Dopo un episodio per Bender e uno per Leela, adesso ne abbiamo uno per il Professore. È confortante che in questa stagione ognuno stia avendo il suo spazio, no? Questa volta è il turno del Prof impegnarsi in qualche attività assurda, e così scopriamo che una delle sue prime passione è stata la moda. Così dopo un nuovo fallimento con la comunità scientifica, e incitato dalla versione Frankenstein di Cara Delevigne (guest star della puntata, anche se era già apparsa come voce dei gufi: sì, dei gufi), si dedica al fashion design.
Inizialmente la puntata sembra concentrarsi soprattutto sulle gag e le assurdità derivate dall'unione del mondo dell'alta moda e le invenzioni di Farnsworth (che produce i suoi abiti grazie a bachi da seta bioingegnerizzati), ma verso metà episodio ci si accorge che il punto di arrivo della storia è una critica verso la fast fashion, la produzione e il consumo bulimico di abiti di scarsa qualità che vengono subito buttati, senza preoccuparsi delle conseguenze per l'ambiente o per chi lavora in quel settore (che in questo caso sono degli insetti, quindi poco male).
A differenza di altri episodi sull'attualità, questo porta l'argomento in maniera sottile e quando si capisce dove si sta andando la storia giunge rapidamente alla fine, forse anche troppo, con un cliffhanger finale che fa quasi penasre che possa essere la parte 1 di una storia più lunga (non lo è). Rimane quindi una sensazione di inquietudine da Twilight Zone, con una situazione irrisolta che probabilmente non sarà mai più presa in considerazione. Peccato per la continuity della serie, ma si capisce che non era quello l'intento.
Da apprezzare anche l'impegno e la performacne di Delevigne, che al contrario di altre guest non è presente solo "in quanto sé stessa" ma ha un ruolo attivo nella storia e riesce a entrare nel casto in modo naturale. Una delle rarissime occasioni in cui sembra essere un personaggio come tutti gli altri, piuttosto che semplicemente un cameo.
Anche questa quindi è una puntata solida, che lascia un gusto agrodolce, e che se non lascia un segno profondo riesce comunque a smuovere qualcosa. Punti bonus (per una volta) alla traduzione italiana del titolo! Voto: 7/10
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