Everything Great With Everything Wrong With

Nei giorni scorsi una piccola polemica, di quelle che nascono e muoiono nello spazio di due giorni tra le pagine di una rivista e un canale youtube, è nata intorno alla serie di video Everything Wrong With, nei quali i film vengono sistematicamente analizzati e i loro "peccati" sono conteggiati per mostrare tutte le pecche presenti nel prodotto finale: dagli errori di continuità ai cliché, dal montaggio ai credits iniziali. Un articolo sul Guardian di Sturat Heritage riassume la faccenda: a rispondere piccato al video Everything Wrong With King Kong: Skull Island è il regista Jordan Vogt-Roberts, che in una serie di tweet regisce al video di accuse al suo film sottolineando come quella di CinemaSins non sia né critica né satira, e l'articolo del Guardian concorda con lui, sottolineando che il tentativo di mascherare gli attacchi distruttivi ai film dietro queste parole sia solo una forma di valorizzazione di hate speech nel confronto del lavoro altrui.

Sono iscritto al canale CinemaSins da diversi anni, poco dopo la sua nascita, quando i video duravano 5-6 minuti, contro l'attuale tendenza di 15-20 minuti. Seguo con una certa frequenza le uscite e mi sono perso pochi dei loro video, in genere lascio da parte quelli dei film per cui non ho nessun tipo di interesse, oppure per i film che ho intenzione di vedere per i quali ritornerò in seguito al relativo video. Avendo quindi una certa familiarità con la serie, penso di poter rilevare quali sono gli errori nella risposta di Vogt-Roberts e il commento di Heritage. Vi spiego quindi perché a mio avviso CinemaSins e i video EWW sono in effetti molto validi.

Premetto innanzitutto che un "artista" (autore, musicista, pittore, regista, fotografo, soffiatore di vetro ecc) non dovrebbe mai rispondere pubblicamente alle critiche negative, per una questione di stile e di autorevolezza. A parte osservazioni molto specifiche nel merito di qualche dettaglio a cui si può rispondere in termini oggettivi, alimentare la polemica non mi sembra mai una strategia efficace... a meno che l'obiettivo non sia proprio la polemica stessa e il conseguente incremento di visibilità. Ma questa può essere una mia considerazione personale non condivisa da altri autori immensamente più navigati di me.

Il punto principale è che i video EWW non sono critica cinematografica. E ad affermarlo sono gli stessi autori, che nel video di autocricita Everything Wrong With CinemaSins riportano con estrema lucidità tutti i noti difetti del loro approccio. Per la verità, buona parte delle critiche mosse dal regista e dal Guardian si dissipano con questo video che funziona quasi da manifesto del canale:


Nel momento in cui si segue la serie con una certa costanza, si nota come molti dei "peccati" registrati dal contatore non sono in realtà dei veri e propri errori, ma più una serie di recurring joke all'interno della serie stessa. La base di partenza è sempre quella dell'analisi di un film, ma quando a essere segnato è qualcosa del genere "Sean Bean non muore in questa scena" oppure "Anna Kendrick non è la mia ragazza in questa scena", è chiaro che non si sta effettivamente rilevando una pecca nel film. Lo stesso contatore dei peccati non ha nessun valore oggettivo, come viene appunto specificato nel video qui sopra, quindi un film che totalizza un punteggio finale di 350 non è peggiore di un film che arriva a 180 peccati.

La questione della satira è più complessa. Non è tra gli obiettivi di CinemaSins, ma anche qui seguendo con regolarità la serie si può notare come molti film, soprattutto quelli prodotti dall'industria di massa per il grande pubblico (che sono poi l'oggetto principale dei video), sono costruiti su una serie di modelli e cliché ricorrenti, e si basano in uno scoraggiante numero di casi sulla disattenzione dello spettatore. È ovvio che quando in un film viene riportata la colonna di un giornale, e fermando l'immagine si nota che a parte il titolo il testo nelle colonne è completamente senza senso, non si parla di un dettaglio tale da rovinare l'esperienza cinematografica. Ma in molti altri casi, quando i personaggi agiscono in modo incoerente, quando le premesse del film non sono chiare o vengono tradite (un esempio classico in tal senso è la indefinitezza dei poteri dei supereroi che spesso ho notato anch'io, vedi Scarlet Witch e Visione in Civil War), quando le scene d'azione sono una sequenza di tagli e flash indefiniti che impediscono di capire chi sta facendo cosa e perché, allora ci si trova di fronte a una tendenza ormai consolidata di considerare lo spettatore come passivo e poco interessato alla reale sostanza di quello che vede. Se c'è della satira quindi, è contenuta non tanto nei singoli video, ma nella serie nel suo complesso, che mostra le storture dell'industria cinematografica attuale, sulle quali anche la critica professionale non può che conordare.

Questa sottovalutazione dello spettatore non è invece praticata da CinemaSins. Proprio per la sua struttura, che include reali pecche dei film e inside joke, si capisce che i video EWW contano che chi li segue sappia distinguere ciò che davvero costituisce un problema da ciò che viene segnalato solo per poter fare una battuta in più. Peraltro, come viene detto sempre nel video qui sopra, gli autori di CinemaSins hanno analizzato anche film che rientrano tra i loro preferiti, per evidenziare il fatto che anche film validi e buoni non sono perfetti: no movie is without sin è appunto la tagline del canale.

Se c'è una critica che davvero si può muovere al canale è forse il fatto che con il tempo i video si sono fatti eccessivamente lunghi. La media attuale è di 17-18 minuti, che in effetti sono parecchi e in molti casi contribuiscono a infiacchire il video nel complesso, diminuendo la densità delle battute efficaci. Che poi il tipo di umorismo non sia congeniale a tutti è scontato, e si può benissimo pensare che le loro analisi non siano divertenti: d'altra parte c'è gente che ride per Made in sud, quindi presumo che l'umorismo rientri nella categoria gusti personali. È vero anche che a volte i video contengono imprecisioni e interpretazioni errate, ma questo fa parte di qualunque processo creativo e può capitare, basta riconoscerlo. Errori dello stesso calibro o anche peggiori capitano appunto anche nelle produzioni multimilionarie dei più grandi blockbuster, e si sta parlando in questo caso di cose che sfuggono a team di centinaia di persone strapagate per un paio di anni per lavorare su quel prodotto, non di due ragazzi che caricano video montati dal loro pc.

Da parte mia guardo volentieri i video di film che ho già visto, e che so non vorrò mai vedere, soprattutto quando si tratta di film universalmente riconosciuti come scadenti. Voglio dire, sforziamoci quanto ci pare, ma non vorremmo mica arrivare a dire che Pixels o Green Lantern sono film con una loro dignità artistica? Un'altra cosa che faccio spesso invece è guardare gli EWW di film che mi sono piaciuti, e mi è capitato giusto qualche giorno fa con Split. L'ultimo film di Shyamalan per cui avevo aspettative pressoché nulle mi è invece piaciuto, e poco dopo la visione sono andato a recuperare il relativo Everything Wrong With che mi ero serbato nei mesi scorsi. In questi casi il gioco consiste nel mettere alla prova il mio gradimento con i peccati segnalati: se il video non mi convince della "peccaminosità" significa che è un film che posso considerare valido. Proprio perché so distinguere ciò che costituisce una vera critica da quanto è fatto a scopo di gag, non è vedere un punteggio finale di 10.000 peccati a farmi cambiare idea. Sto infatti aspettando con ansia Everything Wrong With Arrival.

Per questo le accuse mosse da Vogt-Roberts e sottoscritte da Heritage (che peraltro, come fanno notare molti nei commenti dell'articolo, spesso sul Guardian propone recensioni molto simili nei contenuti a quanto fa CinemaSins) mancano l'obiettivo. Cercando di attribuire un valore diverso a un prodotto che è in relatà una forma di intrattenimento derivata, e forse non ancora incasellata nelle categorie definite con cui l'industria del cinema si confronta di solito (vale per CinemaSins come per molti altri canali, sia di critica che di analisi propositiva). Da parte mia consiglio di seguire CinemaSins, soprattutto per i video dei film che vi sono piaciuti di più, con la tecnica che illustravo sopra.

Peraltro la mia fiducia in CinemaSins mi ha convinto un po' di tempo fa a leggere il libro The Ables scritto da Jeremy Scott, il narratore dei video EWW. Che no, non è un libro eccezionale e totalizzerebe un buon punteggio su BookSins, ma è comunque una prospettiva interessante sui supereroi disabili.

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