Thumb Thing, si tratta di uno strumento leggermente più complesso. Facciamo però un passo indietro: dovrebbe essere ben nota a tutti i frequentatori di questo blog la mia passione per la musica elettronica, passione scarsamente condivisa con il prossimo ma alla quale mi dedico con estrema serietà. Conseguenza dell'ascolto prolungato di questo tipo di suoni, ho sviluppato anche un certo interesse per gli strumenti tipici dell'elettronica, dalle semplici console per dj ai più sofisticati sequencer. [In ogni caso mi attirano solo gli strumenti che hanno un consistenza fisica, i diffusissimi software di manipolazione audio non hanno la caratteristica di "oggetto" in grado di convincermi del loro valore.] Così, se da una parte mi emoziono a sentire il suono di un theremin, strumento inventato nel 1919 che si suona senza contatto delle mani, allo stesso modo vado in estasi a vedere in azione un modernissimo Reactable.

Il nome è di semplice interpretazione: react-table, grossolanamente "tavolo reattivo". Infatti, l'aspetto è proprio quello di un tavolo cilindrico, con una suggestiva superficie di un luminoso blu. Ma di certo non è qui sopra che appoggereste la birra mentre guardate la partita, perché quel circolo blu ha ben altre potenzialità: la superficie è infatti interamente reattiva al tatto, e dalla diretta manipolazione delle immagini che vi compaiono è possibile creare della musica. Ma non si tratta solo di un'interazione con il touchscreen. Il tavolo è corredato da una serie di complementi: cubi e quadrati e cerchi, contrassegnati da essenziali simboli geometrici, ognuno dei quali rappresenta il vero e proprio controller da maneggiare per ottenere il suono desiderato. Ogni componente, appoggiato sulla superficie del tavolo, esegue la sua specifica funzione, che può essere controllata muovendo il componente stesso, e cambia a seconda della posizione relativa degli altri elementi e delle possibili interazioni tra di essi. La gamma di suoni che si possono ottenere con le combinazioni di tutti questi è virtualmente infinita, e fa del Reactable uno strumento universale, in grado di dare vita a qualunque tipo di musica. Mi rendo conto però che descrivendolo a parole non si riesce a capire, per cui vediamo di rendere tutto più chiaro con qualche dimostrazione.


Questa demo dovrebbe già rendere tutto più comprensibile, e si tratta solo delle funzioni di base. Va da sé che aggiungendo altri elementi e combinandoli in modi sempre più elaborati si possano ottenere suoni complessi, tanto per ritmica che per melodia. Il tutto è poi trasportabile (con una certa cura) anche in contesti "live", per cui un professionista serio è in grado anche di esibirsi in una performance esclusiva di Reactable. Ho visto le vostre facce scettiche mentre leggevate l'ultima frase. Non vi pare realistico che un musicista possa basare una sua esibizione unicamente su questo oggetto? Ebbene, forse non avete seguito le ultime serate di Oliver Huntemann, dj che ho citato anche ultimamente in occasione dell'uscita del suo ultimo album Paranoia. Già da diversto tempo infatti, Huntemann dedica alcune date dei suoi tour proprio a performance live al Reactable, che utilizza per suonare alcuni pezzi opportunamente studiati, come si può vedere ad esempio qui:


Il che dovrebbe bastare a dimostrare le potenzialità dell'oggetto in questione. A questo punto appare chiare come uno strumento del genere possa esercitare un supremo fascino su di me, e immagino che incuriosisca anche qualcuno di voi. Ora, il problema principale è un altro: il Reactable costicchia. Ma parecchio. Arrotondiamo a 10000 euro, contando anche la spedizione. Per cui non è di certo alla portata di tutti... anzi, se il vostro obiettivo è una carriera della musica, è bene che iniziate magari con uno scacciapensieri e facciate i vostri prima 10 sacconi con quello, per poi passare al tavolo blu. Ma se qualcuno vuole divertirsi a giocare al Reactable, oltre al marchingegno vero e proprio esistono anche delle app per tablet e smartphone, che di certo non sono la stessa cosa, ma possono dare un'idea di quello che potreste realizzare se aveste un po' di soldi in più.

Onestamente non credo che il Reactable diventerà mai uno strumento diffuso, ma continuerà a mantenere il suo ruolo estremamente di nicchia, per una serie di fattori oggettivi: il costo notevole, la difficoltà di utilizzo (o almeno di un utilizzo professionistico), il limitato bacino di interesse per questo tipo di oggetti e sonorità. Ma allo stesso tempo non si può negare la portata rivoluzionaria di questo oggetto, che parte da un progetto già ambizioso e visonario e lo realizza con risultati davvero eccezionali. Insomma, è pur sempre qualcosa che, una volta visto, non si può dimenticare.

Naturalmente sul sito si trovano tutte le informazioni su prodotti, caratteristiche e acquisto, quindi chi fosse interessato può scorrere le pagine e apprendere tutto il necessario. Da parte mia, credo che l'esperienza più diretta che avrò con il Reactable si fermerà ai video che mi guardo online, ma se qualcuno di voi trova il modo di procurarsene uno, mi farebbe davvero piacere se mi invitaste a provarlo a casa vostra. La birra la porto io.

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