1001 post

Il post precedente sul Thunbergate è il millesimo post di Unknown to Millions. Me ne sono accorto andando ad aprire la pagina per il post successivo, che è questo, e che quindi è il 1001°.



Siamo a marzo 2019, è passata forse da un decennio l'epoca in cui questo sarebbe stato un evento da festeggiare. Voglio dire, un blog principalmente testuale, nel 2019? Quale sarà mai l'engagement, dov'è la call to action finale "e voi che ne pensate?" che ha fatto la fortuna di tanti ministri?

Insomma, questo per dire che non ritengo questa cifra un traguardo ragguardevole, ma c'è gente là fuori che per molto meno pare che porti sulle spalle il peso del mondo, quindi boh, qualcosa forse vuol dire. È vero che nell'ultimo periodo (un paio d'anni circa) ho notevolmente diminuito la mia presenza qui sopra, cosa dovuta oltre a un certo cambio di abitudini anche a una generale disaffezione verso la rete che sto sperimentando ultimamente.

Non mi metto a fare la lagna che ormai tutti stanno sui social e reagiscono come scimmie ammaestrate che hanno appena scoperto il pollice opponibile e lo tirano su di continuo, anche se ne sono abbastanza convinto. Il blog ha retto dieci anni, penso potrà reggerne altrettanti se la rete non collassa prima. O magari smetto la settimana prossima, vai a sapere.

C'è da dire che ho iniziato sconosciuto tra i milioni, e sempre lì sto. Coerene alla mia mission, scusate se è poco.

Tanti auguri e mille di questi post.

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