Rapporto letture - Settembre 2016

Ho sfruttato il mese di settembre per mettermi in pari con alcune letture che avevo intenzione di completare in vista di Stranimondi, per avere una prospettiva su alcuni degli autori/ospiti che dovrebbero essere presenti.

Ad esempio ho letto il primo e finora unico libro di Tricia Sullivan tradotto in italiano, ovvero Selezione naturale, pubblicato da Zona 42. Questo romanzo è qualcosa di insolito, una storia composta di due parti sostanzialmente scollegate nella trama, ma unite da un'affinità non proprio evidente di temi. Metà libro segue un gruppo di ragazzine che si trovano in un centro commerciale e fanno partire una sparatoria, l'altra metà è ambientata in un'epoca futura in cui un virus ha sterminato quasi tutta la popolazione maschile e i pochi uomini sopravvissuti sono allevati per la riproduzione. Le due parti procedono in parallelo, ed entrambe giocano in qualche modo sugli stereotipi di genere a cui siamo abituati. Non è chiaro (o almeno non lo è per me) se le due storie siano anche consequenziali, ma alcuni elementi in comune sono palesi. Nella parte finale si inseriscono alcuni elementi quasi surreali o metanarrativi, e si arriva quasi a credere che i personaggi siano al corrente di essere parte di una storia, ma non si capisce quale sia la storia e quale la storia nella storia. Quello che l'autrice riesce a ottenere in ogni caso è una scrittura incisiva, che riesce a catturare e sfruttando l'ironia e il paradosso porta a riflettere su alcuni argomenti che spesso diamo per scontati. Voto: 7/10
 
 
Avevo iniziato a leggere il numero 77 di Robot già diverse settimane fa, intervallando la lettura ad altri volumi, ma solo a settembre sono riuscito a completarla. Come sempre i contenuti del volume sono di livello altalenante. Abbiamo un racconto interessante vincitore del premio Locus, che però mi pare azzardato definire fantascienza. Il racconto di Emanuela Valentini vincitore del Premio Robot, a mio avviso piuttosto insipido visto che oltre all'avventura di due ragazze in una Parigi steampunk non dice molto. Un raccontino leggero e divertente di Alain Voudì, anche questo però senza un vero peso. Più strutturato quello di Valentino Peyrano, che soffre però di deus ex machina nella parte finale. Tra gli articoli lo spazio maggiore è per l'intervista a Vittorio Curtoni, che però risale al 1996, e insomma, in vent'anni di cose ne sono cambiate, anche nell'ambito asfittico della fantascienza italiana. Qualche spunto di riflessione su sequel e serializzazione, tratti dall'uscita di Star Wars VII, niente che non si trovi su qualunque portale dedicato al fandom. Insomma, nel complesso un numero che non spicca troppo per contenuti, mediamente interessante ma con pochi picchi di qualità.


Infine un'altra autrice italiana, Elena Lazzeretto che con I Sognatori ha pubblicato la raccolta I racconti della malanotte. Il libro contiene cinque racconti di generi diversi, dalla fantascienza all'horror al realismo magico. Sono storie tra loro scollegate, che però hanno in comune una certa atmosfera soffusa, toni che si ritrovano spesso nei personaggi in cerca (metaforica o letterale) della luce o della giusta luce. La scrittura lieve contribuisce a delinare queste sfumature crepuscolari, in racconti che raramente puntano sul facile brivido del plot twist ma piuttosto crescono lentamente, aggiungendo via via colori e sfaccettature alle storie che si sviluppano sulle pagine. Voto: 7/10

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