Questo episodio ha un dei what-if più moffatiani di sempre: e se le stanze chiuse nelle camere d'albergo portassero da qualche parte? È sicuramente andata che Moffat a un certo punto si è posto questa domanda e a partire da qui ha costruito la sua storia di natale basata sull'idea del "time hotel". Che di natalizio ha ben poco per la verità, ma a questo siamo abbastanza abituati.
Questa probabile genesi è da una parte la forza dell'episodio, perché fornisce un setting stuzzicante in cui svolgere la vicenda, ma dall'altra ne diventa anche il limite, perché si ha l'idea che quello che succede sia piuttosto accessorio e inconsequenziale rispetto al punto di partenza. Infatti il Dottore si trova per caso in questo hotel (non sapeva nemmeno che fosse un hotel intertemporale) e nota per caso l'uomo con la valigetta sospetta. Certo ci sono tanti altri casi in cui alcune storie sono partite senza particolari giustificazioni, è nella natura stessa di DW, ma stavolta la sensazione è che la storia della valigia avrebbe potuto svolgersi ovunque, e non avesse alcun bisogno del time hotel, che quindi rimane a suo modo inutilizzato, se non per un breve momento di confronto tra due Dottori di epoche diverse.
Un'altra cosa che non funziona benissimo è la presunta companion occasionale dell'episodio, la tizia random che si trova coinvolta nell'avventura ma che, a conti fatti, ha davvero poco da aggiungere e probabilmente non ha capito niente di quello che è successo. Il paradosso è che l'altra tizia random con cui il Dottore si trova a passare un anno ha invece un impatto molto più decisivo su di lui, tanto che si arriva a considerarla "companion material". Il finale strappalacrime è un po' telefonato e nemmeno molto guadagnato, non è chiaro con quali facoltà (a parte la magia del natale) la tipa abbia trovato la capacità di detonare come stella. Sì, anche la cosa che fosse la cometa di Betlemme l'avevo capita subito, è un trucco vecchio e abusato da Arthur Clarke in poi.
Gli episodi di natale in fondo sono sempre abbastanza leggeri (a meno che non siano anche episodi di rigenerazione, come Twice Upon a Time) quindi non c'è molto da lamentarsi, ma forse con le premesse di questa storia si poteva comunque fare di meglio. Voto: 6.5/10
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