Rapporto letture - Giugno 2018

Un rapporto più scarno del solito, visto che a giugno ho assimilato solo due libri. Certo uno dei due ha una volumetria notevole, ma il fatto è che come già ho potuto segnalare più volte, a me l'estate fa calare i ritmi di lettura, a differenza del resto del mondo.


Il primo libro letto è una raccolta di tre racconti di Claude Lalumière, riunite sotto il titolo Altre persone, pubblicata dalla solita Future Fiction. Le "altre persone" del titolo sono una razza di umani diversa dall'homo sapiens che emerge in un futuro postapocalittico (ma poi forse sono persone anche i cani?), oppure quelle allevate nell'ultima storia sul "trattamento etico della carne" in una società di zombie (o similari) antropofagi. Racconti che stimolano alla riflessione, soprattutto sui confini di ciò che giudichiamo simile a noi, e su quanto realmente siamo in grado di autodefinirci. Come nella migliore fantascienza, il trucco sta nel rovesciamento di prospettiva, facendoci vedere noi stessi dal punto di vista di altri, che siano o meno "persone" in senso stretto. Voto: 7.5/10


Il volume cospicui è una raccolta di racconti weird, curata da Laird Barron e Michael Kelly e portata in Italia qualche anno fa da edizioni Hypnos con il titolo Nuovi incubi. L'antologia si apre con una buona prospettiva su cosa sia il genere weird, e mi pare di capire che nemmeno loro ne sanno dare una definizione precisa: il weird è una sorta di state of mind che si adatta a storie inquadrabili in altri generi come la fantascienza e l'horror, lo slipstream o il realismo magico. Gli stessi racconti presenti ne sono prova, dato che spaziano con agilità tra invasioni di topi, fantasmi, dimensioni parallele, mostri ed entità non meglio identificate. In buona parte i racconti sono validi, tranne un paio che ho faticato davvero a leggere per via di una prosa davvero pesante e un contenuto vago e poco stimolante come Bor Urus di John Langan. Ci sono in compenso un paio di perle, come Fox Into Lady di Anne-Sylvie Salzman, L'anno del ratto di Chen Qiufan e SWIM se va così male come pensa SWIM di Paul Tremblay. In ogni caso, etichette a parte, si tratta di storie che riescono a smuovere qualcosa, con strumenti differenti ma per lo più efficaci. Da apprezzare inoltre la numerose note di traduzione che permettono di interpretare meglio le intenzioni originali degli autori e cogliere le numerose citazioni presenti. Voto: 7/10

2 commenti:

  1. Non hai detto cosa ne pensi del mio racconto contenuto in "Nuovi incubi"... ;-)

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    1. quando commento una raccolta raramente parlo singolarmente di ogni racconto altrimenti mi verrebbero post infiniti (e poi magari a distanza di un mese non ricordo tutto benissimo).

      comunque il tuo racconto di base mi è piaciuto - SPOILER!!! - l'idea di dio che abbandona per scoraggiamento la sua creazione ha un suo fascino. mi ha convinto mento il modo in cui dalla morte del nuovo messia si trova il modo per accedere alla dimensione di dio, e una contrapposizione un po' troppo netta fede vs scienza.

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