Futurama 8x09 - The Prince and the Product / Il principe e il prodotto

È abitudine piuttosto consolidata che ogni stagione di Futurama abbia un episodio "antologico" suddiviso in tre miniepisodi non-canon, nella tradizione degli special di Halloween dei Simpson. Questi miniepisodi sono spesso degli hit-or-miss, perché se da una parte danno l'occasione di fare qualcosa di più creativo, dall'altra questa libertà assoluta rischia di deragliare completamente. Se nelle prime occasioni le Anthology of Interest hanno dato buoni frutti come Bender umano o l'invasione dei videogiochi (concept ripreso poi dall'orribile film Pixels), in seguito gli altri special sono stati più deludenti, con alcuni minimi assoluti come The Futurama Holiday Spectacular.


Ma anche queste defaillance possono essere rivalutate al confronto di The Prince and the Product. Questo episodio soffre sotto tutti i punti di vista. Abbiamo una cornice narrativa molto scarna, in cui Fry e Leela fanno consegnano un pacco a un King of Space, il cui principe fa innamorare Leela tanto da portarla a lasciare Fry e decidere di sposarsi con lui. Da qui ci si potrebbe aspettare che Fry si opponga, ma in realtà è deciso a combattere per la libertà di Leela di sposare che vuole, e infatti sfida il re a duello per affermare questo suo privilegio. Dopo il duello con twist piuttosto insulso, si scopre che Leela era sotto un incanteismo ma non è certo magia, come rivela il Professore, era un "incantesimo scientifico". Fine puntata.

All'interno di questa abbiamo dei break pubblicitari che reclamizzano giocattoli tradizionali: pupazzetti a carica, macchinine e paperelle di gomma. Agli spot segue un miniepisodio in cui i personaggi hanno la forma e la natura di quegli stessi giocattoli, per cui abbiamo i personaggi trasormati in pupazzetti a carica, macchinine e paperelle di gomma. Già lo spunto di per sé è davvero stiracchiato, ma volendo fare qualcosa di inedito e fuori dal canone, si potrebbe anche accettare. Il problema è che le storie stesse sono piuttosto casuali e poco sensate, e non sfruttano il fatto di avere i personaggi trasformati in quegli oggetti specifici. Per capirsi, nel caso di Reincarnation, ognuno dei tre miniepisodi si sviluppava sulle caratteristiche specifiche di quello stile di animazione particolare. Qui invece non è così, per cui la storia non solo sembra inutile ma non è nemmeno costurita sulla premessa della "trasformazione" dei personaggi. Nemmeno le dinamiche tra i personagi e le gag, a parte forse un paio di casi isolati, hanno a che fare con la natura dei giocattoli. Quindi alla fine della microstoria si ha la sensazione di aver soltanto visto qualcosa privo di logica e struttura, una digressione fantasiosa ma non molto divero dalla storiella che un bambino di sei anni potrebbe inventarsi per i suoi giocattoli.

E chiusa questa confusa parentesi si torna alla cornice di Fry becco e bastonato. Altra sofferenza.

Mi dispiace ma questo si candida come uno dei peggiori episodi ever della serie. Voto: 2/10


Futurama 8x08 - Zapp Gets Cancelled / Zapp viene cancellato

Zapp Brannigan non è un personaggio per il 2023. Misogino, molestatore, machista, xenofobo... Zapp è precisamente quel tipo di personaggio che oggi sarebbe oggetto di cancel culture (non mi addentro nella discussione su questo fenomeno e la sua legittimità, prendo solo atto dell'esistenza di questa definizione). Quindi era prevedibile che prima o poi avrebbe subito una contestazione di questo tipo, anche per far notare che gli autori sono perfettamente consapevoli che si tratti di un personaggio "scomodo".


Ora, chiariamo subito una cosa: a differenza di molti altri show simili (dai Griffin a Rick & Morty), Zapp non fa ridere perché è politicamente scorretto, quindi non è un modello per il pubblico che pensa che "non si può più dire niente": Zapp è stato ridicolizzato e smascherato nella sua ipocrisia, codardia, buffoneria fin dal primo episodio in cui è comparso. Quindi è semmai la parodia di un personaggio che all'apparenza è "scomodo" ma di fatto è solo un coglione e in questo senso, corrisponde proprio a quel tipo di persona che pensa che nonsipuòpiùdireniente. Chiunque abbia visto più di due episodi di Futurama e abbia la capacità di capire un livello di sottotesto appena superiore alle barzellette di pierino, lo dovrebbe capire. Ma siccome c'è gente particolarmente sensibile su questo punto, è bene chiarirlo, ed è bene anche che gli autori lampshadino Zapp in un episodio come questo.

Zapp infatti viene destituito del suo ruolo dopo la denuncia dell'ennesimo sopruso da parte di Kif. Questa stessa cosa era già successa nella seconda stagione, in Brannigan Begin Again, ma in quel caso era a causa di negligenza piuttosto che di comportamento inopportuno, e le conseguenze sono opposto: se all'epoca Zapp finiva a lavorare per la Planet Express, stavolta è Leela che finisce a lavorare per il DOOP e prendere il comando della Nimbus.

L'episodio segue quindi le due plotline: da una parte Leela che diventa una capitana di tutto rispetto e deve compiere la sua prima missione di pace; dall'altra Zapp che deve seguire il suo sensitivity training per essere riabilitato al suo ruolo. Entrambe le storyline subiscono poi un sovvertimento, perché Leela si rende conto che la "missione di pace" è più che altro una missione di sfruttamento di un pianeta sottosviluppato, mentre l'addestramento di Zapp ha finalità ben diverse.

La missione di pace dà inoltre l'occasione per mostrare un nuovo pianeta con le sue creature (palloncini gonfi d'aria) e la sua peculiare tecnologia basata sull'aria pressurizzata, quindi per la prima volta questa stagione si ottiene anche una buona dose di sense of wonder (c'era stata la lettiera infestata di Nibbler, ma tecnicamente non era un altro pianeta).

Infine, nonostante i temi sensibili su cui si basa la storia, a differenza di altri episodi (ce l'ho con te, puntata sul covid) questi non rimangono al centro della storia per venire continuamente stuzzicati con battute e gag, ma fanno da premessa per condurre poi il plot in modo organico, e mostrare anche le diverse sfaccettature della questione, con l'ipocrisia che lo stesso DOOP richiede ai suoi capitani, il che fa pensare che Brannigan sia in effetti il tipo perfetto di persona per far parte di questa organizzazione.

Forse l'unica cosa che ho trovato un po' fuori luogo sono le continue battute sulla puzza del durian (quel frutto con la buccia spinosa del sudest asiatico che effettivamente sa di fogna ma è considerato una prelibatezza), che anche se ha un suo ruolo nella risoluzione del plot, comunque risulta un po' stucchevole ripetuta così tanto a breve distana. Si tratta comunque di un aspetto marginale, e se si considerano tema, plot, sense of wonder, gag e personaggi secondari, questo è un episodio di primo livello. Voto: 8/10


Futurama 8x07 - Rage Against the Vaccine / Rabbia contro il vaccino

Vabbè, doveva capitare. Doveva uscire un episodio che toppasse in pieno. Già il precedente non mi aveva convinto, ma ne avevo apprezzato comunque alcuen trovate originali, almeno all'interno dello show. Ma in Rage Against the Vaccine manca davvero qualunqe spunto, e si ha l'impressione di vedere uno stand up comedy scadente di fine 2021, con tutte le battute più trite e fiacche sulla pandemia, il lockdown, zoom, le varianti, il green pass, i novax e così via. Il rischio di fare una puntata "a tema covid" c'era e... niente, è andata male.

E dire che di spunti per prendere questo tema di attualità e tasporlo in qualcosa di più originale ce n'erano: si parla del virus che induce le persone alla violenza, si ipotizza che sia in realtà una forma di zombieficazione, ci sono gli omicroniani che diffondono fake news sulla pandemia per dividere la popolazione e attaccare la terra... ma nessuno di questi viene sfruttato in modo adeguato e nemmeno converge nel finale, come invece siamo abituati a vedere quando vengono portate all'attenzione idee di questo tipo. Siamo tornati alle pistole di Checov a salve dei tempi di Chibnall in Doctor Who.

In tutto questo abbiamo la storyline principale che vede Hermes come protagonita, cosa che mi aveva inzialmente incuriosito perché lo considero uno dei personaggi più interessanti e autenticamente bizzarri, e di solito gli episodi in cui è protagonsita sono genuinamente sorprendenti. Stavolta Hermes è convinto che il virus si possa sconfiggere con il voodoo e quindi raggiunge New New Orleans per incontrare i maestri del culto a cui chiedere consulto. La cosa potrebbe essere interessante (anche se mi sono perso molte gag su New Orleans, non essendomi familiare) se non fosse che da una parte non si capisce in che modo il voodoo aiuti a sconfiggere il virus e cosa c'entri la zombieficazione (che di fatto non viene affrontata), dall'altro porta alla solita situazione della moglie di Hermes che lo tradisce con Barbados Slim alla luce del sole, gag ricorrente che alla lunga stanca, anche perché in molte occasioni Hermes ha dimostrato di meritare l'amore della moglie e quindi vederlo continuamente calpestato in questo modo non è più divertente da parecchio. Futurama può fare meglio di così, anche quando parla di tradimenti e relazioni complicate, vedi A Beast with a Billion Backs.

Insomma un episodio sbilanciato, senza nessun elemento di originalità e per molti versi fastidioso. C'era un po' da aspettarselo per "l'episodio sul covid" ma non pensavo che sarebbe stato così terribile. Uno dei peggiori episodi di tutta la serie ever. Voto: 3/10


Rapporto letture - Luglio/Agosto 2023

Eccoci alle letture "dell'estate" che come al solito per me non significano letture alternative o maggiori insomma ve l'ho spiegato tante volte. Peraltro questo periodo è stato piuttosto intasato dal lavoro sull'imminente uscita di Missing Words quindi tanto tempo di lettura l'ho dedicato a quello. Stacce.

 

La prima lettura conclusa in questo periodo è stata Engaged 1 - Il libro di Renzo, il retelling fantasy dei Promessi Sposi scritto da Beppe Roncari. Ora, se mi seguite anche altrove tipo sul canale youtube o sul podcast, sapete che giusto l'anno scorso mi sono riletto questo classicodellaletteraturaitaliana e l'ho apprezzato molto (trovate un paio di video dedicati sul canale). Per cui quando ho saputo che Roncari stava per pubblicare una rivistazione fantasy di questa storia ero molto incuriosito. Il libro presenta la vicenda di Renzo e Lucia come una manifestazione "mondanda" di macchinazioni ben più elevate, che coinvolgono le forze del bene e del male, una vera e propria partita a scacchi tra angeli e demoni in cui le pedine sono le persone e la posta in gioco il destino dell'umanità. Anche gli stessi personaggi vengono reintepretati in questa chiave, con Renzo che è un ingegnere meccanico, figlio di un seguace di Giordano Bruno, Lucia è una strega che maschera con la pia modestia i suoi poteri, e anche personaggi secondari come padre Cristoforo, il conte Attilio e fra Galdino nascondono qualcosa. La storia la prende molto larga e inizia quando i protagonisti sono dei ragazzini, presentano una sorta di Young Promessi Sposi in cui Renzo e Lucia bisticciano tra loro e Rodrigo è uno dei loro migliori amici. Inoltre in tutta la vicenda è presente anche la faida familiare tra i Manzoni e gli Arrigoni, che a quanto pare (l'ho scoperto leggendo questo libro) è stato uno degli elementi principali su cui Manzoni ha costruito la storia. Il gioco dell'autore è molto ambizioso, perché mescola tre piani: quello dei fatti storici documentati (alcuni anche antecedenti agli eventi del romanzo, ma collegati in maniera esplicita), quello dell'invenzione romanzesca di Manzoni, e quello del risvolto fantastico. È molto curioso vedere come alcuni episodi che nel libro originale sono presentati in un certo modo (a volte sembra quasi glissati) qui vengono invece mostrati nella prospettiva di forze occulte in azione. Forse ci vuole un po' troppo per arrivare all'inizio della vicenda che aspettiamo (Don Abbondio fermato dai bravi), e in certi casi la scrittura può sembrare un filo didascalica soprattutto nel modo in cui i personaggi riflettono sugli eventi, ma tutto sommato l'equilibrio regge e il risultato è positivo, con un'opera che potrebbe aiutare anche il pubblico più giovane a interessarsi e appassionarsi al classicodelalletteraturaitaliana. Il secondo volume dovrebbe essere molto più intenso e drammatico, vedremo se il tono della narrazione seguirà questa svolta. Voto: 7.5/10

 

Balzato di diritto tra le letture migliori di quest'anno, Lingua nativa è uno di quei libri che mi dico avrei dovuto leggere molto tempo fa. Un perfetto esempio di come usare la speculative fiction per affrontare temi attuali proiettati in un contesto atipico che proprio per questo ci aiuta a focalizzare meglio il problema astratto invece della sua fattispecie contemporanea. Il libro è costruito su due cardini: il potere della lingua e la discriminazione misogina. Ora, ultimamente c'è un'attenzione elevata ai temi del femminismo e della lotta al patriarcato, e in molte opere si ha l'impressione che la questione sia affrontata con l'approccio tokenista, per poter dire che il libro "parla di cose serie". Questo però spesso avviene con una rappresentazione semplificata e manichea della realtà, in cui le donne sono tutte vittime e gli uomin sono tutti stronzi e/o inetti (cfr: Vox). Suzette Haden Elgin invece non indulge in queste banalizzazioni, ma presenta un mondo credibile e coerente, in cui il patriarcato è così paradigmizzato nella società che i perosnaggi non si sentono nemmeno cattivi nel tenere le donne come generatrici di figli e chiuderle in un ricovero isolato quando perdono la capacità di riprodursi. Le stesse donne non sono tutte mariegoretti ma hanno scopi e bisogni a volte anche abietti, quindi fondamentalmente umani. Il tutto in un contesto in cui il potere più grande deriva dalla capacità di parlare con gli alieni, ai quali i neonati di alcune privilegiate famiglie sono indirizzati fin dalla nascita. Una lettura davvero illuminante e sorprendentemente rinfrescante. Peccato che non siano ancora stati pubblicati i seguiti. Voto: 9/10

 

Breve interludio con una novella di Diletta Crudeli pubblicata nella collana Tardigardi di Eris. Lady Lava è un racconto che si sviluppa su due piani temporali, da una parte un futuro prossimo in cui il sole batte tanto forte che bisogna vivere al riparo di scudi di calore, dall'altra un passato remoto in cui entità semidivine vivono in mezzo agli uomini ma devono imparare a difendersi da loro. Le due narrazioni convergono quando la protagonista inizia a sospettare che dietro alcuni strani omicidi ci sia l'intervento di Lady Lava, una leggenda metropolitana che forse ha radici più profonde. Una storia breve ma ben concepita sull'autodeterminazione, perfetta da leggere con 44° di temperatura e 88% di umidità. Voto: 7/10

 

Ho voluto poi fare un esperimento: siccome all'inizo di quest'anno ho giocato a Disco Elysium e ne sono rimasto impressionato, ho voluto cercare il romanzo da cui questo universo narrativo ha preso origine: Sacred and Terrible Air, dell'autore croato Robert Kurvitz. In realtà questo libro non è mai stato tradotto nemmeno in inglese, e se ne trovano solo due versioni tradotte dai fan del gioco, che ci hanno lavorato sopra e lo hanno messo a disposizione gratuitamente (basta cercare su reddit). Francamente in questo caso non mi sento di aver "piratato" perché si tratta di un prodotto che non era per me disponibile, e che avrei acquistato se fosse stato possibile (il che rende assurdo il fatto che non lo abbiano tradotto, ma credo che ci siano di mezzo problemi di diritti). Comunque, Robert Kurvitz è un folle totale, e questo lo si poteva dedurre da Disco Elysium ma qui è anche peggio. Per la verità SaTA non c'entra niente con DE a livello di plot, ma il mondo in cui si svolge è lo stesso e molte delle forze in gioco (dalle istituzioni ai fenomeni fisici) sono le stesse. La storia segue principalmente tre amici che si conoscono dai tempi della scuola e si ritrovano vent'anni dopo per continuare le ricerche di tre ex compagne scomparse. Dire però che si tratti di un thriller investigativo è limitante, non perché il genere in sé sia un limite, ma perché la storia non ha davvero interesse a sviluppare l'indagine, quanto a prenderla come pretesto per esplorare il mondo, concedendo tanto spazio anche a personaggi collaterali, come del resto accade anche in Disco Elysium. Il finale sembra non finire e il percorso compiuto dai protagonisti forse è inutile, ma questa incompatibilità è tematicamente coerente come lo era appunto nel gioco (e lo rilevavo infatti nel video in cui ne parlavo). La lettura di Sacred and Terrible Air è spiazzante, straniante a volte sfiacance, ma in qualche modo soddisfacente. Riempie dei vuoti e ne lascia altri, e alla fine non sai se ci hai guadagnato o perso. Era da tempo che non leggevo una cosa che mi ha lasciato così confuso ma così appagato. Voto: 8/10

 

E insomma pare che quest'estate tutto andasse bene con le letture ma poi è arrivata Giulia Silvestri con il suo Neràdium, che non so bene se vada scritto con l'accento o no perché nel testo appare in un modo, sulla copertina in un altro, sulal prima pagina del libro cambia di nuovo, quindi boh. Dovrei essere molto cauto a parlare di questo libro perché è già stato origine di ampie polemiche e campagne di screditamento altrove, basti sapere che per l'autrice il suo circolino io sono diventato "l'autore famoso [sic] che pubblica per le sue conoscenze" con l'aggiunta di accuse di misoginia bullismo elitarismo (ok questa ci sta ma non è reato) e minacce varie di denunce querele sputtanamenti. All fun and games, ma resta il fatto che Neradium è l'esempio del più becero selfpublishing fatto senza criterio, con una sotria sconclusionata e derivativa, senza progressione e caratterizzazione, con errori di coerenza e continuity e scritta in modo non solo sciatto ma anche al limite della comprensibilità della lingua. Quindi, io mi meriterò pure tutti gli appellativi che volete, ma resta il fatto inconfutabile che questo libro è una disgrazia per tutti quelli che fanno self e non riconoscerlo e fare capannello intorno all'autrice (come ho visto fare anche d alcuni autori self che conosco e di cui riconosco la capacità e la buona fede) solo perché è self porta soltanto a quel circuito di autoreferenzialità per cui chi pubblica in self finisce di essere letto solo da chi pubblica in self. E io so bene come funzionano queste cose, perché sono cresciuto scrittoriamente nel settore della fantascienza italiana, baby. Ma non dovrei commentare il libro in sé invece dei retroscena? Boh sì, se volete, ma non sarà altrettanto divertente: il concept (che potenzialmente avrebbe anche del valore!) è che esiste questo mondo parallelo al nostro che è in sostanza il mondo della fiabe, dove tutti i personaggi e i regni delle storie che conosciamo esistono davvero, un po' tipo il mondo di Shrek intersecato con Kingdom Hearts. La protagonista dopo che sono scomparsi i suoi genitori viene adottata da uno zio che vive in un castello con altri quattro ragazzi (sus) e ben presto si scopre che loro possono entrare in quest'altro mondo (Neràdium, appunto) e ne sono i custodi (in che senso non è chiaro, perché sembra che non siano bene accetti e non si capisce chi deve proteggere chi da cosa). La narrazione però è un susseguirsi di colazioni e spallucce, addestramenti e bickering con il bad boy stronzetto, ci sono forse giusto tre capitoli in cui succede qualcosa. La scrittura, come ho detto, è di livello prescolastico ed è impossibile credere che chiunque (dall'autrice a eventuali editor o betalettori) lo abbia riletto e non abbia notato gli errori di sintassi, grammaticali, di ortografia, le locuzioni inesatte, le ripetizioni, il registro incostante, i cliché lessicali. A qualcuno potrà anche piacere leggere di come la tipa si sveglia e mangia le briochine col latte, ma quano leggi proposizioni che non concordano e congiuntivi fuori posto e cacofonie e dialoghi alla Cannarsi, il problema è oggettivo e grave. Attenti a chi eleggete come condottieri delle vostre battaglie. Voto: 2/10


Futurama 8x06 - I Know What You Did Next Xmas / So cos'hai fatto il prossimo natale

Episodio di natale a fine agosto! Didn't see it coming... vabbè, può darsi che in fase di produzione non sapessero bene in che periodo dell'anno sarebbe andata in onda, e abbiano pensato comunque a fare una puntata "festiva" in modo che non mancasse nella stagione.

Sugli episodi di natale sono sempre un po' scettico, perché visto che sono in qualche modo forzati a includere certi elementi, a volte finiscono per diventare un po' ripetitivi. Nel caso di Futurama, natale significa Robot Santa che minaccia di sterminare la popolazione e in particolare i protagonisti della serie. Ora, avere un villain che è un pericolo serio e materiale è una buona cosa, ma trovarsi ogni volta a cercare un modo per "sconfiggere" Santa forse porta inevitabilmente a storie forzate.

Stavolta gli elementi di base della storia sono due, un ottimo e uno pessimo. Quello ottimo è la coppia Zoidberg/Bender, che non si era mai vista prima in tutta la serie. Nelle ultime stagioni c'erano state delle coppie anomale, come Bender/Hermes o Amy/Nibbler, ma questa combinazione ancora non si era vista. I due si trovano gli unici da soli durante le feste, visto che non hanno una famiglia con cui passare il natale, e quindi dopo aver bevuto un po' decidono di "rovinare il natale" agli altri in modo che siano costretti a tornare con loro. Un po' infantile, ma credibile per un drama queen come Bender e un disperato come Zoidberg che si sostengono a vicenda (evidentemente la ragazza di Stench and Stenchibility l'ha mollato offscreen, avrebbe fatto piacere un riferimento a Marianne). Il fatto che poi i due arrivino a "uccidere" Santa e cercare di occultarne il corpo dà spazio ad alcune gag efficaci.

Dall'altra parte però abbiamo il problema, che è il viaggio nel tempo, eseguito con la macchina del professore che in precedenza andava solo in avanti ma adesso invece ha anche la retromarcia. Sarà che The Late Philip J. Fry è uno degli episodi migliori di tutta la serie e quindi vederlo "sminuito" riportando la macchina in queste circostanze mi ha dato fastidio, o anche che l'uso del viaggio nel tempo in modo così casual banalizza uno strumento molto potente, ma davvero mi è sembrato sprecato e scontato il modo in cui è stato usato in questa puntata (peggio addirittura di All the Presidents' Heads). Il fatto che poi la soluzione sia un paradosso di predestinazione ("non ho cambiato la storia, sono stato io a innescarla") mi è parso davvero molto basso per il livello di Futurama.

Il plot B con le varie famiglie che preparano ognuna la sua versione del turducken (un piatto estremamente rappresentativo degli USA: tacchino ripieno di anatra ripiena di pollo) è un modo simpatico per mostrare le diverse "tradizioni del natale" ma non si sviluppa al di là delle gag visive.

Da apprezzare infine la dedica a Coolio, il rapper che è stato il doppiatore di Kwanzabot in tutte le suse apparizioni nello show, morto nel corso del 2002, probabilmente poco dopo aver registrato il suo contributo per questo episodio.

Nel complesso devo dire che questa è la prima puntata della nuova stagione che mi ha lasciato insoddisfatto, e anche a una seconda visione mi è sembrata fiacca e poco degna di nota, al di là di qualche singola battuta. Voto: 5/10