La settimana scorsa sono stato al cinema tre volte, battendo il mio record di frequenza cinematografica. Certo non era un record difficile da battere, con una media di 4-5 volte all'anno, spazzato via da due film al cinema nello stesso giorno. Ho visto due volte Blade Runner 2049 (mai successo prima di rivedere al cinema lo stesso film, questa è stata una mirabile eccezione con validi motivi) e una volta It. La visione di quest'ultimo è stata una delle esperienze al cinema più terribili che io ricordi, visto che ho passato buona parte del film a zittire i ragazzetti in sala invece che a seguire lo schermo. Ma questo post non parla né di Blade Runner 2049 né di It, almeno non in maniera diretta.
Forse la riflessione mi è sorta confrontando a distanza di poche ore l'impianto musicale del primo film (prepotente, ossessivo, coerente) con il secondo (marginale, prevedibile, generico), ma il discorso si applica in termini molto più ampi di questo caso specifico. E la questione è: perché nei film di oggi si sta perdendo la componente musicale?
È una cosa che emerge in modo evidente se vado a ripercorrere gli ultimi film che ho visto, sia al cinema che in altre occasioni (vedi Coppi Night, ma anche l'abuso di Netflix). Sembra che la tendenza attuale sia quella di tenere la musica come un elemento di contorno, un plus che serve a sottolineare qua e là alcuni momenti salienti, ma che di fatto non fa parte del film, al pari ad esempio dei titoli di coda... anzi meno ancora, negli ultimi anni i titoli di coda stanno acquisendo sempre più importanza con le scene bonus. Ovviamente ci sono delle notabili eccezioni, vedi appunto Blade Runner 2049 che riesce nell'arduo a ricordare la musica di Vangelis senza copiarla paroparo.
Eppure mi pare che il ruolo della musica in un film sia tutt'altro che secondario. Per dire se io adesso riascolto questo pezzo, riesco a rivedere distintamente la scena, e in parte provo di nuovo le stesse emozioni provate in quel momento, o quantomeno ricordo quello che ho provato.
E se ripercorro in rapida successione i film che in tempi recenti mi hanno catturato di più, non ce n'è uno di cui non riesca a ricordare la musica. Prendendo come campione solo quelli di cui ho parlato su questo blog, posso pensare ad Arrival, Predestination, Upstream Color, Mad Max: Fury Road, Chappie.
Lo stesso esercizio non riesco a compierlo invece per tanti altri, e secondo me è un gran peccato che l'attenzione il livello di attenzione per la colonna sonora stia calando, forse per via di meccanismi di produzione che privilegiano altri aspetti: si chiama colonna sonora, si capisce che è qualcosa di importante che serve a sorreggere il film.
Parlando di colonna sonora non mi riferisco solo alla musica originale composta per un film, ma anche una soundtrack composta da pezzi appropriatamente scelti. In questo caso mi vengono decine di altri esempi validi, da Trainspotting all'altrettanto valido Trainspotting 2, da Scott Pilgrim vs The World a pressoché tutti gli altri film di Edgar Wright (e ancora non ho visto Baby Driver). Si può pensare che comporre una soundtrack in questo modo sia la strada più semplice, ma in realtà riuscire a inserire dei pezzi già noti al di fuori del film in modo che lo spettatore si sintonizzi sul giusto stato emotivo (indipendentemente da ciò che lui associa con un pezzo che magari già conosce) è tutt'altro che banale. Anzi, sbagliare in questo caso è molto più facile, quando si scambia la popolarità di una canzone per la reazione che susciterà (Suicide Squad, presente?).
Forse sono io che esagero il problema, può darsi che sia perché ho una predisposizione abbastanza spiccata per la parte uditiva piuttosto che quella visiva di un'opera. Per dire, la fotografia mi suscita effetti molto blandi, quindi un film esteticamente perfetto mi cattura meno di uno con una musica fenomenale. Ma al di là delle percezioni personali, credo che il problema della musica all'interno dei film esista davvero, e che si ricolleghi in ultima analisi a quel grande carrozzone senza conducente che sta diventando l'industria cinematografica globalizzata.
Purtroppo sono praticamente digiuno di teoria musicale per cui non sono in grado di affrontare un discorso ragionato su questo tema. Ma è un argomento che mi sta molto a cuore, per cui mi sono un po' documentato negli ultimi giorni e voglio proporre una selezione di video interessanti che sono cruciali per capire il problema della moderna composizione musicale nell'ambito del cinema. Li lascio qui, così potete seguirli e farvi una vostra idea sulla questione.
È una cosa che emerge in modo evidente se vado a ripercorrere gli ultimi film che ho visto, sia al cinema che in altre occasioni (vedi Coppi Night, ma anche l'abuso di Netflix). Sembra che la tendenza attuale sia quella di tenere la musica come un elemento di contorno, un plus che serve a sottolineare qua e là alcuni momenti salienti, ma che di fatto non fa parte del film, al pari ad esempio dei titoli di coda... anzi meno ancora, negli ultimi anni i titoli di coda stanno acquisendo sempre più importanza con le scene bonus. Ovviamente ci sono delle notabili eccezioni, vedi appunto Blade Runner 2049 che riesce nell'arduo a ricordare la musica di Vangelis senza copiarla paroparo.
Eppure mi pare che il ruolo della musica in un film sia tutt'altro che secondario. Per dire se io adesso riascolto questo pezzo, riesco a rivedere distintamente la scena, e in parte provo di nuovo le stesse emozioni provate in quel momento, o quantomeno ricordo quello che ho provato.
E se ripercorro in rapida successione i film che in tempi recenti mi hanno catturato di più, non ce n'è uno di cui non riesca a ricordare la musica. Prendendo come campione solo quelli di cui ho parlato su questo blog, posso pensare ad Arrival, Predestination, Upstream Color, Mad Max: Fury Road, Chappie.
Lo stesso esercizio non riesco a compierlo invece per tanti altri, e secondo me è un gran peccato che l'attenzione il livello di attenzione per la colonna sonora stia calando, forse per via di meccanismi di produzione che privilegiano altri aspetti: si chiama colonna sonora, si capisce che è qualcosa di importante che serve a sorreggere il film.
Parlando di colonna sonora non mi riferisco solo alla musica originale composta per un film, ma anche una soundtrack composta da pezzi appropriatamente scelti. In questo caso mi vengono decine di altri esempi validi, da Trainspotting all'altrettanto valido Trainspotting 2, da Scott Pilgrim vs The World a pressoché tutti gli altri film di Edgar Wright (e ancora non ho visto Baby Driver). Si può pensare che comporre una soundtrack in questo modo sia la strada più semplice, ma in realtà riuscire a inserire dei pezzi già noti al di fuori del film in modo che lo spettatore si sintonizzi sul giusto stato emotivo (indipendentemente da ciò che lui associa con un pezzo che magari già conosce) è tutt'altro che banale. Anzi, sbagliare in questo caso è molto più facile, quando si scambia la popolarità di una canzone per la reazione che susciterà (Suicide Squad, presente?).
Forse sono io che esagero il problema, può darsi che sia perché ho una predisposizione abbastanza spiccata per la parte uditiva piuttosto che quella visiva di un'opera. Per dire, la fotografia mi suscita effetti molto blandi, quindi un film esteticamente perfetto mi cattura meno di uno con una musica fenomenale. Ma al di là delle percezioni personali, credo che il problema della musica all'interno dei film esista davvero, e che si ricolleghi in ultima analisi a quel grande carrozzone senza conducente che sta diventando l'industria cinematografica globalizzata.
Purtroppo sono praticamente digiuno di teoria musicale per cui non sono in grado di affrontare un discorso ragionato su questo tema. Ma è un argomento che mi sta molto a cuore, per cui mi sono un po' documentato negli ultimi giorni e voglio proporre una selezione di video interessanti che sono cruciali per capire il problema della moderna composizione musicale nell'ambito del cinema. Li lascio qui, così potete seguirli e farvi una vostra idea sulla questione.
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