Coppi Night 27/04/2014 - Saint Tropez Saint Tropez

*sospiro*

Non è facile, lo garantisco, non è per niente facile, perché ogni volta che penso che i film di questo tipo siano esauriti mi ritrovo con il Coppi Club che mi si rivolta contro e va a far vincere questa roba. E gesussanto, è davvero triste.

Il mio commento a questo film si riassume in quel sospiro iniziale. Mi pare uno spreco di tempo dovermi mettere ad analizzare punto per punto le assurdità, l'incoerenza, la superficialità e in generale lo schifo di queso film. Anche perché basta leggere la recensione a uno degli altri simili a questo e in pratica si parla della stessa cosa: provate qui, o qui o qui e poi non ho voglia di cercarne altri. Tuttavia questo film in particolare è riuscito a dimostrare estremamente irritante, perché è un po' il capostipite della razza dei "vacanze a": ambientato in un luogo di villeggiatura (indovinate dove). Di questi ha la struttura con più filoni narrativi con personaggi diversi completamente slegati tra loro, la fastidiosa tendenza a puntare tutto sulle facce note ma senza alcun valore, e soprattutto il livello estremamente basso di humor.

Riassumo i punti essenziali della "trama", in realtà non per spiegare di cosa tratta il film (perché non si può dire che affronti degli argomenti) ma solo per dare un'idea di come si muovono le cose. C'è Jerry Calà che è un pianista-popstar separato dalla moglie che torna a trovarla per riconquistarla in prossimità del suo nuovo matrimonio. Questo nonostante sia chiarito subito che era un fedifrago che ha abbandonato la famiglia poco dopo la nascita del figlio e non abbia alcun interesse reale a mantenersi unito ad essi, perché che sia un puttaniere è palese. Poi abbiamo Debora Caprioglio che è una ricca e antipaticissima mocciosetta che vuole a tutti i costi scopare con un burino che però ha un bel fisico, e viene aiutata in questo dal cugino incestuoso che vuole a sua volta scoparsi lei, il che alla fine avverrà davvero in un disgustoso amplesso sadomasoincestochista. Serena Grandi e un ignoto autore che chiaramente non recita in italiano sono una coppia sposata che ripercorre il viaggio di nozze in cerca di quella scintilla che faccia riesplodere la passione di un tempo (ricordiamo che all'epoca non esisteva il viagra e si credeva ancora nelle ostriche). Infine Alba Parietti interpreta con una capacità di immedesimazione sconvolgente e un accento perfetto (non ho aperto il tago [sarcasmo], ma penso si capisca lo stesso) la figlia di un boss mafioso inviata a Saint Tropez per uccidere il capo di un clan rivale, che viene ostacolata da Fabrizio Bracconeri in una serie di situazioni credibili solo all'interno di un Benny Hill Show.

Alla fine del film se ne trae, come spesso in queste situazioni, che i valori vincenti sono il denaro e l'incuria, e che quello che piace veramente alle donne sono la violenza fisica e verbale, oltre che l'incesto, appunto. C'è anche da rilevare, come ha puntualizzato uno dei membri del Club, come le protagonista femminili contino in tre mezzo quintale di tette, il che non può essere un caso. Dal punto di vista tecnico è veramente disgustoso il doppiaggio, che è fatto talmente male che sembra uno di quei film di Bollywood tradotti. Che poi seriamente, ma solo in Italia è d'uso ridoppiare gli attori con le loro stesse voci? Partendo dal presupposto che questo film in particolare fa cagare comunque, ma perché questa tradizione di chiedere agli attori di ripetere le battute in sala di registrazione, con quell'orrido effetto voiceover da televendita? Non so, ma sono in un certo senso sollevato di aver visto questo film perché significa un altro in meno... finiranno, prima o poi.

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