Rapporto letture - Giugno 2022

Sì lo so abbiamo già scavallato agosto quindi tecnicamente dovrei fare anche il rapporto letture di luglio ma sai che c'è, fottesega, perché qui ne ho quattro belli belli che valeva la pena mettere in un unico post. Poi semmai farò luglio+agosto. Non garantisco. Ma fottesega, e soprattutto me ne preoccupo solo io.

 

Invece che dalla narrativa iniziamo con un manuale, che ogni tanto continuo a consumare. Questa volta mi sono letto Save the Cat Writes a Novel, lo spin-off dedicato alla progettazione/scrittura di romanzi del famoso Save the Cat di Blake Snyder, scritto però da Jessica Brody. Il StC base lo avevo letto qualche anno fa, e devo dire che non l'ho trovato così fondamentale, o almeno non così innovativo rispetto ad altre cose già studiate in precedenza. Presumo che spesso il modello a cui ci conformiamo di più sia quello che ci capita davanti per primo, che ci fa l'imprinting narratologico. In ogni caso, sempre per tenermi in allenamento, ho voluto provare cosa c'era di nuovo qui, e in effetti c'è un'interessante sezione in cui vengono definiti e descritti dieci "generi" per qualunque tipo di romanzo, che non hanno a che fare però con l'ambientazione o i temi trattati, quanto piuttosto sul tipo di storia che raccontano, come per esempio la bromance, la storia underdog, l'abbattimento di un sistema ecc. Un approccio interessante, che dovrò mettere alla prova, ma su cui non voglio fissarmi per le ragioni che esponevo in uno dei miei ultimi video sul canale. Comunque la lettura è piacevole anche se l'umorismo di Brody mi sembra un po' forzato nel tentativo di replicare quello di Snyder, senza però la stessa efficacia.

 

Dopodiché passiamo a uno di quei libri che se dico che ho letto la gente risponde scioccata "ma come non avevi mai letto Le città invisibili?" e io devo rispondere "eh no, altrimenti non l'avrei letto adesso, ma d'altra parte non si può nascere con la lettura innata di un libro quindi me li devo leggere volta per volta e tra una cosa e l'altra questo ancora non mi era capitato, però ora l'ho letto quindi siamo in pari e la tua domanda non ha più senso di essere posta perché si riferisce a un tempo che non esiste più e un mio stato di coscienza precedente che non posso più recuperare, Kublai." Tutta questa manfrina per dire che, come spesso nei casi di megaclassici, onestamente non credo di poter dare un contributo utile a sessant'anni di critica su questo libro, quindi non mi metto a commentarlo troppo nel profondo. Dico solo come aneddoto che questo di Italo Calvino è l'unico libro italiano mai stato candidato al premio Hugo (o il Nebula?) quindi un motivo ci sarà. E c'è davvero. Puro sense of wonder speculativo, filosofia filologia arte bellezza amore logica speranza nostalgia. Tutto con storielle di una paginetta. Eddai, de che stiamo a parlà.

 

Rimanendo su libri piuttosto brevi, mi sono letto la novella (non credo che si qualifichi come romanzo per la lunghezza) Silenziosa sfiorisce la pelle dell'autrice motswana Tlotlo Tsamaase. Ora, di base Zona 42 pubblica testi inquadrabili nella fantascienza anche se si concede ampie variazioni sul tema, soprattutto nella collana delle novelle. In questo caso invece di fantascientifico c'è davvero poco, siamo più dalle parti del weird e del realismo magico, con elementi di folklore e altri di architettura speculativa, tematiche che vanno dal colonialismo ai diritti lgbt, e soprattutto, si percepisce sotto la pelle, un forte desiderio di affermazione di rivalsa. Una lettura veloce ma profonda, ricca di frasi evocative che però non suonano vuote, anzi risuonano bene del mood di fondo. La storia è piuttosto scarna, ma non è l'obiettivo di questa narrazione, che riesce comunue a colpire. Personalmente non mi ritengo del tutto in target, per genere, stile e temi, ma ho comunque potuto apprezzare e leggerò sicuramente altro di quest'autrice. Voto: 7/10

 

Concludiamo con un'altra autrice proveniente da un paese di cui raramente leggiamo la narrativa, in questo caso l'India di Lavanya Lakshminarayan. Questo libro pubblicato da Future Fiction si compone come una serie di racconti ambientati tutti nello stesso conteto, la megalopoli Apex City che ha rimpiazzato Bangalore, e ci mostra così episodi diversi della società e della vita nel mondo dopo il crollo di tutte le istituzioni, dominato dalle corporazioni che impongono la produttività come unica legge di riferimento. In Analogico/Virtuale vengono  esasperate le contraddizioni attuali di un mondo che si sposta sempre di più nella dimensione online e social, in contrapposizione al "mondo reale" che diventa sempre più difficile da affrontare. Non c'è però paternalismo, e anzi vittime e carnefici, eroi e codardi sono presenti in entrambi i mondi. Ne ho parlato meglio in un articolo su Stay Nerd quindi rimando a quello, qui aggiungo soltanto che molte delle dinamiche mostrate in questo libro ricordano quelle che ho presentato io nei miei racconti del Memeverse. Voto: 7.5/10


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