Sono almeno quattro anni (ma forse anche di più) che nei ritagli di tempo mi sto vedendo con calma la serie classica di Doctor Who, dal 1963 al 1989. E giusto un mesetto fa sono arrivato al Settimo Dottore, quello interpretato da Sylvester McCoy che sarebbe poi arrivato alla chiusura della serie. Ho visto già diversi serial con McCoy, e posso dire che Kerblam! per certi versi mi ha ricordato un po' storie come Paradise Towers o The Happiness Patrol. Il che è una nota positiva, perché ammetto che il Settimo Dottore mi sta piacendo abbastanza.
In generale, questo episodio mi è sembrato un "più Doctor Who" un po' sotto tutti gli aspetti. Ambientazione, design, plot, colpi di scena, azione, humor: tutto concorre a creare quella sensazione di familiarità che chi segue la serie da più dieci anni si aspetta ogni volta che sente il theremin della sigla. Kerblam! riesce a costruire una storia e dei personaggi secondari quanto meno credibili, anche se non così memorabili. Il setting all'interno di un centro di acquisto/spedizione intergalattico fornisce le basi per quel livello di satira sociale che però non sfocia mai nel didascalico. Inoltre la storia ha almeno un paio di twist interessanti: la scoperta che i robot e l'IA che li controlla non è il vero nemico (che non lo fossero i dirigenti era ovvio, ma il Dottore ci era cascato, e odio quando sono più acuto del Dottore), e quella della collocazione dell'ordigno esplosivo alla base dell'atto terroristico (approfittare dell'umana compulsione a scoppiare le palline del pluriball è un piccolo colpo di genio).
Accadono anhe due cose interessanti ai personaggi di questa storia. Intanto, per la prima volta nella nuova stagione, il Dottore si comporta effettivamente da Dottore: formula piani, verifica ipotesi, sequestra e manomette attrezzatura, accusa e smaschera i colpevoli. Non sono ancora convinto del tutto dall'interpretazione di Jodie Whittaker, ma stavolta (finalmente) le sue azioni durante la puntata sono coerenti con il personaggio: metti al suo posto un David Tennant o un Jon Pertwee e avresti ottenuto pressoché lo stesso svolgimento. E incredibilmente anche i companion del Team Tardis in Kerblam! hanno qualcosa da fare. Attenzione, non sto dicendo che risultano approfonditi e progrediscono nel loro arco narrativo, niente di tutto questo: ma per lo meno non se ne stanno seduti a guardare i fiori o in secondo piano a fare domande per innescare l'infodump del Dottore. Bradley Walsh, come ha già dimostrato, continua a spiccare su tutti, ma in questo episodio pure Tosin Cole non mi è sembrato malvagio, per quanto il suo personaggio rimanga insipido.
E veniamo quindi al grosso problema di questa puntata: il messaggio. Le cose stanno grosso modo così: un dipendente della Kerblam vuole fare in modo che l'azienda assuma più personale umano al posto dei robot (anche se a quanto pare chi lavora lì deve rinunciare completamente alla sua vita privata e rimane per mesi interi lontano da casa), per questo mette in atto un piano terroristico che punta a far detonare migliaia di bombe al momento della consegna, in modo che l'azienda sia accusata di affidarsi troppo all'automazione e sia obbligata a tornare ad assumere esseri umani. Il suo piano viene scoperto e lui muore. In considerazione di questo incidente, la Kerblam decide di aumentare la sua quota di personale biologico rispetto ai robot. Ovvero: agisce esattamente come il terrorista voleva costringerli a fare. Urrà per il terrorismo, l'unico metodo per farci ascoltare dai Padroni!
È anche piuttosto anomalo il fatto che alla fine il Dottore saluti i dirigenti della Kerblam con sorrisi e strette di mano, e che non le sia mai passato per la testa che il lavoro continuo e disumanizzante a cui i dipendenti sono sottoposti non sia comunque eticamente corretto. Mi sarei aspettato che il Dottore non solo sventasse l'attentato, ma riuscisse anche a fare in modo che l'azienda rendesse la vita più facile ai suoi lavoratori, riconoscendone i bisogni e lo status di persone. Invece no, probabilmente al Dottore importa solo che il suo fez ordinato chissà quanto arrivi in tempo, e se la gente viene sfruttata e sottopagata vabbè, ci pensino i sindacati. È uno scivolone piuttosto maldestro per un episodio che già dai primi minuti si preoccupava di evidenziare le attinenze tra le spedizioni intergalattiche di Kerblam e quelle un po' più terricole di altre megacorporazioni che fanno un po' quello che gli pare.
A parte queste sviste, che comunque sono piuttosto in linea con la media della coerenza tematica della serie, posso dire che Kerblam! è stato piacevole. Non sarà un instant classic ma è sicuramente sopra la media della stagione e soprattutto, ha un piacevole retrogusto di Doctor Who, che ormai non davo più per scontato. Voto: 7/10
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