Ho già avuto modo di constatare in passato come i film di genere spagnoli si rivelino più interessanti di quello che si direbbe, e che forse vale la pena approfondire l'argomento. La scelta di El bar deriva in parte da questo tentativo di conoscere meglio la produzione cinematografica spagnola e anche in questo caso posso dire che ci si trova di fronte a un film per lo meno interessante e ben costruito.
La base della storia è piuttosto semplice: un gruppo di sconosciuti rimane chiusa in un bar nel centro di Madrid e deve cercare di uscirne. La complicazione sta nel fatto che a quanto pare chiunque metta la testa fuori viene abbattuto da dei cecchini. La ragione di questo stillicidio viene chiarita nel corso del film, ma fin da subito risulta evidente che c'è qualcuno, all'interno di quel piccolo gruppo, che nasconde un segreto per il quale c'è gente disposta ad uccidere.
Il meccanismo quindi è quello dell'ambiente chiuso e sospetto reciproco. Tutti sanno di trovarsi in una situazione dalla quale potranno uscire soltanto agendo prima degli altri, tenendo nascoste le proprie conoscenze e capacità, alimentando i conflitti per approfittare della confusione. Le alleanze tra i vari personaggi si formano e si sciolgono, i contrasti esplodono e si arriva presto alle mani. La situazione peggiora quando, una volta compresa l'origine della loro situazione, si rende chiaro che sarà impossibile uscirne tutti vivi, e sono richiesti dei sacrifici.
Personalmente lo trovo uno spunto sempre valido, da cui possono nascere dinamiche differenti ogni volta (penso ad esempio a Cube). Certo la sfida in questo caso è quella di caratterizzare i personaggi senza farli cadere nello stereotipo, cosa in cui il film in questione riesce solo in parte. Mentre alcuni dei protagonisti hanno effettivamente una dimensione reale e plurisfaccettata, altri agiscono un po' da macchietta. Chiaramente quando ci sono 7-8 protagonisti è ovvio che non tutti possono ottenere lo stesso sviluppo, e maggiore cura sarà data a quelli che alla fine si riveleranno gli attori del climax. In generale comunque i personaggi funzionano e si possono considerare coerenti con le proprie intenzioni.
C'è anche da dire che a visione ultimata non rimane molto di questo film, non ci sono particolari temi che emergono, anche in forma allegorica/metaforica, e rendono le vicende mostrate più significative. Il tutto va preso per il suo senso letterale e lì ci si ferma. Ma insomma, un film senza livelli di lettura ulteriori può comunque funzionare, se è ben realizzato, e in questo senso El bar si può considerare soddisfacente.
La base della storia è piuttosto semplice: un gruppo di sconosciuti rimane chiusa in un bar nel centro di Madrid e deve cercare di uscirne. La complicazione sta nel fatto che a quanto pare chiunque metta la testa fuori viene abbattuto da dei cecchini. La ragione di questo stillicidio viene chiarita nel corso del film, ma fin da subito risulta evidente che c'è qualcuno, all'interno di quel piccolo gruppo, che nasconde un segreto per il quale c'è gente disposta ad uccidere.
Il meccanismo quindi è quello dell'ambiente chiuso e sospetto reciproco. Tutti sanno di trovarsi in una situazione dalla quale potranno uscire soltanto agendo prima degli altri, tenendo nascoste le proprie conoscenze e capacità, alimentando i conflitti per approfittare della confusione. Le alleanze tra i vari personaggi si formano e si sciolgono, i contrasti esplodono e si arriva presto alle mani. La situazione peggiora quando, una volta compresa l'origine della loro situazione, si rende chiaro che sarà impossibile uscirne tutti vivi, e sono richiesti dei sacrifici.
Personalmente lo trovo uno spunto sempre valido, da cui possono nascere dinamiche differenti ogni volta (penso ad esempio a Cube). Certo la sfida in questo caso è quella di caratterizzare i personaggi senza farli cadere nello stereotipo, cosa in cui il film in questione riesce solo in parte. Mentre alcuni dei protagonisti hanno effettivamente una dimensione reale e plurisfaccettata, altri agiscono un po' da macchietta. Chiaramente quando ci sono 7-8 protagonisti è ovvio che non tutti possono ottenere lo stesso sviluppo, e maggiore cura sarà data a quelli che alla fine si riveleranno gli attori del climax. In generale comunque i personaggi funzionano e si possono considerare coerenti con le proprie intenzioni.
C'è anche da dire che a visione ultimata non rimane molto di questo film, non ci sono particolari temi che emergono, anche in forma allegorica/metaforica, e rendono le vicende mostrate più significative. Il tutto va preso per il suo senso letterale e lì ci si ferma. Ma insomma, un film senza livelli di lettura ulteriori può comunque funzionare, se è ben realizzato, e in questo senso El bar si può considerare soddisfacente.