Lost in Lost #10 - Ep 2x23-2x24

E con questa arriviamo alla fine della seconda stagione. Il doppio episodio finale si pone in maniera piuttosto diversa rispetto al season finale della prima stagione. Mentre infatti lì vedevamo le storie multiple di tutti i passeggeri dell'Oceanic 815, qui al contrario ci concentriamo tutto il tempo sulla storia di Desmond, personaggio finora secondario che era apparso solo nei primi episodi, e dava l'impressione di essere scomparso per sempre. Desmond David Hume (e se sentite profumo di cuoricini quando leggete il nome, sì, lo ammetto, è il mio preferito), che si è scoperto essere l'occupante della barca avvistata alla fine dell'episodio 22, è il primo personaggio ad avere un doppio episodio interamente dedicato a lui, e la cosa è più che giustificata col senno di poi, visto quanto il suo ruolo e le sue conoscenze diventeranno centrali... ma questo in realtà non dovrei saperlo, devo attenermi a quanto ha appreso finora la mia cavia.

Assistendo ai trascorsi di Desmond conosciamo Penny, Charles Widmore, Kelvin Inman, forse uno degli ultimi membri della Dharma, sentiamo parlare di Radzinsky e scopriamo diverse cose interessanti sulla botola e il computer (ad esempio, vediamo chi ha disegnato la mappa, anche se non sappiamo perché...). Nel frattempo, sull'isola esplode il conflitto tra Eko e Locke per questioni di "fede nell'isola", e il bianco dei due riesce a incastrare il nero con l'aiuto proprio di Desmond. Intanto il team guidato da Michael parte per il presunto attacco agli Altri, anche se Jack è stato convinto da Sayid del tradimento del loro compagno, e i due hanno così stabilito un piano di riserva. Sayid circumnaviga l'isola con la barca di Desmond per raggiungere il campo degli Altri, avvistando lungo il percorso il piede a quattro dita della statua e trovando un campo finto, con tanto di stazione Dharma farlocca. Nonostante i buoni propositi il gruppo di Jack viene catturato, e i cinque vengono portati al molo dove "Henry Gale" si mostra piuttosto sorridente e in forma, e come promesso lascia partire Michael con suo figlio. Hurley viene a sua volta liberato, ma solo per tornare al campo e avvertire gli altri naufraghi di non avvicinarsi agli Altri. Kate, Jack e Sawyer vengon invece incappucciati e portati non si sa dove. Ma il casino vero succede nella botola, dove Desmond cambia idea e capisce che il computer non è solo un test, e che probabilmente è stato il suo ritardo nel premere il pulsante ad aver fatto precipitare il volo 815. Locke però non gli dà retta e distrugge il computer, forzando così lo scozzese (se lo ascoltate in lingua originale è evidente il suo accento) a usare il failsafe, girando una chiave che fa... boh, implodere la stazione? Non si sa bene, ma il cielo diventa bianco, tutto vibra, e pezzi della botola iniziano a volare dappertutto. Non si sa bene che fine abbiano fatto Desmond, Locke ed Eko che erano lì dentro; l'unico a tornare intero (anche se mezzo assordato) è Charlie.

E poi c'è la scena finale. Quella dei due tizi portoghesi in mezzo alla neve che giocano a scacchi, poi vedono un alert sul computer e chiamano Penny per dirle "L'abbiamo trovato". Ecco, ricordo che all'epoca questa scena fu definita un game changer: perché per la prima volta dall'inizio di Lost viene mostrata una scena al di fuori dell'isola ma contemporanea, ovvero non un flashback dei protagonisti. Questa è la prima dimostrazione che un mondo al di là dell'isola effettivament esiste, e scardina quindi tutte le ipotesi di purgatorio/oltretomba che erano volate fin dall'inizio.

Arrivati al finale di stagione, la cosa più ragionevole da fare è chiedersi cosa succederà nella prossima. Rispetto alla prima, questa seconda stagione finisce con un cliffhanger molto più deciso, perché mentre nell'altra l'unico mistero in gioco era sull'interno della botola, qui ne abbiamo diversi: che cosa vogliono gli Altri da Jack/Kate/Sawyer, che fine faranno Michael/Walt, che cosa è successo alla botola dopo il failsafe, dove sono Locke/Eko/Desmond, come e perché Penny ha trovato Desmond? La mia cavia si è posta tutte queste domande e ha azzardato risposte solo parziali basate su quanto visto finora. Innanzitutto: Michael e Walt probabilmente ci hanno lasciato davvero. Sì, il padre ha fatto parecchio lo stronzo, ma alla fine ha avuto quello che voleva, si è compromesso, e merita di essere lasciato in pace. I tre rapiti dagli Altri probabilmente servono a uno scopo specifico, perché a questo punto, scoperto che "Henry" probabilmente è un pezzo grosso, risulta evidente che essi non sono quello che hanno dato a intendere, e che si muovono secondo un piano preciso. E il fatto che Kate, Jack e Sawyer siano i tre lati di un triangolo amoroso non può essere casuale. Di Locke, Eko e Desmond non è detto che avremo altre notizie... pare uno spreco aver narrato la storia di Desmond per poi farlo morire subito dopo, ma potrebbe anche essere. Più difficile che Eko e Locke siano morti, ma nemmeno questo impossibile. Quanto allo strano fenomeno innescato dalla chiave di Desmond, la cosa potrebbe avere a che fare con l'ipotesi dell'universo adiacente, che la mia cavia si porta dietro già da metà della prima serie: forse il failsafe ha "scollegato" l'isola dalla sua dimensione isolata, e questo l'ha resa visibile ai portoghesi che l'hanno quindi trovata per conto di Penny (anche se non si capisce come lei potesse sapere che Desmond era lì).

Insomma, la fine della seconda stagione si rivela molto più intrigante della prima, e la mia cavia non capisce quanto è fortunata a poter cominciare la terza subito, senza dover aspettare nove-dieci mesi come ho dovuto fare io, e tutti quelli che hanno seguito Lost dall'inizio.

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