Rapporto letture - Gennaio/Febbraio 2023

Inizio con il primo rapporto letture dell'anno che sono già in ritardo. Ma forse neanche tanto. Comunque, abbiamo nei primi mesi dell'anno un variegato campionario di libri vecchi e nuovi, italiani ed esteri, di narrativa e saggistica.

Iniziamo con una lettura davvero estranea alle mie abitudini: L'imitazion del vero è una novella ambientata nel tardo medioevo in un borgo italiano che ha per protagonisti un geniale inventore e il suo ragazzo di bottega. Tra i due si sviluppa un amore segreto (non perché l'omosessualità in sé sia malvista ma perché nessuno dei due vuole dichiarare i suoi desideri esplicitamente) che viene soddisfato tramite un macchinario che gli permette di avere rapporti senza vedersi. La particolarità della novella di Ezio Sinigaglia è che è anche scritta in una lingua simile a quella che si trova nei testi dell'epoca, per cui si ha l'impressione di leggere un racconto di Boccaccio, sia per la scrittura che per i temi. Oggi si potrebbe discutere se le azioni dell'inventore si possano considerare grooming nei confronti di un ragazzo molto giovane (che da parte sua in effetti è rapido ad approffitarsene), ma spostando l'epoca della storia e della scrittura viene quasi istintivo seguire gli standard morali decisamente più gioiosi del Decameron. Una lettura leggera e gradevole, buona per staccare un po' tra cose più complesse. Voto: 7/10

 

Visto che avevo un libro in prestito almeno da novembre, ho pensato che fosse il caso di leggere Cosa vediamo quando leggiamo per poterlo rendere alla proprietaria. Questo saggio di Peter Mendelsund è una raccolta di considerazioni sul rapporto tra lettura e immaginazione, e in particolare su come la nostra capacità visiva viene stimolata (o no) dalla lettura. Non è un trattato scientifico, anzi essendo Mendelsun un grafico il libro stesso è impostato in maniera molto visiva, sembra quasi di assitere a un TedTalk. Niente di strettamente scientifico, ma comunque un approccio interessante alla questione, a mio avviso valido proprio per chi vorrebbe sviluppare la capacità di suscitare quelle immagini, ovvero per gli scrittori. Ne parlerò meglio in un video sul mio canale, che ho già registrato ma non è ancora uscito, quindi se vi interessa attivate e notifiche e guardatelo di là.

Blast from the past (in diversi sensi) con Dinotopia. Sì, proprio quello, il libro illustrato di James Gurney, di cui conservavo un ricordo probabilmente falsato. Se non lo conoscete, questo è uno dei più famosi racconti di "umani e dinosauri che vivono insieme" un'avventura in una terra remota in cui i dinosauri sono sopravvissuti e hanno costituito una civiltà utopica. Io ero convinto di averlo letto molti anni fa (forse addirittura alle elementari) eppure riprendendolo adesso temo di aver confuso questoo libro con qualcos'altro, forse uno degli spinoff o addirittura la serie tv. Mi ricordavo una rappresentazione arretrata e antiscientifica dei dinosauri, invece devo dire che a parte alcuni elementi estetici datati, gli animali sono rappresentati in modo abbastanza moderno e sfaccettato... al netto ovviamente del fatto che sono dinosauri parlanti e civilizzati. Rimane comunque un'avventura per bambini e non succede praticamente niente se non che padre e figlio naufragati su quest'isola esplorano le varie zone. Dinotopia (l'isola) è noiosamente utopica, tutto va bene e tutti sono gentili ed empatici. Chiaramente non era la complessità della storia l'obiettivo dell'autore, ma creare un'ocacsione per le illustrazioni. E se è questo che serve per far appassionare i bambini ai dinosauri, io ci sto. Voto: 8/10

Dai dinosauri agli elfi (sort of) con un fantasy italiano ad ambientazione storica: Dolomites è un romanzo di Sara Simoni che si svolge all'epoca dell'invasione dei goti in italia, sotto il regno di Teodorico. L'elemento fantasy sta nel fatto che i popoli che si scontrano non sono solo goti e latini ma anche i salvan, una specie di elfi dei boschi (ispirati ad alcune creature del folklore locale) che vivono in una comunità nascosta sotto le dolomiti. Tra umani e salvan esiste un odio viscerale che porta entrambe le parti a voler sterminare gli estranei. Quando la figlia di Teodorico riesce a raggiungere la città dei salvan, sterminarli e schiavizzarli tutti, gli unici che si salvano sono Ilde (principessa a sua volta figlia del re dei salvan) e Dola, un umano cresciuto tra i salvan e da loro mai del tutto accetato. I due inizialmente sono avversarsi ma si trovano forzati a collaborare per salvare il loro popolo e nel farlo si ritrovano ad avvicnarsi sempre di più fino a sviluppare dei sentimenti reciproci, cosa che configura questo libro come un enemies to lovers. La storia di per sé non è male, e per il suo pubblico di riferimento è certamente una buona lettura, ma ho trovato diversi problemi a livello di struttura e scrittura. La storia è un po' troppo prevedibile e alcuni personaggi secondari sono quasi macchiettistici nella loro cattiveria, inoltre la parte centrale ha tutto l'aspetto di subquest inseritre come filler, con scarso senso di progressione della storia principale. A livello di worldbuilding c'è qualche incoerenza in particolare nell'estensione dei poteri dei salvan (che hanno una sorta di mente-alveare), che in alcuni casi sembra molto limitato e in altri invece totalizzante... sempre in base alle necessità immediate della scena. Il finale è affrettato, non del tutto risolutivo e anche piuttosto deusexmachina, visto che il climax viene risolto per un intervento esterno che toglie valore alle battaglie dei protagonisti. La scrittura è mediamente buona, ma a ci sono molte espressioni ripetitive e spesso i tentativi di evocare immagini intense e poetiche risultano un po' stucchevoli. Nel complesso un libro sufficiente, ma che se fosse stato asciugato e focalizzato meglio avrebbe potuto essere più efficace. Voto: 6/10

Ho letto poi un libro di Zona 42 che avevo da tempo ma non avevo ancora aperto (come la maggior parte dei libri che ho, nda), una storia weird di Miki Fossati ambientata in un paesino inglese in cui lui si è trasferito con la figlia. Dico "lui" senza specificare autore o protagonista, perché in Finalmente è troppo tardi i due coincidono. E questa per me è già una red flag. Fossati parla di sé stesso e del suo rapporto con la figlia, mentre inizia a consocere il nuovo mondo in cui si trova a vivere. Inizialmente la storia sembra molto vaga, con capitoli che sono episodi tra loro scollegati tra i quali emerge subito qualche elemento weird, come la presenza di fantasmi e di mutanti crostacei. Da metà in poi si inizia a scorgere una trama principale che riesce anche a spiegare alcuni eventi precedenti, e quindi la lettura si fa più coinvolgente. Rimane comunque un libro molto dolce, pieni di buoni sentimenti, oggi si direbbe cozy. Non credo sia la lettura più adatta a me (anche perché non usa i segni di dialogo mannaggiaccristo) ma devo dire che comunque sono andato avanti con curiosità e alla fine mi ritengo soddisfatto. Voto: 6.5/10

Un altro blast from the past ma stavolta non dal mesozoico: tornaimo a quando ero in terza superiore e tutti parlavano di Melissa P. e di quel libro scandolo che era il suo diario erotico. Sì, ho letto Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire. O meglio riletto, perché appunto lo avevo già fatto all'epoca. Questa è stata una delle mie riletture formative, per rivedere con occhio adulto e formato cose che avevo già affrontato forse con superficialità. In realtà io avevo sempre avuto l'impressione che sotto la patina scabrosa (che poi neanche tanto) questo libro avesse una storia da raccontare, un vero e proprio percorso di formazione, e volevo vedere se ero capace di trovarlo. Per conoscere la risposta, dovrete di nuovo aspettare che esca il video corrispondete sul mio canale. Comunque la lettura non mi è risultata pesante (anche perché è piuttosto breve) e anche se non lo consiglierei a nessuno, devo ammettere che non mi è rimasto proprio sgradevole. Voto: 5/10


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