Altro mese di letture sotto la media, per la mia nota patologia che mi porta a leggere meno durante i mesi estivi e in occasione di ferie e vacanze di vario genere. Peraltro, questo agosto è stato anche piuttosto denso di impegni di altro genere, di cui non è appropriato riferire in questa sede, ma che stanno assorbendo buona parte del mio "tempo libero" negli ultimi mesi. Ma è stato anche un agosto di letture anomale per quel che mi riguarda, niente fantascienza propriamente detta per esempio.
Per iniziare mi sono tirato giù una bella sorsata di cultura italiana, con i Sessanta racconti di Dino Buzzati. Perché i racconti sono narrativa di livello inferiore ai romanzi, come sapevano bene gli uomini di cultura dell'epoca, tant'è che Buzzati era giustamente ostracizzato e considerato una merda qualsiasi. Premesso questo, sono certo che il mondo non abbia bisogno della mia critica a questa raccolta, ma posso dire che la lettura è stata per lo più piacevole, a parte qualche racconto che mi è parso piuttosto inconcludente, nel senso che non hanno una vera e propria storia che si svolge e si conclude, sono quasi degli spunti stiracchiati fino a riempire alcune pagine. Molto gustose sono le incursioni nel fantastico, nella fantascienza e soprattutto nel weird, come lo chiameremmo oggi. Ma all'epoca non lo sapevano che Buzzati scriveva weird, per quello lo mettono ancora sui libri di scuola. Voto: 7.5/10
A seguire ho provato un autore con cui ancora non avevo avuto a che fare, shame on me: di Joe Lansdale non avevo letto mai nulla finora. E se devo essere onesto, basandomi sulle impresioni lasciate da Sotto un cielo cremisi non è che mi sia venuta tanta voglia di proseguire nella scoperta dell'autore, considerato di culto da molti. Può darsi che abbia sbagliato il libro con cui scoprire la sua produzione, visto che si tratta di un una parte di una serie con personaggi ricorrenti con cui non ho nessuna familiarità. Può darsi che conoscendoli fin dall'inizio le avventure di Hap e Leonard assumano un loro valore, ma io le ho assorbite come una serie di "andiamo in posti, facciamo cose". Per essere una storia in cui parecchia gente muore il coinvolgimento dei personaggi stessi non è mai così alto, mi è parso quasi che fossero annoiati loro stessi di quanto stavano facendo. Insomma, non sono rimasto fulminato come molti mi avevano promesso, ma sono pronto a provare con qualcos'altro dello stesso autore, magari scelto al di fuori della serie che coinvolge questi protagonisti. Voto: 6.5/10
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