Coppi Night 05/08/2018 - Regression

Le Coppi Night stanno subendo una battuta d'arresto, un po' per la stagione estiva che scoraggia cinque-sei persone a chiudersi per due ore in una stanza di otto metri quadri, un po' per questioni di disponibilità degli spazi. Anche quella del post attuale non è una Coppi Night vera e propria ma solo un film che mi sono visto a casa mia di domenica sera. Mi pare però il caso di approfittare per farne due parole, soprattutto per mettere in guardia l'ignaro lettore che potrebbe aver voglia di vedere questo film.

Come già ho avuto modo di dichiarare in altri post, non ho una considerazione rigida dello spoiler. Una storia (film/libro/quelchetipare) che può essere di fatto rovinata da uno spoiler ha probabilmente poco valore di per sé. A maggior ragione, una brutta storia necessita di essere spoilerata affinché si possa capire perché non merita il tempo che richiederebbe la sua fruizione. Quindi nel seguito del post, come ho già fatto con altri libri o film palesemente brutti, andrò libero con gli spoiler. Ma credetemi, vi sto facendo un favore.

Regression parte come un'indagine su una violenza sessuale del detective protagnista (Ethan Hawke). È il padre della vittima (una Emma Watson che dovrebbe avere diciassette anni) a confessare e autoincriminarsi delle violenze. Dietro tutto questo però sembra esserci una rete di satanisti, che all'epoca andavano molto di moda. Per recuperare i ricordi che il padre e altri coinvolti nelle vicende (tra cui un collega poliziotto) sembrano non poter afferrare, viene assunto uno psichiatra che applica l'ipnosi regressiva: emergono così questi particolari truci e malefici. Il detective inizia a sospettare di tutti, ha incubi sulla setta satanica, e si aspetta di diventare la prossima vittima dei satanisti. Nel frattempo il suo rapporto con la ragazzina si approfondisce e attraversa anche qualche barriera deontologica. Salvo che poi si scopre che le cose non tornano, non c'è nessun satanista, e la Watson si è inventata tutto per far andare il padre in galera perché odia lui e tutta la sua famiglia. La regressione ipnotica è una puttanata che ha solo suggestionato la gente che ha confessato quello che il detective voleva che dicessero, i ricordi finti si sono autoalimentati e pure lui si è illuso di essere perseguitato quando nessuno se lo cagava. Wow, bel plot twist, a pensarci è un ribaltamento notevole, la vittima che diventa l'unico vero cattivo, gente innocente finita in carcere per accuse orribili solo per un suo capriccio e una tecnica investigativa viziata... però, no. Questa storia non regge. Perché nella prima scena del film, il padre va alla polizia e confessa. Dice testualmente "sì, sono stato io, però non me lo ricordo". E in quel momento, nell'ufficio ci sono solo lui, il detective e il superiore della polizia. Nessuno psichiatra, nessuna regressione o suggestione. Tutta l'indagine parte da lì, dal padre che per quanto ex alcolista, attuale fanatico religioso, e da sempre individuo fragile, non ha motivo di dire di aver violentato sua figlia se non l'ha fatto. In seguito si può credere che la falsa pista della regressione e le notizie sui giornali abbiano influenzato tutti, ma in quel preciso momento non esiste niente di tutto questo. Eppure tutta l'indagine parte da lì! Manca anche un'altra parte importante, tanto che ho pensato che qualche scena sia stata tagliata. Verso la fine c'è un confronto tra il detective e lo psichiatra: il primo accusa l'altro che le sue tecniche hanno portato a un'indagine falsata, il secondo ribatte che la sua è una scienza e non può sbagliare. E finisce lì. Non sappiamo se lo psichiatra stesse volutamente manipolando le sedute, se fosse troppo ansioso di dimostrare le sue capacità o banalmente inesperto. Quello che è il nucleo centrale della storia (tanto che gli dà il titolo) rimane irrisolto.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che il film è di una lentezza estenuante, e totalmente piatto sotto tutti i punti di vista: regia anonima, recitazione (di tutti) senza guizzi, fotografia smorta, colonna sonora non pervenuta. Sembra davvero un film messo insieme senza che nessuno ne avesse davvero voglia. La tesina dell'esame di maturità che vabbè la devi fare per forza allora prendi degli stralci di wikipedia e gli cambi giusto la punteggiatura. Non c'è un attimo di tensione, niente che catturi l'attenzione. Persino il sogno erotico con Emma Watson nuda (che so farebbe la felicità di tanti fanboy) non suscita niente di quel che dovrebbe.

I veri satanisti avrebbero tutto il diritto di prendere le distanze da questo film che li dipinge come gente prevedibile, caricaturalmente cattiva (orge, omicidi, cannibalismo), e in fin dei conti soprattutto noiosa.

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